Question Time del 9 novembre 2018

Indice:
1 - Soppressione stazione Ponte Persica
2 - Progetto alta velocità in Campania
3 - Reclutamento personale professionista - sanitario fisioterapisti nelle Asl e nelle Aziende Ospedaliere
4 - Centri anti - diabete ASL Napoli 2 Nord. Rischio interruzione della continuità assistenziale
6 - Fondi regionali destinati a Villa Ferretti, bene confiscato ex L. 109/96 - informativa rendicontazione e collaudo finale
Trasferimento del dirigente medico presso l'Asl Napoli 3 Nord
7 - Stadio Collana
8 - Mancata conclusione avviso pubblico conferimento incarichi quinquennali Direttore Struttura Complessa per varie Unità Operative Complesse ASL Caserta
9 - Agenzia regionale per la promozione del turismo della Campania
10 - Comunicazioni del Presidente
Soppressione stazione Ponte Persica
PRESIDENTE (Casillo T.)

Iniziamo con l'interrogazione "Soppressione Stazione Ponte Persica", Reg. Gen. n. 239/2, a firma del consigliere Tommaso Malerba (Movimento 5 Stelle). Prima di dare la parola al consigliere Malerba vi comunico che il consigliere Zinzi, anche lui firmatario di un'interrogazione, non può essere presente, quindi la stessa interrogazione sarà riproposta in una prossima seduta.La parola al consigliere Malerba per l'illustrazione dell'interrogazione.

MALERBA (Movimento 5 Stelle)

Buongiorno Presidente, buongiorno Assessore. La ringrazio per avermi dato un attimo di precedenza in merito per altri impegni istituzionali. L'oggetto del mio question time ha come titolo "Soppressione Stazione Ponte Persica". In realtà è una questione un po' più ampia che riguarda un raddoppio della linea ferroviaria, stiamo parlando del trasporto pubblico dell'EAV che impatta Pompei, Castellammare e un'area abbastanza vasta. Com'è stato descritto nell'interrogazione, è stata fatta un po' di storia in cui la Regione era il soggetto attuatore di quest'opera pubblica abbastanza importante e sulla quale sono stati stanziati svariati milioni di euro, dove i soggetti non erano solo i fondi FSC, ma anche accordi quadro APQ dove si prevedeva di dare finalmente un raddoppio di una linea e incrementare il trasporto pubblico su ferro di EAV per tante sue finalità e funzioni. L'aspetto più critico è che da molti anni non si riesce a capire, al di là di aver chiuso alcuni passaggi pedonali e aver creato dei comprensibili servizi, se riusciamo a portare quest'opera importante in materia di trasporti in un'area oggetto di grande traffico, non solo lavorativo, professionale o di studenti, ma anche di grande flusso turistico. Sappiamo benissimo da quanti e quali anni c'è una grande sete e domanda di trasporto pubblico locale che sia di vantaggio per tutti. Premetto che questa storia parte da lontano, dal 1997, quindi si vuole capire come la Regione abbia volontà di procedere e portare a termini di lavori, nonostante sia stato istituito a onore di cronaca un servizio di TPL su gomma sostitutivo per garantire questi disagi. Potete immaginare che non è sufficiente perché l'incremento di persone che chiedono il trasporto su ferro è aumentato. La mia questione di question time era un atto di responsabilità, è capire se abbiamo intenzione di portare a termine quest'opera e migliorare l'intero assetto ferroviario del trasporto pubblico locale dove noi ne siamo i maggiori artefici e responsabili.

MARCHIELLO, Assessore alle Attività Produttive

La soppressione della stazione Ponte Persica posta sulla linea della ferrovia circumvesuviana Torre Annunziata - Sorrento è determinata dai lavori di raddoppio della linea tra le stazioni di Torre Annunziata e Castellammare. Il progetto ottimizzerà i collegamenti ferroviari tra Napoli e Sorrento e non prevede la riapertura della stazione di Ponte Persica, che è da considerare definitivamente soppressa, restando al servizio dell'utenza le prossime stazioni di Moreggine e Pioppaino. A seguito di incontri e interlocuzioni tra i rappresentanti dei comuni interessati, Pompei e Castellammare, e della società EAV concessionaria della rete di esercenti ai servizi di TPL su ferro gomma, sono stati valutati, di concerto con le Amministrazioni comunali, taluni interventi consequenziali, in particolare con EAV è stato previsto nel piano di rimodulazione delle percorrenze contrattuali l'istituzione di un ulteriore linea su gomma nell'ambito del servizio urbano di Castellammare per il collegamento con la stazione di Moreggine. Il percorso si svilupperà secondo le seguenti modalità: capolinea e via Casone, segue via Benedetto scuole elementari, via Ponte Persica altezza della stazione, via Ponte Persica al civico 96, la statale 145 su cinque fermate, poi ancora via Ponte Persica al civico 69, sempre all'altezza del Ponte Persica, via San Benedetto di fronte alle scuole elementari e ancora capolinea via Cascone. Entro il 15 novembre di quest'anno sarà effettuato un nuovo sopralluogo da EAV anche per verificare l'effettiva compatibilità della viabilità con lo stato dei lavori ferroviari e le eventuali ripercussioni sul traffico determinate dall'attuale chiusura della statale 145 per i lavori in corso da parte dell'ANAS. Se non dovessero emergere particolari problemi, a partire dall'1 dicembre il servizio in questione sarà attivato.

MALERBA (Movimento 5 Stelle)

Ho ricevuto qualche risposta in più in termine di servizi sostitutivi e in questo la ringrazio. Una parte l'avevamo già appurata con un'interlocuzione direttamente con EAV. Io la pregherei di capire se teniamo quest'opera, questo è il motivo per il quale ho precisato Ponte Persica, altrimenti ci chiudiamo su una stazione che viene soppressa, ma lei mi insegna che l'intera opera è da 135 miliardi. … nel 2011 con un accordo dovevamo dare seguito a migliorare questa linea. La mia sollecitazione è di completare l'interezza dell'opera stessa, al di là di come rimoduliamo le cose con il servizio sostitutivo. Ponte Persica resta semplicemente un ex snodo, ma la domanda di trasporto pubblico, come lei mi può insegnare, afferiva a un'area che va dall'intera Buffer Zona da Portici fino a Castellammare, è capire - nell'interesse comune di queste somme, già in parte appaltate e i lavori ancora non esecutivi, pur nel rispetto dei soggetti in campo, dei vari attori, ANAS, sovrintendenze e comuni, ma, di fatto, resta in mano a noi, come Regione - se portiamo a termine quest'opera e in quali tempi, visto che siamo partiti nel 1997 e, ad oggi, non abbiamo ancora la contezza definitiva su se e quando quest'opera sarà terminata. Gli dico questo non perché sono un collezionista di opere pubbliche mancate, ci mancherebbe altro, ma serve a dare una risposta alle persone che ci interrogheranno su se e quando quest'ammodernamento sarà portato a termine, visto che siamo soggetti attuatori.

Progetto alta velocità in Campania
PRESIDENTE (Casillo T.)

Interrogazione "Progetto alta velocità in Campania", Reg. Gen. n. 241/2, presentata dal consigliere Armando Cesaro (Forza Italia). La parola al consigliere Cesaro che l'illustrazione.

