Buongiorno a tutti e benvenuti all'odierna seduta di Question Time. Ricordo che le interrogazioni iscritte all'ordine del giorno verranno discusse per omogeneità di materia e che ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento Interno il Consigliere proponente ha la facoltà d'illustrare l'interrogazione per non più di 1 minuto.
A ciascuna delle interrogazioni presentate risponde il rappresentante della Giunta per non più di 3 minuti. Successivamente l'interrogante o altro Consigliere del medesimo Gruppo può replicare per non più di 2 minuti.
La prima interrogazione iscritta all'ordine del giorno è la n.223/2, presentata dal Consigliere Livio Petitto (Misto): Masterplan per lo sviluppo dell'Ufita, della Baronia, della valle del Miscano e della valle del Cervaro. Attuazione documento di programmazione "Verso una Agenda Territoriale della Regione Campania".
Il Consigliere Livio Petitto, con una nota che ci è pervenuta oggi, ha comunicato che non parteciperà alla seduta di Question Time di oggi in quanto l'oggetto della sua interrogazione ha trovato riscontro in una delibera di Giunta regionale approvata il 21 marzo ultimo scorso.
Qui c'è l'Assessore Discepolo che era, appunto, deputato per materia a rispondere all'interrogazione che, chiaramente, è presente perché la nota ci è pervenuta soltanto oggi, quindi, mi dispiace, Assessore, che lei sia venuto invano. Grazie comunque.
Faccio ancora presente che il Consigliere Nappi, con nota pervenuta in data 21 marzo, ha chiesto il rinvio della discussione dell'interrogazione a sua firma Reg. Gen. n. 225 ad una prossima seduta per sopraggiunti ed improrogabili impegni istituzionali.
La Consigliera Muscarà, con nota pervenuta in data odierna, ha comunicato che per motivi di salute non potrà partecipare all'odierna seduta, quindi, la sua interrogazione Reg. Gen. n. 226/2 non sarà discussa.
Il Consigliere Cirillo ha chiesto l'anticipo della sua interrogazione per cui passiamo all'interrogazione Reg. Gen. n. 229/2 avente ad oggetto: "Criticità legata al trasporto pubblico degli studenti nel Comune di Caivano".
Concedo la parola al Consigliere Cirillo che può illustrarla per 1 minuto. Prego.
Grazie Presidente.
Nonostante che dal 2015 la Regione Campania, all'avanguardia, abbia inserito una misura unica che è l'abbonamento gratuito per gli studenti, diciamolo perché è una battaglia storica su cui abbiamo tanto discusso, siamo arrivati avanti, abbiamo dato tanto per gli studenti universitari, ma anche per gli studenti in generale, però, poi, accade che se predisposti una misura, ma non doti, poi gli strumenti tangibili, cioè, Assessore, i pullman, per far godere di questo benefit, poi si rischia che in Campania o in Provincia di Napoli, nello specifico, si creino delle situazioni di Serie A e di Serie B, cioè, situazioni in cui nonostante il diritto ci sia ed è riconosciuto, però, non c'è la possibilità concreta di poterlo vedere realizzato.
Ringrazio i Consiglieri comunali di Caivano, Angelino Russo, Giuseppe Russo, Patricelli e Pinto che hanno segnalato a me come Segretario di Commissione Trasporti, ma al Vicepresidente e al Presidente della Commissione Trasporti, una criticità, che, fondamentalmente, a Caivano, da tempo, non passa la linea di trasporto pubblico locale e, quindi, i ragazzi della città di Caivano, che non è proprio piccolo come Comune, si affidano, poi, in via sussidiaria, ad un servizio privato, pagando, poi, una retta e stiamo parlando di 80 euro al mese, quindi, studenti, beneficiari in astratto del diritto al trasporto gratuito per gli studenti, non solo non lo utilizzano perché non ci passano i pullman per Caivano, ma devono, poi, affidarsi al privato, è una beffa che si fa ai nostri studenti.
Mi dispiace che questa segnalazione sia affrontata poi in Consiglio regionale, mi dispiace chi un'inerzia eventuale da parte del Comune di Caivano. Non sto qui a fare polemica, voglio capire adesso noi come Regione Campania, preso atto di questa casistica specifica, che, però, anche Caivano fa parte della Campania, anche Caivano, secondo me, merita un'attenzione da parte nostra.
Vorrei capire noi, come Consiglio regionale, rivolgendoci alla Giunta regionale, quali misure possiamo adottare per affrontare una criticità che secondo me non ci possiamo permettere.
Grazie Presidente. Il Consigliere sa che la Regione, tramite Air, ha assorbito CLP, ha assorbito CTP, cioè sta facendo un'operazione veramente enorme per tentare di sanare il problema dei trasporti e, ovviamente, di preservare e conservare i posti di lavoro.
Detto questo, troviamo anche una soluzione a questo problema che, anche se è di una Minoranza, è, ovviamente, da attenzionare, perché, come ricordava il Consigliere, siamo l'unica Regione d'Italia che dal 2015, ero io Direttore ai Trasporti, quindi, i primi provvedimenti sono stati i miei, abbiamo concesso il trasporto gratuito agli studenti. In merito ai quesiti posti la Direzione Generale per la Mobilità ha provveduto ad interpellare Air Campania, soggetto affidatario in via emergenziale dei servizi minimi TLP ricadenti nel territorio interessato, cioè, Caivano, precedentemente esercitati dalla fallita società CTP S.p.A.
