Buongiorno a tutti. Dichiaro aperta la Seduta di Question Time del 24 giugno 2022. Passiamo all'interrogazione Reg. Gen. 173/2 avente ad oggetto: "Lavoratori ex Giraservice Società Consortile Arl". A firma del consigliere Gennaro Saiello. Concedo la parola al consigliere Saiello che ha la facoltà di illustrarla per un minuto. Saiello, prego. Comunico che le interrogazioni scritte all'ordine del giorno dell'odierna Seduta di Question Time verranno discusse per omogeneità di materia. Ricordo che ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento Interno, il Consigliere proponente ha la facoltà di illustrare l'interrogazione per non più di un minuto, a ciascuna delle interrogazioni presentate risponde il rappresentante della Giunta per non più di tre minuti, successivamente, l'interrogante, o altro Consigliere del medesimo Gruppo, ha il diritto di replicare per non più di due minuti. La consigliera Carmela Fiola, con nota del 22 giugno 2022, ha comunicato che per sopraggiunti impegni istituzionali non potrà partecipare all'odierna Seduta di Question Time, pertanto, l'interrogazione a firma della medesima, Reg. Gen. 171, non sarà discussa. Il consigliere Gennaro Saiello, con nota pervenuta nella medesima data, ha chiesto di anticipare la sua discussione dell'interrogazione Reg. Gen. 173/2 per motivi personali, interrogazione a risposta immediata ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento Interno.
Grazie Presidente. Buongiorno Assessore. Assessore, devo dire che su questa vertenza avevo già depositato un'interrogazione nel mese di gennaio, purtroppo non ho avuto delle risposte, ma ovviamente le dinamiche si sono evolute. Parlo dei lavoratori dell'ex Giraservice che per circa 25 anni hanno lavorato per il Consorzio Unico Campania, un Consorzio composto da aziende che si occupano di Trasporto Pubblico Locale e si sono occupati, per tutti questi anni, della distribuzione dei titoli di viaggio, della stampa delle smart card annuali e mensili, dell'assistenza, degli abbonamenti gratuiti per gli studenti, per quelli agevolati per le categorie protette, della gestione degli Infopoint e delle biglietterie, insomma, di tutti quei servizi connessi a tutto il ramo della bigliettazione del Trasporto Pubblico Locale. Il Consorzio, dal primo aprile 2021, ha provveduto a rescindere anticipatamente il contratto con la Giraservice per inadempienze ed ha, subito dopo, avviato la procedura aperta per l'affidamento in concessione del servizio di distribuzione dei titoli di viaggi magnetici gestiti dal Consorzio, con l'inserimento della clausola sociale. Ai sensi dell'articolo 13 del bando, l'impresa aggiudicataria avrebbe dovuto impegnarsi ad utilizzare i lavoratori già impegnati nell'attività oggetto di concessione, a condizione che tale utilizzo risultasse armonizzabile e coerente con l'organizzazione dell'impresa. Il 18 maggio 2021, la procedura è stata espletata e aggiudicata, ma successivamente, il Consorzio ha ritenuto revocare in autotutela l'aggiudicazione, proprio perché erano stati riscontrati alcuni problemi ed ha preannunciato, di lì a poco, l'avvio di una nuova gara. Considerato che su quest'argomento abbiamo fatto anche delle audizioni, c'è stato modo di dibattere, c'è stato un protocollo d'intesa firmato con i lavoratori, la Regione, il Presidente della IV Commissione, gli Assessorati, in particolare al lavoro, attività produttive e formazione, perché c'era l'idea anche di impiegare delle risorse per la riqualificazione di queste persone per il reinserimento. Sono passati mesi, sono scaduti gli ammortizzatori sociali, la situazione si è evoluta negativamente per loro. Ovviamente, li ho anche invitati, perché giustamente ci scrivono in continuazione per avere delle notizie almeno definite su qual è il percorso da seguire. Vogliamo capire semplicemente qual è lo stato dell'arte, so che in questi giorni ci doveva essere un incontro con loro, a Santa Lucia, capire le dinamiche legate alla gara e queste risorse legate alla formazione se possono essere messe in campo per dare loro una prospettiva di reinserimento. Grazie.