CESARO (FI)

Premesso che dal recente bando relativo all'aggiudicazione dei servizi ingegneria e architettura per la redazione del progetto di fattibilità tecnico economica del nuovo collegamento tra la stazione di Afragola e la rete metropolitana di Napoli emerge l'esclusione dello stesso di alcune realtà particolarmente urbanizzate e demograficamente significative dell'area a Nord di Napoli; che lo stesso bando prevede, peraltro, la verifica della fattibilità della realizzazione di un collegamento meccanizzato per l'accessibilità della stazione di Napoli Colli Aminei della Linea 1; che le fermate previste per l'alta velocità o per i collegamenti di linee metropolitane con la stessa escludono, di fatto, un'ampia direttrice che tocca comuni particolarmente popolosi, che, partendo dall'agro aversano, interessano realtà quali quelle di Aversa, Frattamaggiore, Sant'Antimo e Arzano; che l'originario progetto relativo alla realizzazione di una vera e propria porta ferroviaria posta fuori dalla Città metropolitana di Napoli rientrava nella logica di dover consentire a quei territori migliori collegamenti; che tuttavia l'attuale condizione di contesto rappresenta una mancata risposta alla necessità dover decongestionare traffico persone/merci nei sopraccitati territori già fortemente appesantiti da flussi mobilità viaria insostenibili; tanto premesso, interroga il Presidente della Regione Campania, on. Vincenzo De Luca, per sapere se: attese le difficoltà tecnico finanziarie di un auspicabile revisione delle tratte relative al progetto di Alta velocità in Campania, non si ritenga viceversa opportuno e necessario modificare l'avviso cui alla premessa integrandolo, nel senso sora menzionato, prevedendo ulteriori e specifiche tratte di collegamento su ferro tra le stazioni Tav e le principali realtà territoriali, come sopra menzionate.

MARCHIELLO, Assessore alle Attività Produttive

Il bando che dà avvio alla procedura, inviato alla Gazzetta Ufficiale Europea il 19 ottobre 2018, fissa la scadenza per la presentazione delle offerte del nuovo collegamento tra la stazione Alta Velocità di Afragola e la rete metropolitana di Napoli al prossimo 26 novembre. Il progetto dell'Alta Velocità in Campania con l'entrata in esercizio della stazione di Afragola determina enormi benefici potenziali che si possono ricondurre essenzialmente al decongestionamento del nodo di Napoli centrale e all'aumento dell'accessibilità tra i servizi Alta Velocità per diversi comuni, non solo della Regione Campania. Com'è noto, l'accessibilità alla stazione di Afragola è possibile solo con modalità motorizzate e, in particolare, al momento può avvenire con mezzi propri, utilizzando il parcheggio di interscambio o alcuni servizi bus di linea, individuati a partire dai potenziali bacini di utenza. Non è chiaro quale sia l'originario progetto al quale si riferisce l'interrogante. In questa sede si può solo affermare che di tale linea ferroviaria si trova evidenza nel progetto di sistema SMR del 2001, nel piano delle cento stazioni del Comune di Napoli del 2003 e nel PUMS del Comune di Napoli del 2016, pertanto, in continuità con la pianificazione precedente e tenendo conto della nuova stazione Alta Velocità di Afragola, tale progetto è stato inserito nel Patto per il Sud e nel Piano della mobilità regionale. La Regione Campania, infatti, nell'ambito della pianificazione e degli investimenti in infrastrutture di trasporto ha finanziato l'intervento denominato "Nuovo collegamento in sede propria tra le stazioni Alta Velocità di Afragola e la rete metropolitana di Napoli, progetto di fattibilità" dell'importo complessivo di 6 milioni di euro a valere sulle risorse dell'FSC 2014 - 2020, affidato per l'attuazione all'Agenzia campana mobilità, infrastrutture e reti. Il collegamento in questione interessa direttamente i comuni di Napoli, Casavatore, Casoria e Afragola, ma solo una valutazione economica trasporti nell'ambito del progetto di fattibilità tecnico economico, di cui al bando richiamato nell'interrogazione in argomento, consentirà di definire il tipo di tracciato, il sistema di trasporto da utilizzare, metropolitana pesante o leggera, le connessioni con le altre linee, prestazioni, servizi e gli eventuali stralci funzionali prioritari. Il miglioramento dell'accessibilità ai servizi dell'Alta Velocità per i comuni di Aversa, Sant'Antimo, Frattamaggiore e Arzano, indicati nella premessa dell'interrogazione, rappresenta certamente un obiettivo della Regione e anche nel bando in questione è prevista una strategia per il raggiungimento di esso. In particolare, per i comuni di Aversa, Sant'Antimo e Frattamaggiore è previsto un collegamento alla stazione Alta Velocità di Afragola, utilizzando la linea ferroviaria RFI esistente Aversa - Napoli e poi, tramite interscambio, utilizzando il nuovo collegamento fino alla stazione di Afragola. In conclusione, relativamente ai quattro comuni indicati nell'interrogazione, può, dunque, affermarsi che per tre di essi, Aversa, Sant'Antimo e Frattamaggiore, la rete di collegamenti, compresa la nuova linea ferroviaria di progetto, sarà sufficiente a garantire un'adeguata accessibilità alla stazione di Afragola. Per il Comune di Arzano sarà possibile, invece, prevedere soluzioni alternative all'esito delle verifiche condotte dal soggetto individuato dalla procedura di gara in corso.

CESARO (FI)

Capisco le rassicurazioni dell'Assessore che ci dice che non ci si è dimenticati di un'area, l'area a Nord di Napoli che parte da Aversa fino ad Arzano, che, come spiegavo prima, ha tutta una serie di problematiche. La mia interrogazione è volta a lanciare un tema e un dibattito su un'area molto vasta. Siamo contenti delle rassicurazioni dell'Assessore, non era una provocazione, ma semplicemente un sperare che questo dibattito non si chiuda. È importante per quell'area avere dei collegamenti con la Tav così diamo anche il vero valore a quell'opera fatta ad Afragola perché, oggettivamente, è una grande opera, per ora, ma purtroppo è un po' mal collegata. Siamo contenti che l'Assessore ha attenzione su questi comuni al Nord di Napoli e, sicuramente, da oggi possiamo aprire un serio dibattito sul futuro di quell'area.

Reclutamento personale professionista - sanitario fisioterapisti nelle Asl e nelle Aziende Ospedaliere
PRESIDENTE (Casillo T.)

Interrogazione "Reclutamento personale professionista - sanitario fisioterapisti nelle ASL e nelle Aziende Ospedaliere", Reg. Gen. 228/2, presentata dal consigliere Alfonso Longobardi (De Luca Presidente). La parola al consigliere Longobardi per l'illustrazione dell'interrogazione.

LONGOBARDI (De Luca Presidente)

L'interrogazione riguarda il reclutamento del personale professionista sanitario fisioterapisti nelle ASL e aziende ospedaliere. Nei mesi scorsi l'azienda ospedaliera di rilievo nazionale Santobono Pausilipon ha espletato un concorso pubblico per Categoria D per l'assunzione di personale professionista sanitario di fisioterapia; la stessa azienda ospedaliera di rilievo nazionale il 7 giugno 2018 con delibera n. 299 a firma del Direttore Generale ha pubblicato la graduatoria finale; in Campania, ad oggi, mancherebbe la rilevazione complessiva del fabbisogno necessario per le risorse umane di tutte le ASL e le aziende ospedaliere relativamente alla categoria professionale dei fisioterapisti; alla luce del presunto mancato rilevamento del fabbisogno, le ASL e le aziende ospedaliere farebbero spesso ricorso (in maniera molto consistente) o a procedure pubbliche di altro tipo (mobilità, ad esempio) o al reperimento attraverso cooperative o agenzie del lavoro interinale di nuovo personale da inserire nelle piante organiche aziendali; sarebbe più opportuno, al fine di offrire un'adeguata risposta alla richiesta di quanti hanno partecipato e vinto un concorso pubblico (aggiungo per i giovani), che le graduatorie afferenti allo stesso possano essere utilizzate in via provvisoria per il reclutamento di ulteriore personale di pari categoria, ove corrente nelle ASL o nelle aziende ospedaliere; va naturalmente sottolineato il principio assoluto dell'autonomia di scelta per ogni ASL e per ogni azienda ospedaliera della campagna in ordine alle modalità da seguire per il reclutamento del personale medico e sanitario oltre che amministrativo necessario al funzionamento dell'azienda. Si chiede, pertanto, alla Giunta regionale della Campania di valutare la possibilità di indicare ai Direttori Generali delle ASL e delle aziende ospedaliere di utilizzare in via prioritaria le graduatorie pubbliche relative a concorsi espletati da aziende sanitarie e/o ospedaliere della Campania e ciò alla luce del fatto che una tale scelta andrebbe incontro ai principi di economicità, efficienza ed efficacia nella scelta del personale, oltre naturalmente a rispettare in pieno il principio della trasparenza e della correttezza amministrativa; di indicare il fabbisogno regionale complessivo dei fisioterapisti necessari a coprire l'intera offerta assistenziale necessaria per ASL e aziende ospedaliere e avviare lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi pubblici espletati dalle stesse. Ad oggi la graduatoria del Santobono risulterebbe l'unica graduatoria regionale relativamente ai fisioterapisti.