A tale proposito l'Air Campania ha rappresentato che il citato subentro ha riguardato il programma d'esercizio del precedente gestore CTP che era stato già rimodulato in virtù di un patto integrativo ai contratti di servizio ponte sottoscritti con Città Metropolitana di Napoli nel mese di dicembre 2017.
Tale rimodulazione, tuttavia, non includeva le linee: Casoria-Caivano-Caserta e Frattaminore-Caivano-Caserta che interessavano il transito per i Comuni oggetto dell'odierno Question Time.
Ciò posto, la citata società, nel rendersi disponibile ad affrontare la criticità evidenziata, ha rappresentato che a far data dal 2 maggio, prossimo venturo, assicura un collegamento tra i Comuni interessati attraverso la linea 03 Napoli-Caserta-Napoli Via Caivano.
Per quanto concerne le esenzioni dei costi del trasporto pubblico locale per le famiglie meno abbienti la Direzione ha evidenziato che a decorrere dal 2016 è in vigore l'agevolazione tariffaria che prevede la gratuità dell'abbonamento annuale per il percorso Casa-Scuola-Università, valido sui servizi di trasporto pubblico a favore degli studenti di età compresa tra 11 e 26 anni, residenti in Campania, con Isee non superiore a 35 mila euro, iscritti a scuole pubbliche o parificate, secondarie di primo e secondo grado, medie e superiori o Università compresa la frequenza a master universitari e costi di specializzazione universitaria post-laurea, per cui il problema viene sanato nel prossimo mese.
Più che una replica, prendo atto che quando c'è un buon Governo si risolvono i problemi. Bene, finalmente Caivano avrà diritto a quello che gli spetta. È arrivato tramite una segnalazione di un Consigliere regionale, sollecitato dai Consiglieri comunali, l'Assessore prende atto della questione, tramite gli uffici risolve il problema. È la dimostrazione che nonostante si faccia critica rispetto a come si governa al sud, questa è la dimostrazione che quando c'è un problema lo si risolve. Chiarissimo sul tema emergenziale, come Regione Campania, abbiamo risolto un problema che era gravato su altri Enti territoriali, questo a dimostrazione che abbiamo fatto un bel servizio per la Campania. Assessore, la ringrazio.
Grazie.
Premesso che
ai sensi dell'articolo 117 del decreto legislativo del 22 gennaio 2004 n. 42, ヌè ammessa la stipulazione di contratti di appalto pubblico aventi ad oggetto uno o più servizi tra cui i servizi di accoglienza, ivi inclusi quelli di assistenza e di guida e assistenza didatticaネ;
potranno pertanto essere istituiti negli istituti e nei luoghi della cultura, servizi di assistenza culturale e di ospitalità per il pubblico, gestiti in forma integrata con i servizi di pulizia, di vigilanza e di biglietteria.
Considerato che
in data 12 gennaio 2023 la Consip Spa ha indetto una Gara per l'affidamento dei servizi museali integrati per il Parco Archeologico di Ercolano il Parco archeologico di Ercolano per l'affidamento in concessione dei servizi museali integrati del sito;
nello specifico, al Punto 7.2 del capitolato tecnico viene inserito tra i ヌServizi Aggiuntiviネ da affidare in concessione a terzi, anche il servizio di ヌvisita guidataネ;
il citato articolo 117 D.lgs. 42/2004 consente invece la stipulazione di contratti di appalto pubblico aventi ad oggetto solo i servizi di ヌguida e assistenza didatticaネ;
per servizio di ヌguida e assistenza didatticaネ s'intende la ヌvisita didatticaネ e non certo la ヌvisita guidataネ rivolta ad una utenza generica (scuole, famiglie, gruppi etc.) che possono essere svolte solo da guide turistiche abilitate, in possesso di regolari licenze rilasciate dalla Regione;
altra cosa sono le visite didattiche, svolte da operatori didattici o museali come all'articolo 9-bis del decreto legislativo sopracitato; e, dunque, da specifiche figure dediti alla fruizione dei beni culturali, individuati tra: archeologi, archivisti, bibliotecari ed altri lavoratori in possesso di adeguata formazione ed esperienza professionale;
la ヌvisita guidataネ, così come da bando Consip, è stata inserita tra i ヌservizi di accoglienzaネ ignorando del tutto che tali servizi nulla hanno in comune col concetto di ヌvisita guidataネ;
appare pertanto evidente che quanto esposto, se attuato, penalizzerebbe fortemente la figura di guida turistica abilitata, che si troverebbero impossibilitati a svolgere la propria professione all'interno del Parco archeologico di Ercolano;
la conferma di tale procedura di affidamento dei servizi creerebbe un precedente pericoloso per i tanti altri siti archeologici e museali della Campania, con il grave rischio di generare la perdita di un notevole numero di posti di lavoro in un comparto già atavicamente in difficoltà.
Chiedo all'Assessore se è a conoscenza di quanto evidenziato in premessa e quali eventuali azioni intenda mettere in atto a tutela della figura professionale di guida turistica e per la salvaguardia dei livelli occupazionali delle migliaia di guide turistiche campane abilitate.
Grazie Presidente. Ringrazio la Consigliera Gaeta che sottopone un tema che per la Giunta è molto noto ed è molto caro. La Giunta ha istituito, oltre due anni fa, un tavolo permanente con le guide turistiche ed ha un dialogo permanente con le guide turistiche, al di là della riunione del tavolo, quindi, conosce molto bene la questione, sa bene che nei siti culturali italiani si pongono spesso in atto dei comportamenti che possono determinare conflittualità, molto spesso le guide turistiche si sono prodigate di far valere i propri diritti attraverso i ricorsi, in relazione a quest'elemento, sa anche che in questa vicenda specifica, che riguarda Ercolano, è stato fatto un ricorso dall'Associazione delle guide turistiche sia della Campania che nazionali e pende, questo ricorso, dinanzi al Tar Campania, sezione Napoli.
È un elemento, secondo me, decisivo perché gli argomenti correttamente esposti dalla Consigliera Gaeta ci portano ad interpretare - è questo il tema di fondo - l'articolo 117 del Codice dei Beni Culturali, interpretandolo crea delle divaricazioni di opinioni.
Ho letto sia il ricorso dell'Associazione Guide Turistiche della Campania italiana, grazie anche al confronto che ho con le Associazioni delle Guide Turistiche e anche quello dell'avvocatura di Stato, è bene chiarirlo, il tema delle guide turistiche è un tema di competenza nazionale, non regionale, per tutta una serie di evoluzioni normative che sarebbe lungo individuare e indicare.
Da questo ricorso e dalla relativa replica, cioè dalla memoria difensiva dell'avvocatura, emergono una serie di questioni, anche piuttosto delicate, in particolar modo riguardano anche il sito di Ercolano, su cui occorre necessariamente attendere. In relazione alla vicenda specifica, a maggio ci sarà la sentenza, è già venuta la fase cautelare, ma è stata rinviata qualche giorno fa al mese di maggio. È stata assorbita al merito, quindi, si discuterà direttamente del merito della questione, che è una questione molto complessa, molto delicata e interpretativa, attiene a quei servizi aggiuntivi correttamente illustrati dalla Consigliera Gaeta. Dovremmo attendere il momento per capire qual è la posizione della Regione nei confronti dell'iniziativa che la Regione spesso ha condiviso, a cominciare dalla questione relativa ai servizi che vengono resi all'interno delle strutture culturali, del sistema culturale nazionale, dove - ripeto - queste conflittualità si sono spesso generate e sono deflagrate in ricorsi, azioni giudiziarie ed esiti previsti dall'ordinamento giuridico italiano.
Sul lato dell'impegno, la Giunta regionale non può che confermare l'impegno accanto alle guide turistiche, non può che confermare l'interesse che la professionalità non sia invasa né dai volontariati finalizzati, né dai servizi in concessione che rischiano di diventare, essi stessi, una forma di abuso di posizione dominante e di concorrenza sleale. È evidente che ci muoviamo su un crinale molto marcato, ma molto delicato.
Come Regione Campania abbiamo una massima attenzione sull'argomento, quindi, cogliamo l'occasione, dettata anche dalla circostanza, per affermare il nostro pieno sostegno alla professionalità delle guide turistiche, delle guide vulcanologiche di tutti coloro i quali si muovono nell'ambito turistico con abilitazioni riconosciute. Stiamo facendo una battaglia anche sul tema Romania. Con la Commissione Nazionale Turismo, ne abbiamo parlato anche con il Ministero del Turismo, il Ministro del Turismo sta per varare una legge sulle guide turistiche grazie anche al piccolo contributo che ha dato la Regione Campania, in particolar modo che riguarda i beni immateriali. Grazie.
Ringrazio l'Assessore. Mi sento sollevata, anche se chiaramente preoccupata dalla situazione che non dipende soltanto dalla Regione, anzi, non dipende in prevalenza dalla Regione, però questa posizione chiaramente mi rassicura perché è a salvaguardia di una figura professionale che è alla base delle attività che poi rappresentano la crescita, lo sviluppo della nostra Regione e, al contempo, anche una preoccupazione rispetto al livello occupazionale. Proprio ieri, nella Giornata della Memoria, sono stata in un istituto turistico dove tanti nostri giovani erano assolutamente motivati ad investire le loro energie nel costruire una professionalità che rappresenta per noi, come Regione Campania, veramente una grande possibilità, per noi e per i nostri giovani.
La ringrazio, chiaramente saremo insieme su questo tema.
Buongiorno a tutti.