MARCHIELLO, Assessore alle Attività Produttive

La normativa nazionale di riferimento, costituita dalla legge 350 del 2003 e dalla circolare del Dipartimento Funzione Pubblica n. 1571 del 2004, prevede la possibilità per una Pubblica Amministrazione di utilizzare graduatorie concorsuali di altre Pubbliche Amministrazioni. Riguardo le procedure di reclutamento delle aziende sanitarie ospedaliere, l'Amministrazione regionale con otto circolari commissariali e dirigenziali, inoltrate a tutte le aziende sanitarie della Campania, e, da ultimo, con circolare del Presidente della Regione Campania n. 1450 dell'8 giugno 2018 ha condiviso il principio dell'utilizzo delle graduatorie vigenti al fine di conseguire indubbi risparmi di spesa. Detto utilizzo deve costituire lo strumento preferibile in quanto il più rapido ed economico, sempre che vi siano regolari procedure concorsuali già espletate presso altre aziende e che le stesse siano soprattutto disponibili. Nelle suddette circolari è stata richiamata, altri, l'attenzione sulla circostanza che il ricorso alle graduatorie vigenti di pubblici concorsi indetti da altre amministrazioni ha anche formato oggetto di una pronuncia della magistratura contabile della sezione regionale della Corte dei Conti dell'Umbria, delibera n. 124 del 2013. Con questo pronunciamento i giudici contabili hanno evidenziato come l'impiego delle graduatorie aperte trovi il fondamento nell'obiettivo di ridurre la spesa pubblica e scongiuri, in ogni caso, profili di responsabilità erariale. Tuttavia, ciascuna Amministrazione nell'ambito della propria autonomia e dei poteri discrezionali di cui gode, è libera di scegliere se procedere ad assunzioni mediante l'indizione di nuovi bandi di concorso o procedere all'utilizzo di graduatorie vigenti e valide di altre aziende, il cui mancato utilizzo dovrà essere adeguatamente motivato. Con riguardo alla ricognizione del fabbisogno complessivo di fisioterapisti occorrenti per la copertura del fabbisogno delle aziende sanitarie e ospedaliere della Campania, è da sottolineare che il decreto ministeriale 8 maggio 2018 chiede alle aziende di operare una ricognizione dei fabbisogni articolata per macro categorie, dirigenza medica, dirigenza non medica, comparto e ruolo sanitario e non per singola disciplina o professione. Le aziende stanno così procedendo alla ridefinizione ed emanazione dei piani triennali di fabbisogno del personale 2018 - 2020 che saranno poi sottoposti alla valutazione regionale per l'approvazione, così come disciplinato dal richiamato decreto ministeriale 8 maggio 2018.

LONGOBARDI (De Luca Presidente)

Dalla replica si evincono cose molto interessanti che dividerei in due aspetti: in primo luogo ritengo che abbia richiamato un'informazione e un'indicazione della Corte dei Conti che vada nella direzione che era elencata all'interno della mia interrogazione, pertanto ritengo che ci siano degli elementi di natura contabile che, da un certo punto di vista, rispettando la libertà delle ASL, impongano alle stesse di fare una riflessione sul non utilizzo di denaro pubblico per poter espletare nuovi concorsi, avendone già alcuni espletati con graduatorie acquisite. Mi sembra che sia una notizia che vada in questa direzione. La seconda cosa è il richiamo della circolare n. 1450 del giugno 2018. Io chiedo all'Assessore, conoscendo anche la sua praticità e il suo modo di lavorare, che sia richiamata nuovamente questa circolare. È un invito nel rispetto della libertà delle ASL e aziende ospedaliere di poter indire dei nuovi concorsi, ma, avendo alla base della Corte dei Conti rispetto a quanto detto la circolare n. 1450, di fare un richiamo rispetto alle altre aziende sanitarie ospedaliere di invitare a utilizzare. Noi siamo un ente di programmazione, pertanto ritengo che questo sia il secondo aspetto che dobbiamo utilizzare e approfondire. Noi siamo un ente di programmazione, non dobbiamo elencare solo le normative, ma con un atto di indirizzo dobbiamo dare dei segnali alle aziende sul migliore utilizzo dei soldi pubblici e di come dare risposte a chi ha espletato un concorso pubblico. Io penso che ci siano degli elementi positivi in questa risposta, monitoreremo insieme all'Assessore che tutto ciò vada in cantiere, anche perché oggi c'è una delegazione di rappresentanti di fisioterapisti e di giovani vincitori di concorso e qui dobbiamo dare delle risposte concrete e certe, ma mi sembra che ci siano le basi per procedere sotto quest'aspetto.

Centri anti - diabete ASL Napoli 2 Nord. Rischio interruzione della continuità assistenziale
PRESIDENTE (Casillo T.)

Interrogazione "Centri Anti-Diabete ASL Napoli 2 Nord. Rischio interruzione della continuità assistenziale", Reg. Gen. n. 237/2, presentata al consigliere Alfonso Longobardi (De Luca Presidente). La parola al consigliere Longobardi per la presentazione dell'interrogazione.

LONGOBARDI (De Luca Presidente)

L'interrogazione riguarda i Centri Antidiabete dell'ASL Napoli 2 Nord. Nel titolo è indicato "Rischio interruzione della continuità assistenziale". Premesso che: che il 6 luglio 2016 con delibera n. 330 la Giunta Regionale della Campania ha determinato il fabbisogno dei Centri Diabetologici di secondo livello, pubblici e privati, funzionali all'assistenza al paziente diabetico; alla base della definizione del suddetto fabbisogno, sempre nella Delibera di Giunta Regionale nr. 330/2016, veniva definito quale standard di riferimento che occorresse avere sul territorio delle ASL competenti almeno un Centro Anti-Diabete ogni 100 mila abitanti; nello specifico, avendo l'ASL Napoli 2 Nord come popolazione 1.052.107 abitanti, venivano previsti e programmati almeno undici Centri Anti-Diabete, tra strutture sanitarie pubbliche e private; sempre nella delibera nr. 330 della Giunta Regionale si dava "mandato alla Direzione Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario di definire, nell'ambito del fabbisogno di centri diabetologici sopra riportato, la quota relativa al fabbisogno pubblico e privato, sulla base di una puntuale ricognizione delle strutture pubbliche ambulatoriali esistenti, programmate o da programmare di secondo livello assistenziale e di quelle private tenendo conto, per queste ultime, dei provvedimenti dei Direttori Generali delle ASL trasmessi alla Regione Campania relativi alle suddette strutture accreditabili per le attività indicate"; laddove si fossero evidenziate carenze nel fabbisogno definito, il processo di accreditamento delle strutture private ambulatoriali di diabetologia di secondo livello (ai sensi di quanto disposto datl'art. 1, comma 237-quater della legge regionale n. 4/2011 e s.m.i.) andava soddisfatto prioritariamente attraverso l'accreditamento delle strutture private transitoriamente accreditate da intendersi provvisoriamente accreditate alla data del 1/1/2007; ad oggi sull'ASL Napoli 2 Nord ci sarebbe un significativo contenzioso amministrativo in ordine all'attuazione della suddetta delibera di giunta regionale della Campania nr. 330 del 6 luglio 2016 e questo contezioso starebbe determinando di fatto un caos tale che non si conoscono ad oggi quali sono i Centri Anti-Diabete pubblici e privati accreditati dalla Regione; alla luce della confusione che si starebbe determinando, i pazienti campani affetti da diabete rischiano di subire una grave interruzione della continuità assistenziale sul territorio dell'AsI Napoli 2 Nord; Si chiede, pertanto, alla Giunta regionale della Campania di verificare quanto prima l'effettiva applicazione della Delibera nr. 330 del luglio 2016, così da fare piena e definitiva chiarezza sui criteri e le modalità di attuazione e pervenire al definitivo chiarimento in merito ai Centri AntiDiabete pubblici e privati autorizzati ad erogare prestazioni e assistenza ai pazienti affetti da diabete.

MARCHIELLO, Assessore alle Attività Produttive

Il Consigliere interrogante richiama alcuni passi della delibera di Giunta n. 330 del 6 luglio 2016, in particolare le disposizioni in base alle quali, laddove si evidenziano carenze nel fabbisogno definito, il processo di accreditamento delle strutture private ambulatoriali di diabetologia di secondo livello ai sensi del richiamato articolo 1, comma 237-quater della legge regionale n. 4 del 2011 e successive modifiche, è da soddisfare prioritariamente mediante l'accreditamento delle strutture private, transitoriamente accreditate, da intendersi provvisoriamente accreditate alla data dell'1 gennaio 2007. La Regione ha seguito direttamente, mediante uno specifico tavolo, la questione relativa ai Centri anche i diabetici dell'ASL Napoli 2 Nord. Dopo vari approfondimenti sì è raggiunta un'intesa per l'individuazione degli undici Centri Anti - Diabete assegnati alla Napoli 2 in funzione della sua popolazione. Quattro centri sono pubblici e risultano attivi. I rimanenti sono stati programmati tra i privati già attivi sul territorio, previa un'accurata valutazione di graduatoria derivante da alcuni indicatori condivisi allo stesso tavolo con le associazioni di categoria. A tutt'oggi le procedure di accreditamento avviate su questi centri privati, da informazioni ricevute dalla stessa Direzione dell'ASL Napoli 2 Nord, non si sono concluse con esito favorevole per nessuno dei primi centri in graduatoria, rilevandosi assenza di alcuni requisiti di accreditamento o mancato adeguamento alle prescrizioni impartite dal Dipartimento di prevenzione della Napoli 2 Nord. Per tale motivo l'ASL ha deciso di procedere allo scorrimento della graduatoria per la verifica di accreditabilità dei centri collocati nelle posizioni immediatamente successive. L'apparente ritardo di applicazione della delibera n. 330 del 2016 non dipende dalla ASL Napoli 2, ma dalle strutture private che vantano un diritto di accreditamento non corrispondente, di fatto, alle verifiche effettuate. Le strutture pubbliche garantiscono, tuttavia, con efficacia l'assistenza ai pazienti diabetici.

LONGOBARDI (De Luca Presidente)

Prendo atto di quanto detto dall'Assessore, ma, di fatto, noi abbiamo un problema che si chiama "Livelli essenziali di assistenza". Noi abbiamo determinato che, rispetto a una popolazione di quasi un oltre milione di cittadini residenti, c'era un fabbisogno che abbiamo indicato con una delibera di Giunta di soddisfare con undici strutture. Ad oggi si può parlare di strutture diabetologiche articolate come secondo livello di assistenza. Rispetto a ciò che diceva, abbiamo una carenza di sette strutture che, ad oggi, chiunque esse siano (a noi non interessa chi faccia o abbia l'accreditamento), a noi interessa che ci sia un fabbisogno coperto. Vi è un verbale che è stato sottoscritto, da quanto è stato indicato dall'ASL Napoli 2, a maggio 2017 dove venivano indicati i requisiti attraverso i quali poter individuare le strutture che potessero erogare un'assistenza diabetologia. In realtà, ad oggi, è ancora tutto fermo. Io ritengo che noi, come Regione, dovremmo verificare a un tavolo direttamente coordinato con i vertici dell'ASL Napoli 2 Nord quali siano i requisiti definitivi. Ricordo che c'è la vecchia 7301 che definisce i requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici delle strutture che devono erogare questi servizi e penso che noi abbiamo già una normativa regionale di riferimento per la quale noi non possiamo chiedere all'ASL di creare altri requisiti da identificare per riconoscere queste strutture. Gli strumenti ci sono. La risposta è generica, io chiedo che la Regione si faccia carico di affrontare insieme al management dell'ASL Napoli 2 Nord definitivamente questo problema perché siamo in carenza di strutture diabetologiche e non possiamo consentire che i pazienti possano transitare da un'ASL all'altra. Chiedo ufficialmente che sia istituito un tavolo ad horas quanto prima con l'ASL Napoli 2 Nord e si procedesse con il riconoscimento delle strutture che devono assolutamente dare risposta ai pazienti diabetici.

Fondi regionali destinati a Villa Ferretti, bene confiscato ex L. 109/96 - informativa rendicontazione e collaudo finale
PRESIDENTE (Casillo T.)

Interrogazione "Fondi regionali destinati a Villa Ferretti, bene confiscato ex L. 109/96 — informativa rendicontazione e collaudo finale" Reg. Gen. n. 240/2, presentata dalla consigliera Flora Beneduce (Forza Italia). La parola alla consigliera Beneduce per l'illustrazione dell'interrogazione.

BENEDUCE (Forza Italia)

Buongiorno a tutti. Poiché la relazione è un po' corposa, cercherò di renderla un po' più fruibile. Oggetto: Fondi regionali destinati a Villa Ferretti, bene confiscato ex L. 109/96 — informativa rendicontazione e collaudo finale. Premesso che: Villa Ferretti sorge in un contesto ambientale dei campi Flegrei ricco di storia, nel piccolo centro di Baia, nel Comune di Bacoli, precisamente al di sotto del Castello Aragonese, davanti allo - specchio d'acqua che ricopre i ruderi delle antiche costruzioni imperiali; l'immobile, ed i terreni circostanti, su istanza della procura Antimafia, neI 1997, sono stati confiscati ai sensi della Legge 109/96; il Prefetto di Napoli, con nota assunta al protocollo n. 1460, in data 16/12/1001 ha espresso parere circa il fatto che gli immobili sequestrati non sono idonei per essere mantenuti al patrimonio dello Stato per finalità di giustizia, ordine pubblico e protezione civile e pertanto destinati ad altro utilizzo; con nota protocollo n. 11531/03 in data 2/10/2003 il Direttore della Filiale di Napoli dell'Agenzia del Demanio propone di trasferire gli immobili al patrimonio indisponibile del Comune di Bacoli per le finalità socio-culturali, così come indicato dall'Amministrazione con delibera comunale n. 22 del 22/1/2002; nel verbale di consegna con cui l'Agenzia del demanio, Direzione centrale beni confiscati, con provvedimento del 24 marzo 2003, trasferisce il bene al Comune di Bacoli, recepita dalla giunta cittadina, si legge infatti: "L'agenzia del demanio, Direzione centrale beni confiscati (…) ha disposto il trasferimento al patrimonio indisponibile del Comune di Bacoli (…) per finalità socioculturali, in particolare per essere destinati a biblioteca, centro culturale polivalente a indirizzo musicale espositivo, sala conferenze e/o congressi, attività archeologiche subacquee in collegamento con il costituendo Parco archeologico sommesso di Baia"; Preso atto che: con decreto dirigenziale G. R. Campania, n. 554 del 6 ottobre 2006, al Comune di Bacoli è stato assegnato un finanziamento di 2 milioni di euro per la realizzazione dell'intervento "Villa Ferretti - restauro e valorizzazione della villa" a valere su finanziamenti POR Campania, Asse II, Misura 2.1 PIT Campi Flegrei; che con il Programma operativo regionale Campania 2000 - 2006 e il Progetto integrato territoriale Campi Flegrei sono stati stanziati ulteriori 300 mila euro, suddivisi in due tranche di 150 mila euro, per il completamento della rete e servizi della parte interna della villa e altri 150 per il completamento degli arredi del pontile. Nel corso degli anni la questione relativa ai lavori di ristrutturazione e completamento del complesso Villa Ferretti è stato più volte portato all'attenzione della Commissione consiliare regionale Beni confiscati alla camorra; preso atto che ad oggi l'immobile Villa Ferretti è chiuso al pubblico e preso atto della necessità di utilizzare l'immobile per evitare l'esposizione dello stesso al degrado e ad azioni vandaliche e di restituirlo alla sua funzione di bene pubblico, tanto premesso, interroga il Presidente della Giunta regionale per conoscere se in merito ai finanziamenti relativi all'utilizzo dei fondi regionali indicati in premessa, la città di Bacoli ha completato la procedura di rendicontazione e se l'immobile è stato sottoposto a collaudo finale. Grazie.