Premesso che
a) tra i più rilevanti e persistenti divari che separano le regioni del Mezzogiorno da quelle del Centro-Nord destano particolare preoccupazione quelli concernenti efficienza, appropriatezza e qualità dei servizi sanitari; secondo dati raccolti dall'Istat', nella seconda metà degli anni 2000 uno studio rigoroso sulle prestazioni dei 21 sistemi sanitari regionali registrava al Sud "i peggiori indici di efficienza, appropriatezza e qualità dei servizi sanitari "; uno studio più recente (2021) delinea un quadro ulteriormente peggiorato, con una "sanità più diseguale";
b) la spesa sanitaria italiana, inferiore alla media europea, ha prodotto una "contrazione del sistema sanitario", più accentuata nel Mezzogiorno dove il finanziamento pubblico è generalmente più basso; le regioni con una spesa pubblica per abitante superiore alla media nazionale sono quasi tutte del Centro-Nord, mentre quasi tutte le regioni meridionali risultano sotto la media, con la Campania nelle ultime posizioni;
c) nelle regioni meridionali la contrazione della spesa pubblica ha inciso negativamente sui LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), cosicché permane una diffusa "emigrazione sanitaria". Ultimamente mi sento con molti pazienti e medici, purtroppo, molto spesso vanno al nord a operarsi;
d) le inefficienze e le carenze del sistema sanitario del Mezzogiorno risultano ulteriormente amplificate nei territori più periferici, quali le Aree Interne, caratterizzate da una globale inadeguatezza dei servizi.
Considerato che:
a) nel 2020, a seguito di una vasta mobilitazione dei cittadini, delle istituzioni e dei lavoratori, il presidio ospedaliero di Roccadaspide fu funzionalmente aggregato ai presidi di Eboli e Battipaglia per costituire il nuovo DEA di I livello della Provincia di Salerno, cosicché il paventato rischio di chiusura e declassamento sembrava scongiurato;
b) il P.O. di Roccadaspide venne inserito nella rete ospedaliera dell'emergenza con pronto soccorso ordinario, con la previsione di 50 posti letto, il mantenimento di tutti i servizi sanitari (medicina generale, chirurgia, ortopedia e lungodegenza-riabilitazione funzionale), prevedendosi addirittura la costituzione di un reparto di riabilitazione cardiologica;
c) la pandemia da COVID-19 ha riavviato il processo di depauperamento del personale medico e infermieristico della struttura, anche a causa delle disposizioni di accorpamento con i presidi di Eboli e Battipaglia, con conseguenti disagi per gli utenti;
d) l'ulteriore aggravarsi della situazione nel corso degli ultimi mesi ha portato alla definitiva chiusura dell'importante reparto di Lungodegenza.
Rilevato che:
a) il P.O. di Roccadaspide riveste un ruolo fondamentale per garantire il diritto alla salute all'intera collettività dell'entroterra cilentano, con i suoi 25 comuni e un bacino di utenza di circa 57mila abitanti;
b) molti dei comuni serviti appartengono alle Aree Interne, i cui cittadini sono particolarmente esposti ai disagi legati alla carenza di un servizio sanitario adeguato;
c) la continua contrazione dei posti letto e dell'offerta sanitaria di un P.O. di importanza centrale determina insostenibili difficoltà in termini di accessibilità e fruibilità dei servizi sociosanitari, fino a pregiudicare lo stesso fondamentale diritto alla salute dei cittadini cilentani.
Tutto ciò premesso, considerato e rilevato, si interroga la Giunta regionale per sapere:
se il ridimensionamento del P.O. di Roccadaspide s'inquadra in una complessiva strategia di riprogrammazione delle attività e dei servizi dell'Azienda Sanitaria salernitana che tenga conto delle esigenze dei cittadini cilentani, provvedendo a garantire i servizi sociosanitari precedentemente erogati dalla struttura rocchese, e, in caso affermativo, cosa preveda la suddetta strategia di riprogrammazione dei servizi sanitari a beneficio dei cittadini cilentani.
L'esempio di Roccadaspide è un esempio tra i tanti, tra i tanti Presidi Ospedalieri che abbiamo nelle aree rurali e nelle aree interne dove ovviamente manca ancora di più l'assistenza sanitaria.
Credo che anche fare chiarezza per i cittadini è importante, anche per tranquillizzarli su una serie di strategie che la Regione intende mettere in campo. Grazie.
Grazie Presidente. Voglio dire subito al Consigliere che in materia di chiarezza, credo che il Presidente che ha la delega alla Sanità non sia secondo a nessuno, anzi, con molta veemenza si esprime, si lamenta di quando i nostri concittadini vanno al nord, ma è pur chiaro che se non siamo messi in condizioni di avere le eccellenze, le abbiamo, però non abbiamo i numeri che ha il nord, è chiaro che il discorso è un cane che si morde la coda, non ne usciremo mai, invece, se avremo quello che ci spetta, probabilmente, in tempi medi riusciamo. L'obiettivo è lo stesso, però con i risultati ci vuole il tempo.