MARCHIELLO, Assessore alle Attività Produttive

Grazie Presidente. Nel dare atto che la ricostruzione fatta dalla Consigliera è puntuale, perché ho la stessa ricostruzione fatta dalla Direzione, dico subito che la Direzione risponde che, dove si richiede se il Comune di Bacoli abbia completato la procedura di rendicontazione e se l'immobile è stato sottoposto a collaudo, si comunica che con decreto dirigenziale n. 46 del 18 luglio 2017 è stata predisposta l'erogazione del saldo finale avendo accertata la regolarità della rendicontazione finale di spesa e l'avvenuto collaudo finale. Questo atto dirigenziale completa l'iter. Si comunica inoltre che il Comune di Bacoli in tale circostanza dichiarava che le opere erano state completate, collaudate e messe in esercizio a partire dalla data del 7 marzo 2016. Questo è quanto risulta agli atti della Direzione ed è stato puntualmente certificato.

BENEDUCE (Forza Italia)

Penso che sia un falso, perché sono andata a visitare Villa Ferretti tre mesi fa, è chiusa e non c'è l'accesso al pubblico, quindi questo mi risulta nuovo. Mi dicono che è chiusa perché non era stata ancora fatta la rendicontazione, perché non era stato fatto il collaudo finale. Accerterò anche questo, mi prenderò gli atti e cercherò anche di andare un'altra volta a Villa Ferretti per vedere se posso entrare e se i cittadini possono finalmente usufruire di questo bene immenso e di questo grande valore che noi abbiamo come Regione Campania e poterlo aprire alla cittadinanza. Grazie.

Trasferimento del dirigente medico presso l'Asl Napoli 3 Nord
PRESIDENTE (Casillo T.)

Grazie consigliera Beneduce. Interrogazione n. 233/2: "Trasferimento di dirigente medico presso l'ASL Napoli 3 Nord", presentata dal consigliere Francesco Emilio Borrelli. Prego, consigliere Borrelli.

BORRELLI (Campania Libera - PSI - Davvero Verdi)

Grazie Presidente. Con deliberazione del Direttore generale dell'ASL Napoli 3 Sud n. 781 del 10 ottobre 2018 veniva concesso l'assenso al trasferimento in entrata del dottor Francesco Pignatelli, dirigente medico dipendente dell'ASL Napoli 1 Centro. Dal testo deliberato si evince che in data 4 ottobre 2018 veniva acquisita e protocollata l'istanza di trasferimento da parte del dotto Pignatelli. Nel medesimo giorno del provvedimento al Direttore generale veniva rilasciata l'autorizzata da parte del Direttore sanitario dell'ASL Napoli 3 Nord. Di contro non si evince se, propedeuticamente a tale trasferimento, sia stata espletata alcuna procedura di mobilità o ricorso a graduatorie concorsuali vigenti in altre aziende sanitarie regionali. Parimenti, nella citata deliberazione non si evince l'acquisizione del necessario nulla osta in uscita da parte dell'ASL Napoli 1 Centro. Si apprende dalla stampa che addirittura la Corte dei Conti ha aperto un fascicolo sulla nota vicenda che ha visto protagonista il dottor Pignatelli della chiusura per la festa privata del reparto diretto dallo stesso presso l'Ospedale del Mare di Napoli. Per tutte queste vicende, interrogo il Presidente della Regione per conoscere se sia legittima la procedura adottata dall'ASL Napoli 3 Nord con la deliberazione n. 781 del 10 ottobre 2018, con cui veniva concesso l'assenso al trasferimento in entrata del dottor Francesco Pignatelli, dirigente medico dipendente dell'ASL Napoli 1 Centro, se siano state espletate le procedure di legge per la copertura del posto vigente e se sia stato preventivamente acquisito il nulla osta in uscita da parte dell'ASL Napoli 1 Centro.

MARCHIELLO, Assessore alle Attività Produttive

Prima di leggere, dico che non conosco il medico, però, al di là delle valutazioni di merito, so che è un buon medico, quindi per un'ASL averlo è importante. D'altronde sarebbe andato lì a fare il medico, non il primario. In riferimento all'interrogazione di cui all'oggetto concernente l'assenso al trasferimento in entrata all'ASL Napoli 3 Sud del dottor Francesco Pignatelli, dirigente medico dipendente della Napoli 1 Centro, la Direzione generale per la tutela della salute ha rappresentato preliminarmente che le procedure di mobilità in entrata e in uscita rientrano nell'esclusiva competenza e autonomia gestionale delle amministrazioni interessate nel rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro, dell'area di riferimento e della normativa nazionale di disciplina delle procedure di mobilità dei dipendenti a tempo indeterminato presso altre amministrazioni. Nel merito l'ASL Napoli 3 Sud ha comunicato: con delibera 189 del 22 febbraio 2018 ha indetto un avviso di mobilità volontaria regionale e interregionale per la copertura di due posti a tempo indeterminato di dirigente medico disciplina chirurgia vascolare, con delibera 537 del 5 luglio 2018 ha preso atto che la suddetta procedura di mobilità è andata deserta, con delibera 781 del 10 ottobre 2018, a seguito di istanza di mobilità in entrata del dottor Pignatelli, dirigente medico di chirurgia vascolare, l'ASL Napoli 3 Sud ha concesso l'assenso al trasferimento in entrata del suddetto dirigente. È da evidenziare inoltre che, in ottemperanza alla normativa, al fine di procedere all'effettivo trasferimento del dipendente, è necessario il provvedimento di concessione di nulla osta in uscita da parte dell'ASL Napoli 1 Centro, che allo stato non risulta adottato. La Direzione generale per la tutela della salute segnala infine, per ogni opportuna conoscenza, che con delibera n. 792 del 15 ottobre 2018 l'ASL Napoli 3 Sud ha approvato lo schema di convenzione con l'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino per l'utilizzo della graduatoria concorsuale di dirigente medico di chirurgia vascolare.

BORRELLI (Campania Libera - PSI - Davvero Verdi)

Volevo specificare innanzitutto i tempi record per questo medico. Io non ho mai messo in discussione, né penso che nessuno lo abbia mai fatto, le sue qualità come medico, però lui è al centro di una vicenda gravissima per la quale è stato prima sospeso e poi revocato dall'incarico di primario per aver chiuso un intero reparto per andare a fare la sua festa di nomina da primario. Ha un'inchiesta della Corte dei Conti; ha fatto ricorso contro l'ASL e l'ha perso. Ha perso il ricorso perché lui sosteneva che poteva chiudere il reparto per questo party, e invece il tribunale gli ha detto di no, quindi lui ha anche un contenzioso aperto nei confronti della struttura. Uno può essere il più grande medico del mondo, ma questo non l'autorizza a comportarsi come meglio ritiene lui rispetto ai tempi, i modi e alle capacità lavorative. Io ritengo che la risposta dell'ASL Napoli 3 sia un po' evanescente. Mi fa piacere che l'ASL Napoli 1 non abbia dato risposta positiva, però resta il fatto veramente anomalo dei tempi da Speedy Gonzales che sono stati utilizzati nei confronti del dottor Pignatelli. Tengo a precisare, sempre per dirci tutte le cose, che - non è una crociata personale, ma è un modus operandi che io contesto e combatto di alcuni primari e personaggi che lavorano nella sanità e ai vertici delle amministrazioni - lui ha fatto il party, è stato sospeso e revocato, dopodiché è caduto malato, ma ha avuto la possibilità, nonostante fosse malato, di andare a fare le testimonianze e il processo. Dopo che ha perso il processo è entrato di nuovo come medico chirurgo al Pellegrini, se non ricordo bene, dopodiché arriva il bando di mobilità e se ne vuole andare all'ASL Napoli 3, dove c'è un humus più favorevole. Per quanto mi riguarda, Pignatelli o i personaggi come lui rappresentano soggetti sui quali porrò sempre la massima attenzione. Un chirurgo bravissimo e spettacolare non è automaticamente esulato dal seguire le regole, dal rispettare l'azienda per la quale lavora e nel seguire i tempi e i modi del rispetto nei confronti dei pazienti e dell'attività che deve svolgere. Ovviamente comprendo che la risposta è precisa, tengo a precisare che sull'ASL Napoli 3 ho puntato un grande faro perché le metodologie in particolare che vengono utilizzate non mi convincono, e anche questa non mi ha convinto. Grazie.