In merito ai quesiti posti dal Consigliere interrogante, la direzione generale dell'Asl di Salerno, nel premettere di essere costantemente attenta nel rilevare segnali di criticità e fare fronte ai bisogni assistenziali emergenti, onde porre in essere ogni utile misura organizzativa per garantire il miglioramento dei livelli assistenziali e del superamento delle criticità a tutela della salute dei cittadini dei territori di competenza, ha rappresentato quanto segue: il Presidio Ospedaliero di Roccadaspide, incardinato nel DEA di Eboli, Battipaglia e Roccadaspide e inserito nella rete di emergenza, dotato di Pronto Soccorso e di servizi sanitari, pur rivestendo un ruolo fondamentale per garantire il diritto alla salute dell'intera collettività dell'entroterra cilentano, non rappresenta l'unica realtà del territorio atta a garantire l'assistenza ai servizi sanitari pubblici ai cittadini delle aree interne del Cilento, spesso penalizzati dalle caratteristiche geomorfologiche dei territori, con conseguenti difficoltà nell'accesso e nella fruibilità dei servizi stessi.
Il distretto sanitario 69 di Capaccio-Roccadaspide garantisce le prestazioni di specialistica ambulatoriale nelle principali branche dell'assistenza quali, a titolo esemplificativo, la cardiologia, la diabetologia, la nefrologia, la neurologia, l'ortopedia e traumatologia, l'ostetricia e ginecologia, l'endocrinologia e altre.
Al fine di superare le criticità e migliorare quantità e qualità dei servizi resi ai cittadini dei territori interessati, l'Asl di Salerno sta procedendo all'attuazione degli step e delle azioni necessarie per la conclusione degli interventi e il raggiungimento degli obiettivi prefissati in attuazione di quanto previsto dalla delibera di Giunta 124 del 2016 che individua l'area interna Vallo di Diano come seconda area pilota per la sperimentazione della strategia nazionale aree interne ed in ossequio allo schema di APQ approvato con delibera di Giunta 862 del 2018. In particolare, in linea con le nuove modalità di governance locale e multilivello, sottese alla strategia nazionale per le aree interne, volte a contrastare il declino demografico delle aree interne del Cilento e a garantire l'accessibilità ai servizi sanitari essenziali per i 29 Comuni della Valle del Cilento Interno, oltre al riordino del sistema delle cure primarie con il passaggio al modello delle AFT (Aggregazioni Funzionale Territoriale), sono in itinere le seguenti azioni: realizzazione dell'Ospedale di Comunità, unità complessa di cure primarie, previsto dal decreto dirigenziale regionale 17 del 2019 che approva il Piano finanziario per annualità e gli interventi in cui l'Asl di Salerno risulta soggetto attuatore degli interventi e la Regione Campania amministrazione capofila; implementazione della rete delle farmacie di comunità destinate a diventare punto di erogazione di servizi sanitari di prima assistenza in linea con quanto previsto dalla normativa sulla Farmacia dei servizi, specie per la gestione delle cronicità in una popolazione anziana, come quella dei Comuni delle aree interne del Cilento per l'erogazione di servizi di telemedicina, controllo dell'aderenza alla terapia, prenotazioni di prestazioni, elettrocardiogrammi, spirometria, oltre al pressorio e cardiaco, somministrazione di test diagnostici di prima istanza per la prevenzione e il controllo di patologie di forte impatto sociale, come il diabete, l'ipertensione; inoltre, l'istituzione della figura dell'infermiere di comunità con personale in via di reclutamento per assicurare, nei distretti sanitari in argomento, le attività degli ambulatori infermieristici distrettuali in raccordo con gli specialisti ambulatoriali e con i medici di Medicina Generale e pediatri di libera scelta.
Il ruolo dell'infermiere nel nuovo paradigma di assistenza diventa centrale, rappresentando il soggetto attivo nell'ambito dei territori per l'assistenza ai pazienti in assistenza domiciliare integrata e, come case manager dei pazienti presi in carico dai servizi territoriali. Le attività sulla popolazione target saranno molteplici, tra cui l'identificazione precoce del rischio di fragilità ed il monitoraggio degli indicatori di salute.
Nel processo di riorganizzazione del Sistema Sanitario Nazionale, a fronte di un decentramento o dell'attività ospedaliera a favore di un potenziamento dei servizi sanitari territoriali e delle cure primarie, l'introduzione dell'infermiere di comunità e di famiglia, in collaborazione con le altre professionalità, a supporto dei medici di Medicina Generale, dei pediatri di libera scelta e degli specialisti dei singoli distretti, costituirà una soluzione efficace per garantire la continuità assistenziale e la reale integrazione sociosanitaria per le popolazioni dei Comuni delle aree interne più disagiate come quella del Cilento.
Grazie Presidente, grazie Assessore. Ringrazio per la risposta dettagliata, ma il problema è che forse abbiamo un problema di comunicazione, lo diceva lei prima: il Presidente De Luca si esprime benissimo quando deve rappresentare una situazione generalizzata della sanità campana, però, molto spesso abbiamo comunque degli input da parte di medici, associazioni, perché magari non scende proprio nel particolare e il tema dell'Ospedale, in particolare, che sia Roccadaspide, che sia Polla, Oliveto Citra, tutti gli ospedali di periferia, hanno un danno anche sullo spopolamento in sé, perché anche in piccolo borgo, quando magari ci si sente insicuri dal punto di vista sanitario, si comincia a cercare altrove la propria residenza, capita molto spesso. Magari, anche quando facciamo una Commissione, molto spesso ne abbiamo chiesta una Sanità e Aree Interne Congiunta per audire anche i dirigenti sanitari, ci è stato detto che non possono venire e quello è un problema perché abbiamo bisogno d'informazioni anche, in qualche modo, da ridare, da riportare non solo ai medici e alle varie associazioni, ma anche ai cittadini e sarebbe questo, forse, il modo migliore per essere trasparenti e in qualche modo comunicare anche ai cittadini, senza fare allarmismi sulle cose, ma semplicemente rappresentargli la realtà. Questo può essere un buon metodo di lavoro che migliorerebbe tutto. Grazie mille.