Stadio Collana
PRESIDENTE (Casillo T.)

Grazie consigliere Borrelli. C'è un'altra interrogazione, sempre a sua firma: "Stadio Collana" Reg. Gen. 242/2. Prego, consigliere Borrelli.

BORRELLI (Campania Libera - PSI - Davvero Verdi)

La sentenza della V Sezione del Consiglio di Stato n. 1750 del 19 marzo 2018 metteva fine alla lunga vicenda dell'affidamento in concessione dell'uso e della gestione del complesso sportivo regionale Arturo Collana, sito in Napoli, confermando l'avvenuta aggiudicazione della relativa gara della Giano S.r.l. Il Consiglio regionale della Campania il 29 giugno 2018, con l'approvazione di apposita mozione, impegnava la Giunta regionale all'immediata consegna dell'impianto alla Giano S.r.l. al fine di assicurare gli immediati lavori di messa in sicurezza e velocizzare l'apertura dell'impianto sportivo. Il 23 luglio 2018 la Giunta regionale e la Giano S.r.l. firmavano il contratto di convenzione per la gestione dell'impianto. A tutt'oggi però, nonostante l'avvenuta assegnazione, non risulta che la società affidataria abbia preso possesso dell'impianto, che il piano antisismico del Comune di Napoli tra l'altro prevede addirittura lo stadio Collana come luogo di aggregazione per la popolazione in caso di evento sismico. Lo stadio chiuso da un bel po' di tempo è stato previsto come luogo di aggregazione. Non si sa come entrerebbero questi cittadini, tra l'altro stando in uno stadio pericolante. Per queste ragioni interrogo il Presidente della Giunta regionale per conoscere lo stato dell'affidamento in concessione dell'uso e della gestione del complesso sportivo regionale Arturo Collana, con particolare riferimento all'inerzia della società Giano S.r.l, se siano stati avviati i prescritti lavori di messa in sicurezza e siano stati versati dalla società Giano S.r.l alla Regione i canoni già maturati, se siano configurabili i presupposti per la revoca del suddetto affidamento, quali urgenti provvedimenti intende adottare la Giunta regionale per restituire l'impianto alla fruizione dei cittadini senza ulteriori perdite di tempo.

MARCHIELLO, Assessore alle Attività Produttive

Grazie Presidente. In merito a quanto esposto dal Consigliere interrogante, la Direzione generale per le risorse strumentali ha relazionato quanto segue: in data 27 luglio 2018 la Giunta regionale e la Giano S.r.l.hanno stipulato la convenzione per la gestione del complesso sportivo Arturo Collana al fine di assicurare tra l'altro gli immediati lavori di messa in sicurezza. Conseguentemente sono stati avviati, di concerto con la Giano S.r.l. e l'Agenzia regionale per le Universiadi, che attualmente detiene l'impianto, i necessari sopralluoghi al fine di verificare le condizioni e le problematiche del citato impianto sportivo, onde consentire alla società affidataria pronti e puntuali interventi di manutenzione. Ciò posto, si rappresenta che recentemente si sono concluse le operazioni di sopralluogo e si è in attesa delle conclusioni sullo stato dei luoghi da parte della Giano S.r.l. ai fini della sottoscrizione del relativo verbale. Al fine di velocizzare l'iter burocratico, sono stati richiesti al Comune di Napoli, che ha avuto in uso l'impianto per oltre venti anni, alcuni documenti utili alla redazione dello stato di consistenza e tuttavia sono pervenuti ad oggi solo in parte. Ciononostante in tempi brevi si procederà alla consegna del complesso sportivo e conseguentemente da tale momento decorreranno tutti gli obblighi contrattuali, ivi compreso il pagamento dei relativi canoni di concessione.

BORRELLI (Campania Libera - PSI - Davvero Verdi)

Volevo specificare che in questo periodo tumultuoso è successa anche un'altra cosa, che uno dei due nomi, dei due partner importanti che hanno promosso - Cannavaro, Ferrara e questo imprenditore, Pagliara - Ferrara si è levato di mezzo, non specificando bene i motivi, eppure sono stati loro due che hanno pubblicamente più volte manifestato e lottato per avere lo stadio Collana. Io voglio ricordare che l'aggiudicazione dello stadio Collana non è opera di questa Amministrazione, della Giunta attualmente in carica, ma fu un bando realizzato dalla precedente, un bando che l'attuale Giunta, una volta ottenute le Universiadi, ovviamente aveva scelto di revocare, nel senso che aveva previsto un risanamento e i lavori di manutenzione per un valore di circa 10 milioni di euro, facendolo rientrare come pista di allenamento per le Universiadi. La Giano S.r.l ha fatto ricorsi su ricorsi; ora è evidente che appare un po' anomalo. Si fa una battaglia, perché la Giano ha vinto prima il ricorso nei confronti del primo, ma si era posizionata seconda come ATI, dopodiché ha fatto ricorso, ha vinto ed è diventata la prima, dopodiché ha fatto ricorso al TAR, al Consiglio di Stato, un'altra volta al Consiglio di Stato per l'interpretazione, quindi tre ricorsi, e una volta che ottiene lo stadio non entra là dentro e inizia subito i lavori? Se uno ci tiene così tanto a gestire un impianto sportivo, immagino che già aveva preparato tutto, invece a me risulta, almeno da quello che ho letto dalla stampa, che addirittura il valore del piano di investimenti, che era di 7 milioni di euro, che era previsto in un primo momento, la Giano ha detto che è raddoppiato, e ha chiesto alla Regione altri 7 milioni di euro. La cosa funzionerebbe così: la Giano doveva investire 7 milioni di euro, dopodiché dice alla Regione che è passato tempo, lo stadio è ridotto molto male, quindi non sono più 7 milioni di euro, ma 14, quindi giusto il doppio, e alla Regione dice di dare 7 milioni di euro così si risana. Ferrara se ne fugge, Cannavaro si è trasferito in Cina, se non sbaglio, a fare l'allenatore, quindi rimane solo Pagliara. Possiamo avere il sospetto che forse questo stadio, al modus operandi di questa società, potrebbe non aprire mai, a meno che la Regione, e sarebbe naturalmente illegale, dia a questa società 7 milioni di euro? Rispetto a questo ovviamente io mantengo moltissime perplessità e temo, come avevo detto da tempo, che ci troviamo a un'operazione imprenditoriale, ma molto prenditoriale.

Mancata conclusione avviso pubblico conferimento incarichi quinquennali Direttore Struttura Complessa per varie Unità Operative Complesse ASL Caserta
PRESIDENTE (Casillo T.)

Grazie consigliere Borrelli. Interrogazione: "Mancata conclusione avviso pubblico conferimento incarichi quinquennali Direttore Struttura Complessa per varie Unità Operative Complesse ASL di Caserta" Reg. Gen. 243/2, presentata dal consigliere Borrelli. Prego.