Signor Presidente, signori Assessori, buongiorno a tutti.
Premesso che:
nella Regione Campania la denuncia d'inizio dei lavori è regolamentata da varie normative succedutesi nel tempo:
Legge regionale n. 1086 del 5 novembre del 1971 "Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato normale e precompresso e di struttura metallica";
Legge regionale n. 64 del 2 febbraio del '74 "Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche";
Legge regionale n. 9 del 7 gennaio del 1983 "Norme per l'esercizio delle funzioni regionali in materia di difesa del territorio del rischio sismico";
Decreto del Presidente della Repubblica numero 380 del 6 giugno del 2001 Testo Unico delle due posizioni legislative e regolamentati in materia edilizia.
Regolamento regionale 11 febbraio 2010 n. 4. regolamento per l'espletamento delle attività di autorizzazione e deposito dei progetti e ai fini della presentazione del rischio sismico in Campania;
L'articolo 33 della Legge regionale numero 1 del 27 gennaio trasferiva i comuni le attività e le funzioni di competenza del settore provinciale del Genio Civile;
che con delibera n. 161 del 4/04/2012 la Giunta regionale ha approvato le linee guide per l'attuazione dell'articolo 4 Bis della Legge regionale numero 9 del 1983 in cui sono dettagliate le attività e le funzioni in materia di difesa del territorio da rischio sismico che in attuazione dell'articolo 4 bis comma 1 della Legge regionale 9/83 sono trasferibili agli Enti richiedenti;
che con delibera n. 317 del 28/06/2012 BURC n. 42 e del 9/07/2012 e successive, La Giunta regionale ha provveduto al trasferimento delle attività e delle funzioni in argomento agli Enti che negli anni ne hanno fatto regolare richiesta;
che successivamente la Legge regionale n. 16/2014 ha modificato l'articolo 4 Bis della legge regionale 9/83 il comma 1 e 2, periodo, che in virtù di tale modifica, così recita: "Il rilascio dell'autorizzazione sismica per opere la cui altezza, superiore ai metri 10,50 dal Piano di Campagna resta in campo al settore del Genio Civile;
che con delibera n. 181 del 14/04/2015 la Giunta regionale ha provveduto, oltre che al trasferimento per l'anno 2015 delle già menzionate attività, funzioni agli Enti che ne hanno fatto regolare richiesta, all'approvazione delle nuove linee guida da fornire agli Enti destinatari dei trasferimenti;
che l'articolo 1 della Legge regionale 28 luglio 2017 n. 20 ha modificato il secondo periodo del comma 1 dell'articolo 4 Bis che è costituito da seguente: "Le medesime attività e funzioni afferenti opere la cui altezza strutturale supera i metri 10,50 restano in campo al Genio Civile"; che con decreto dirigenziale n. 287 del 14/07/2021 è stato predisposto il modulo "A denuncia dei lavori per l'autorizzazione sismica il deposito sismico e l'attestazione di deposito del progetto" in sostituzione del precedente modello;
che tutte le normative precedentemente richiamate hanno ed avevano lo scopo di accelerare l'esame dei progetti e snellire l'iter autorizzativo.
Tutto ciò ha previsto si rappresenta quando segue:
che l'ufficio del genio civile di Caserta accumula notevoli ritardi relativamente alle attività istituzionali a cui è deputato a differenza di altri uffici omologhi, vedi quello di Salerno;
che le difficoltà evidenziate tra professionisti ingegneri e architetti, geometri che svolgono la loro attività professionale sul territorio della Provincia di Caserta sono afferenti alle problematiche di seguito elencate;
che le attestazioni presentazioni del progetto subiscono un notevolissimo ritardo e vengono richieste integrazioni di atti anche a distanza di oltre un anno;
che per le pratiche sono soggette ad autorizzazione sismica l'ufficio di Caserta non rilascia l'attestazione di silenzio assenso se non dopo diversi mesi non consentendo in tal modo l'inizio dei lavori;
che l'accesso agli uffici, sebbene superato il periodo Covid, è autorizzato solo previa richiesta di appuntamento via Pec o via e-mail che di solito viene consentito solo a distanza di mesi;
che tutte delle telefonate effettuate e i numeri telefonici fissi dell'ufficio non hanno risposte;
non tutto il personale (io ritengo molto ridotto) presente è formato con le nuove normative e spesso non riesce a dare chiarimenti o spiegazioni alle istanze dei tecnici;
che considerando le continue lamentele dei tecnici, dei costruttori e dei committenti, si propone di intervenire tempestivamente, condividendo con gli ordini professionali su tale aspetto, potenziando le competenze delle Commissioni sismiche comunali, trasferendo a loro le competenze anche per fabbricati con altezza superiore e 10 metri e 50, fino a raggiungere un'altezza strutturale di 20 metri in modo di alleggerire il carico di lavoro di un ufficio che non regge più nemmeno l'ordinario.