BORRELLI (Campania Libera - PSI - Davvero Verdi)

Voglio specificare che questa era un'interrogazione a cui non ho avuto risposta. Non l'ho presentata molto tempo fa, ma poiché è andato in onda il servizio de Le Iene sull'ASL di Caserta, ho ritenuto di riproporla come question time. Mi convince la replica quando dice che alcune delle immagini che sono state girate sono luoghi non pubblici degli ospedali. È chiaro che in qualsiasi ospedale vi sta un luogo dove si possono accumulare materiali di rifiuti, materiali che devono andare in lavanderia, e su questo mi trovo, però non mi trovo, e mi dispiace dirlo, sui sistemi di procedura concorsuali che sono stati espletati, e per questo ho proposto questa interrogazione. Premesso che l'ASL di Caserta nel 2014, dopo la revoca di un precedente avviso pubblico, indiceva avviso pubblico per il conferimento di incarichi quinquennali di direttore di struttura complessa per varie unità operative complesse, tra cui quella di chirurgia degli ospedali di Sessa Aurunca e Piedimonte Matese; a distanza di tre anni, il 15 maggio 2017, dopo vari sorteggi che non avevano portato alla nomina dei commissari, si è arrivati alla nomina dei commissari che hanno portato avanti la valutazione dei titoli e gli esami con i candidati, predisponendo poi la terna di candidati idonei a ricoprire il ruolo di direttore delle unità operative di chirurgia di Piedimonte Matese e di Sessa Aurunca, resa ufficiale il 6 aprile 2018; nonostante ormai siano trascorsi oltre sette mesi dall'ufficializzazione della terna, il direttore generale dell'ASL di Caserta non ha ancora proceduto alla nomina dei direttori, in base alla terna indicata dalla Commissione, nonostante nei due ospedali interessati non ci siano al momento direttori di struttura complessa, vincitori di avvisi pubblici o di altre forme di reclutamento concorsuale; la mancata nomina porterebbe anche a un danno erariale, viste le spese sostenute per la procedura espletata senza un risultato concreto, oltre alla mancata efficienza degli ospedali, che risentono della mancanza di direttori di strutture complesse (l'inefficienza risulta particolarmente grave in un territorio quale quello casertano, che è al centro della terra dei fuochi); la mancanza di direttori di struttura complessa per le unità di chirurgia riguarda anche altri quattro ospedali dell'ASL di Caserta, e in particolare quelli di Aversa, Maddaloni, Marcianise, Santa Maria Capua Vetere e Piedimonte Matese; per tutto quanto esposto, chiedo di conoscere le motivazioni per cui il direttore generale dell'ASL di Caserta non abbia ancora proceduto alla nomina dei direttori sulla base della graduatoria stilata dalla Commissione, se l'ASL di Caserta abbia preso in considerazione l'ipotesi di procedere alla nomina dei direttori anche negli altri ospedali di riferimento, attingendo alla graduatoria dei candidati che hanno partecipato a questo avviso pubblico.

MARCHIELLO, Assessore alle Attività Produttive

Grazie Presidente. Il ricorso alle procedure di reclutamento è stato bloccato da almeno una decina di anni, e ciò ad avviso della direzione generale dell'ASL di Caserta si è riflesso sull'organizzazione aziendale, determinando situazioni pregresse di criticità, a cui nel passato si è tentato di porre rimedio con il ricorso massiccio a nomine ex articolo 18 del contratto nazionale. La direzione aziendale e l'attuale dirigenza hanno affrontato e stanno risolvendo questioni gravi e annose risalenti nel tempo e la loro azione ha condotto a un primo risultato costituito dallo sblocco dei concorsi di direttori di struttura complessa dell'intera ASL, che, a detta della Direzione generale dell'ASL di Caserta, saranno banditi nei prossimi giorni. Riguardo la mancata conclusione della procedura concorsuale, di cui all'avviso pubblico per il conferimento di incarichi quinquennali di direttore di struttura complessa per varie unità operative presso l'ASL di Caserta, la Direzione generale della stessa ASL comunica che avverso detta procedura sono stati presentati due ricorsi da partecipanti all'avviso. L'Amministrazione, vista la delicatezza della materia, ha quindi chiesto parere pro veritate al professor Andrea Abbamonte, acquisito dall'ASL Caserta in data 6 luglio 2018. Nel parere reso dall'avvocato Abbamonte venivano riscontrati vizi nella procedura dell'avviso e poiché, come evidenziato, la materia riveste carattere di estremo interesse per la comunità e l'amministrazione aziendale stessa, si è proceduto a ulteriori approfondimenti con gli uffici aziendali per la valutazione del consolidato orientamento giurisdizionale in materia. L'ASL di Caserta comunica inoltre che in ogni caso è in procedura apposito atto deliberativo per la conclusione dell'iter concorsuale nei prossimi giorni. Tale atto sarà inviato alla Direzione della tutela della salute. Al contempo l'ufficio speciale servizio ispettivo sanitario della Regione, in merito agli aspetti e alle criticità evidenziate dalle interrogazioni, ha avuto modo di chiarire che nell'ambito dell'ispezione ordinaria avviata da questo ufficio speciale in data 10 aprile 2018 non era stato aggiornato il regolamento aziendale per l'affidamento, la valutazione e la revoca degli incarichi dirigenziali, approvato poi con delibera n. 601 dell'8 settembre 2018, propedeutico all'implementazione del nuovo assetto organizzativo dell'azienda, in esecuzione all'atto aziendale pubblicato sul BURC 92 del 21 dicembre 2017. Nello specifico si evidenzia che le interrogazioni vertono sulle procedure di selezione per incarichi quinquennale di struttura complessa di presidi ospedalieri dell'ASL di Caserta già avviate in data precedente all'adozione dell'atto e per le quali sono stati rilevati forti ritardi relativamente alle nomine delle commissioni esaminatrici e dei lavori della Commissione costituita. Questo è quanto ha rilevato la nostra struttura.

BORRELLI (Campania Libera - PSI - Davvero Verdi)

Questo è un atto di autodenuncia di incapacità amministrativa. Devo prendere atto che non sono in grado di fare i bandi e che devono chiedere i pareri pro veritate. Io immagino che i protagonisti di questa vicenda, dopo aver risposto all'interrogazione, si siano dimessi, perché non è comprensibile una cosa per cui si fa il bando, si prepara tutto, si espleta il bando, dopodiché si chiede il parere pro veritate del bando che si è fatto perché si ritiene di essere incapace. Non mi è chiaro com'è possibile una procedura del genere. La verità, da quello che emerge dal servizio de Le Iene, è che ci sono tanti furbetti che stanno in incarichi che non potrebbero avere. Assessore, ovviamente la responsabilità non è sua direttamente, ma questa storia o la risolviamo rimuovendo i vertici, procedendo alle nomine o con la magistratura. Se ho capito bene, loro dicono che hanno fatto il bando, ma non l'avevano aggiornato rispetto a quello che diceva la Regione. Benissimo, ma salta una testa su una cosa del genere. Non è possibile che i dirigenti non si assumano le responsabilità di quello che scrivono. Non esiste una cosa del genere. Preso atto della risposta, è evidente che sarà mia cura, anche nei confronti della Giunta e dell'ASL, procedere affinché una delle tre strade si persegua. La strada del non fare nulla significa mettere i cittadini del casertano in mano a personaggi del genere, e io personalmente sono assolutamente contrario. La risposta che hanno dato sia a me sia al consigliere Piscitelli non è assolutamente soddisfacente e ci fanno apparire onestamente una sanità, a differenza di tante altre realtà, nelle quali riscontro dei miglioramenti oggettivi, ancora molto indietro anche negli aspetti burocratici e amministrativi.

Agenzia regionale per la promozione del turismo della Campania
PRESIDENTE (Casillo T.)

Grazie consigliere Borrelli. Interrogazione: "Agenzia regionale per la promozione del turismo della Campania" Reg. Gen. 244/2, presentata dal consigliere Gambino Alberico. Prego, consigliere Gambino.