Pertanto, visto e considerato i motivi già indicati, si chiede all'onorevole presidente Vincenzo De Luca:
quali iniziative intendi assumere per risolvere le problematiche su riportate ed azzerare le notevoli giacenze di pratiche presso l'Ufficio del Genio Civile di Caserta.
Grazie.
Grazie Presidente.
In merito acquisito posto dal Consigliere, la Direzione Generale Lavori Pubblici e Protezione Civile ha precisato che le attività di verifica assegnati all'ufficio e inerenti alla fattispecie procedimentale indicata nel Question Time sono: a) sempre effettuate ex post nel caso di rilascio contestuale e immediato di attestazione di presentazione del Progetto per gli interventi di minore rilevanza per la pubblica incolumità, articolo 2 Ter del Regolamento regionale 4 del 2010, interventi rilevanza nei riguardi della pubblica incolumità articolo 2 Quater dello stesso regolamento e attestazioni di deposito sismico articolo 3 del Regolamento 4/2010.
È bene precisare che tali attività non interferiscono affatto con l'avvio e la prosecuzione dei lavori che possono iniziare e continuare sotto la diretta responsabilità dei professionisti interessati; b) sono concluse con tempestività, compatibilmente con le risorse disponibili, nel caso di richiesta di rilascio di un provvedimento di autorizzazione sismica, articolo 2 bis del Regolamento richiamato o nel caso di un procedimento additivo per il controllo sulla progettazione articolo 4, tenuto conto delle carenze inorganico di personale tecnico in possesso dei requisiti necessari a valutare, con professionalità, le progettazioni inoltrate. L'accumulo di pratiche che ha conseguentemente pesato sui tempi istruttori delle nuove istanze, dovuto sia alla carenza di personale che al protrarsi darsi dell'emergenze pandemica, nel periodo tra gennaio 2020 e marzo 2022, ammonta a mille 650 denunce di cui agli articoli 2 Ter e 2 Quater e 3 del Regolamento 4, mille 160 denunce di cui all'articolo 2 Bis dello stesso Regolamento e 106 procedimenti di controllo sulla progettazione di cui all'articolo 4 a cui vanno inoltre aggiunte le pratiche presentate con modalità telematica sul portale sismico nel periodo dal primo dicembre 2021 a tutto il primo marzo 2023. A riguardo appare opportuno sottolineare che ad aprile del 2021, con la stabilizzazione degli ex LSU all'Ufficio del Genio Civile di Caserta, sono state assegnati 14 nuovi istruttori di Policy che, opportunamente formati, sono stati impiegati anche per le attività oggetto dell'odierno atto di sindacato ispettivo e sono attualmente in grado di svolgere con attenzione e rigore agli istruttori in argomento.
Per velocizzare lo svolgimento delle suddette attività di verifica e per garantire la massima trasparenza e uniformità di valutazione è stato predisposto uno specifico vademecum ad uso dei dipendenti incaricati dello svolgimento delle attività di interesse amministrativo e tecnico amministrativo con le relative schede istruttore e di modelli di riepilogo.
Ad ogni buon conto tutte le pratiche cartacee sono stati istruite, fatta eccezione per casi isolati, mentre per quelle presentate in modalità telematica si segue l'ordine cronologico di presentazione.
È bene ribadire che l'intero processo costruttivo non subisce alcun nocumento visto che i lavori possono iniziare, continuare, concludersi, essere collaudati e gli immobili possono poi essere utilizzati senza alcuna restrizione temporale, fatta salva la constatazione istruttoria di imprevedibili carenze progettuali tali da comportare l'annullamento dell'attestazione già rilasciata ai sensi della vigente normativa.
Occorre inoltre rammentare che le denunce dei lavori finalizzate alla preventiva acquisizione dell'autorizzazione sismica sono soggette all'istituto del silenzio assenso. I lavori a farsi possono, quindi, iniziare senza alcun indugio ad avvenuto decorso del termine perentorio dei 30 giorni. Fermo restando dall'effetto immediato, comunque prodottosi, l'utente può richiedere il rilascio di una specifica attestazione sull'infruttuoso decorso di tale termine così come disciplinato dall'articolo 94 comma 2 bis del DPR 380 del 2001.
In conclusione, deve evidenziarsi che per superare le criticità relative alle carenze in organico di personale con profilo tecnico, ingegneri e architetti, e rendere più efficienti le attività tecniche degli uffici, la Giunta regionale ha destinato la quasi totalità delle capacità assunzionali a profili tecnici e per assicurare massima tempestività al processo di rafforzamento della capacità amministrativa dell'Ente, la Giunta ha già deliberato di procedere, l'abbiamo fatto il 16 marzo se non erro, al reclutamento di 90 unità di personale di categoria D mediante utilizzo di graduatorie vigenti, in particolare del concorso pubblico di istruttore direttivo tecnico indetto dal Comune di Pozzuoli, dando mandato alla direzione generale per le Risorse Umane di procedere ai successivi adempimenti.
In effetti, facciamo una convenzione con il Comune di Pozzuoli e assumiamo subito 90 tecnici, ingegneri e architetti, per queste esigenze.
Ringrazio l'Assessore Marchiello. È una buona notizia di queste nuove assunzioni che si andranno a fare di qui a breve, per far sì che la parola che sempre utilizza il nostro presidente De Luca "sburocratizzazione", che è difficile nel pronunciarla, ma facilissima da apprendere, riesca anche agli uffici del Genio Civile di Caserta di comprenderla nel migliore dei modi e non difficile da apprendere e facile da pronunciare. Grazie.
Grazie Presidente. Buongiorno a tutti. Con grande stima e riconoscenza saluto i cari Assessori.
La mia interrogazione ha per oggetto l'assegnazione della titolarità nel dipartimento di chirurgia vascolare ed angiologia del Distretto Asl Salerno n. 66.
Premesso che
la Commissione Trasparenza da me presieduta, in qualità di Presidente, ha ricevuto una formale segnalazione ai sensi dell'articolo 6 del Regolamento;
tale segnalazione pervenuta per il tramite di uno studio legale minuziosamente puntuale nella ricostruzione dei fatti nella indicazione delle norme regolamentari ed uso assunte violate, riguarda la criticità determinatisi per l'assegnazione della titolarità del dipartimento di chirurgia vascolare ed angiologia del distretto Asl Salerno 66. Nella nota si evidenzia come a seguito della cessazione dal servizio da parte del dirigente, dottor Gerardo Vitale, in quiescenza per dimissioni volontarie dal primo febbraio 2022, determina la dirigenziale del 10/1/2022, si sarebbe de facto interrotto il servizio ambulatoriale, non garantendo a livello territoriale le prestazioni di chirurgia vascolare ed angiologia, per l'effetto costringente di pazienti salernitani a spostamenti nell'ambito provinciale. La censura mossa e fatta oggetto dell'attenzione di questa Commissione attiene all'immobilismo ingiustificato mostrato dalla direzione nella copertura del ruolo vacante del servizio di angiologia presso il distretto n. 66, ruolo la cui titolarità dovrebbe seguire precisi criteri di assegnazione trasparenti e predeterminati. Per di più, si ha notizie inoltre che con nota del 19/11/2021 la dottoressa Adriana Amato, dirigente del Distretto 66, in uno con la dottoressa Raffaella Angrisani, responsabile strutture di assistenza ambulatoriale di ricovero, abbiano richiesta al dottor Massimo D'Andrea, responsabile specialistica ambulatoriale, la pubblicazione del bando per l'assegnazione delle ore a copertura e servizio di chirurgia vascolare ed angiologia, richiesta ad oggi disattesa.
Considerato anche e soprattutto che
l'ambito territoriale di riferimento è caratterizzato da una forte domanda di assistenza e medicina preventiva con una significativa incidenza, tra l'altro, delle patologie diabetiche.
Le chiedo, Assessore, quali siano i tempi previsti per l'attivazione del servizio di chirurgia vascolare ed angiologia del Distretto 66 e quali saranno i criteri assunti per l'assegnazione della titolarità del servizio. Grazie.
Grazie Presidente. La mia risposta è molto veloce, perché mi trovo in una situazione diversa da quella che rappresentava il Consigliere. In merito al quesito posto, la direzione generale dell'Asl di Salerno ha rappresentato che in data 27 gennaio del 2023 ha provveduto a pubblicare, sul sito istituzionale, l'avviso per il conferimento di un incarico a tempo indeterminato di specialista ambulatoriale nella branca di chirurgia vascolare ed angiologia per il Distretto Sanitario 66, quindi, procedura corretta e trasparente si fa in questa maniera.
A seguito del Citato avviso, l'incarico de quo è stato attribuito allo specialista avente diritto e quindi c'è attualmente l'attività presso il Distretto 66. A tale proposito l'Asl riferisce ancora di avere già riscontrato, in data 10 marzo, la richiesta in oggetto dell'odierno Question Time fornendo i medesimi chiarimenti alla Commissione Speciale Trasparenza presieduta dal Consigliere interrogante, quindi, dice che già è stata mandata alla sua attenzione riscontro, però la risposta di oggi ci precisa che la procedura è stata esitata e c'è lo specialista ambulatoriale che prende carico di questa attività presso il Distretto 66.
Ad oggi a me risulta solamente che l'Asl ha fatto un bando per poche ore, sempre per chirurgia vascolare, ma per visite domiciliari, prestazioni domiciliari. Ad oggi diciamo che il servizio ambulatoriale di chirurgia vascolare non fornisce prestazioni perché manca lo specialista a tutt'oggi e a tutt'oggi non ho ricevuto alcuna comunicazione da parte della direzione generale, più tardi mi confronterò con i miei collaboratori, ma almeno ieri, l'altro ieri, non avevamo ricevuto niente, avevamo anche fatto un accesso agli atti e non avevano dato a noi alcuna risposta.
Intanto continuerò a monitorare questa situazione e ci confronteremo sicuramente nei prossimi giorni.