GAMBINO (Fratelli d'Italia)

Grazie Presidente. Prima di introdurre la discussione sull'interrogazione, vorrei stigmatizzare, come già avevo preannunciato, il comportamento della Giunta, e in particolar modo del Vicepresidente. Avevo già sollevato in Conferenza dei Capigruppo questo problema. Ho un'interrogazione fatta in question time del mese di luglio, che riguarda l'ambiente, le ecoballe, in provincia di Salerno e dal 25 luglio evidentemente l'Assessore è impegnato. Mi auguro che sia questa l'unica vera motivazione per la quale è sempre assente al question time. È una cosa estremamente importante e delicata, perché riguarda le ecoballe. Tra le altre cose, è un tema più volte affrontato anche in Consiglio regionale, dove a mio avviso si è dimostrata tutta l'incapacità amministrativa di questa Giunta. Al di là di tutto questo, avevamo spostato la data del question time al venerdì perché fu detto che la disponibilità del Vicepresidente era esclusivamente per il venerdì. Dal 25 luglio, quando ho presentato questa interrogazione, ad oggi non ho ancora risposte. Adesso veniamo a quella che è l'interrogazione che il sottoscritto ha formulato qualche giorno fa, e riguarda la legge regionale n. 18 dell'8 agosto 2014, cioè l'agenzia regionale per la promozione del turismo in Campania. Credo che debba essere un tema di grande interesse economico, imprenditoriale e occupazionale per il nostro territorio. La medesima legge dell'8 agosto 2014 individua all'articolo 16, tra gli organi dell'Agenzia, il Consiglio di indirizzo, stabilendo al comma 1 dell'articolo 18 che il Consiglio regionale deve eleggere cinque componenti, e successivamente altri vengono nominati dalla Giunta. Il Consiglio regionale della Campania nella seduta del 12 settembre 2017, quindi dopo circa due anni dall'insediamento, ha proceduto all'elezione di cinque componenti per far sì che il Consiglio di indirizzo dell'Agenzia possa partire. Con DPGR n. 272 del 28 settembre 2017 è stato nominato il direttore generale dell'Agenzia. Dopo che il 12 settembre sono stati eletti in Consiglio regionale i cinque componenti, il 28 settembre dello stesso anno si è proceduto, e velocemente, per la nomina del direttore generale. Dal 2017 - cerco di sintetizzare al massimo questa mia interrogazione - ad oggi questo Consiglio di indirizzo, che definisce le linee programmatiche di questa agenzia, non è stato mai completato perché evidentemente la Giunta, interessata alla nomina veloce del direttore generale, non è stata altrettanto interessata al funzionamento di questa agenzia di programmazione turistica sul nostro territorio. Tra le altre cose, a suo tempo furono stanziati dei soldi, che furono trasferiti alla Scabec, circa 5 milioni di euro, e non si capisce in che modo e in quale misura questi soldi sono stati a tutt'oggi investiti. Si parla di 5 milioni di euro dei nostri contribuenti. Sono passati pochi giorni, è stato nominato il direttore generale, perché sappiamo che il Presidente De Luca in modo veloce riesce a nominarli, non è stato completato il Consiglio per l'Agenzia, quindi vorremmo sapere se verranno nominati questi componenti e in che modo sono stati spesi questi 5 milioni, che poco fa citavo, e quale tipo di programmazione strategica è stata individuata per programmare sviluppo turistico nel nostro territorio. Grazie.

MATERA (Assessore Al Turismo)

Grazie Presidente. Così come disposto dalla legge regionale n. 18/2014, il Consiglio di indirizzo è composto da cinque esperti nel settore turistico, nominati dal Presidente della Giunta regionale su proposta dell'Assessore delegato in materia di turismo, dei quali uno designato dall'Unione regionale delle Camere di Commercio e tre dalle associazioni di categoria del settore turistico facenti riferimento alle confederazioni maggiormente rappresentative a livello nazionale, nonché è composto da cinque esperti nella materia del turismo, del marketing territoriale e della comunicazione eletti dal Consiglio regionale. Sin dal mese di maggio corrente anno, al fine di provvedere alla nomina dei componenti del Consiglio di indirizzo dell'Agenzia regionale per la promozione del turismo, ho richiesto alle confederazioni di categoria di designare i componenti così come previsto dalla legge n. 18/2014. A seguito delle disegnazioni pervenute a fine settembre, vi è stato un iter istruttorio alquanto complesso, anche per le vicende che hanno investito talune confederazioni di categoria. Allo stato il procedimento è nella fase conclusiva. Ritengo possa definirsi nei prossimi giorni con conseguente rapido insediamento del comitato di indirizzo. Speravo anche oggi di comunicare l'iter, ma è una questione di giorni. Mi aveva chiesto la risposta scritta. Le dico che innanzitutto la delibera alla quale fa riferimento, non è quella dei 5 milioni. Vi è stata una delibera successiva che individua Scabec come soggetto attuatore per 1 milione 250 mila euro sul turismo culturale. Riguardo alla richiesta di acquisizione di documentazione relativa alla programmazione e al resoconto delle attività realizzate dalla società Scabec, si precisa che, ai sensi degli articoli 45 e 65 dello Statuto, è certamente nelle prerogative del Consigliere regionale acquisire gli atti e la documentazione prodotta dalle strutture amministrative regionali. L'accesso e l'acquisizione di tali documenti è disciplinato dal Regolamento regionale n. 2/2006. Secondo quanto disposto dagli articoli 6 e 7 del predetto regolamento, la richiesta di accesso e di acquisizione di documenti è da rivolgere alla struttura amministrativa che detiene i documenti. Ho comunque provveduto a notiziare gli uffici competenti. La richiesta pertanto è da rinnovare alla struttura amministrativa, che sicuramente adotterà ogni provvedimento utile a consentire l'accesso e l'acquisizione degli atti richiesti. Avendomi logicamente chiesto per risposta scritta la programmazione e il resoconto, è chiaro che questa è una richiesta che va agli uffici amministrativi. Mi corregga se sbaglio, però ci tengo a precisare che non sono 5 milioni. C'è stata una prima delibera, che poi è stata modificata nel piano che noi abbiamo fatto. Abbiamo disposto l'utilizzo dell'intera somma e una parte, dato che la società Scabec è una società che, per conto della Regione, cura la parte del turismo culturale.

GAMBINO (Fratelli d'Italia)

Assessore, onestamente conosco quelle che sono le procedure, però più di me e meglio di me, come si è premunito di dirmi che non sono 5 milioni, ma 1 milione 700 mila euro, si dovrebbe preoccupare lei di capire in che modo questi soldi dei contribuenti vengono investiti e spesi per promuovere turismo sul nostro territorio. Mi sarei aspettato anche una delucidazione in merito a quella che è la programmazione che questa agenzia ha messo in campo nel corso di questi anni. Tra le altre cose devo anche dire questo: il 12 settembre 2017 in Consiglio regionale abbiamo eletto i cinque esperti, subito dopo, dopo pochi giorni, è stato nominato dal Presidente della Giunta regionale il direttore generale, perché sappiamo che lui è molto veloce in queste cose, ma da allora si è aspettato il mese di maggio di quest'anno per iniziare a intraprendere la procedura per richiedere agli enti gli esperti in materia, così come lei mi ha detto. Meglio tardi che mai, ma non facciamo la fine delle ecoballe anche sul settore del turismo, dove si era sventolata ai quattro venti l'eliminazione di tutte le ecoballe dalla regione Campania, quando invece purtroppo ahinoi sono tutte quante lì. Per quanto mi riguarda, ritengo che il turismo sia uno strumento importante, se non fondamentale, per lo sviluppo economico della nostra regione. Auspico che non passi in secondo piano, come sembra che si stia procedendo nel corso di questi anni. Grazie.

Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE (Casillo T.)

Grazie consigliere Gambino, ci sarebbe l'interrogazione 238/2, non si discute per l'assenza del consigliere proponente.Credo che in qualche modo riguardi un tema già affrontato in un'altra interrogazione e sulla quale c'è stata la risposta puntuale e precisa dell'Assessore Marchiello. I lavori terminano qui. La seduta è sciolta. Grazie.

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