Grazie Presidente. Dico subito al consigliere Saiello o che l'ultimo incontro con Giraservice l'ho fatto ieri, all'una, il prossimo incontro lo farò il 30 a mezzogiorno. È una situazione che sto monitorando personalmente, non delego neanche i miei dirigenti, faccio io. Il problema c'è, è pesante, ma non è proprio come diceva il Consigliere, nel senso che questi signori erano dipendenti di una società che era appaltata con il Consorzio, per cui, loro, rapporti con il Consorzio non ne hanno mai avuti, loro lavoravano per Giraservice che aveva vinto una gara, dopodiché, Giraservice, per inadempienza, un ammanco di circa 3 milioni se ricordo bene, ha avuto la rescissione del contratto e i poveri lavoratori sono andati in difficoltà. Ovviamente, stiamo tentando di fare delle procedure per mettere in sicurezza almeno una parte di questi. Voglio leggere un attimino la risposta che ha preparato la Direzione Mobilità e poi, semmai, integriamo. Sulle problematiche sollevate la Direzione Mobilità ha chiesto anche elementi al Consorzio, questa è la risposta: Le vicende prospettate interessano l'affidamento dei servizi gestiti dal Consorzio Unico Campania. Il 5 febbraio 2021 il Consorzio ha indetto una procedura di gara aperta per l'affidamento del servizio di distribuzione dei titoli di viaggio gestiti dal Consorzio e gestione servizi di biglietteria entro il termine di scadenza previsto per il 13 aprile 2021, è pervenuta una sola offerta da parte della società Servizi in Rete 2001 Srl. Ai sensi di quanto previsto dall'articolo 50 del Codice dei Contratti Pubblici, nella documentazione di gara era inserita la clausola sociale a favore dei lavoratori. In conformità di quanto previsto dai recenti e consolidati orientamenti giurisprudenziali, ex Multis Consiglio di Stato, Sezione V, 10 giugno 2019, n. 3885; Sezione V, 12 febbraio, n. 1066, sempre del 2002. La società non ha accettato la clausola sociale perché le risorse utilizzate dal precedente aggiudicatario non erano armonizzabili e coerenti con la sua organizzazione d'impresa. Tuttavia, nelle more della stipula del contratto di concessione erano pervenute al Consorzio molteplici note, comunicazioni e diffide, da parte delle organizzazioni sindacali di settore con cui veniva evidenziato, a più riprese, l'elevatissimo livello di tensione sociale e le considerevoli difficoltà derivanti dall'aggiudicazione della gara in termini di stabilità occupazionale del personale utilizzato dall'impresa uscente nell'esecuzione del contratto. Alla luce delle plurime istanze sollevate dalle organizzazioni sindacali di categoria, il 19 luglio 2021, l'Assemblea dei Consorziati ha deliberato di assumere tutte le iniziative, e tra queste la revoca del provvedimento di aggiudicazione finalizzata a coniugare la tutela della libera iniziativa economica con la salvaguardia dei livelli occupazionali connessi all'espletamento di questo servizio, ferma restando la imprescindibile continuità del servizio di distribuzione. Per effetto di quanto precede è stata, quindi, revocata l'aggiudicazione della gara in favore della Sir, ma contestualmente, essendo l'unico operatore economico disponibile, gli era stata affidata direttamente la gestione del servizio onde evitare l'interruzione di un pubblico servizio. Nel mentre, in data 10 novembre 2021 è stata indetta una nuova procedura di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione. In tale nuova procedura di gara, nell'ottica di venire incontro alle istanze sollevate dalle organizzazioni sindacali, nella documentazione di gara è stata nuovamente inserita la clausola sociale, rafforzandola e prevedendo, in capo ai partecipanti, l'obbligo di presentare un progetto di assorbimento dei lavoratori impiegati dal precedente affidatario, la società Giraservice. Oltre alla gestione del servizio, inoltre, è stata inserita anche la gestione della bigliettazione. Entro il termine perentorio previsto dalla documentazione di gara (14 gennaio 2022) non è pervenuta nessuna offerta. La gara, quindi, è andata deserta come comunicato dal Consorzio, in data 19 giugno 2021, tramite la propria piattaforma telematica. Avendo indetto una procedura di gara aperta andata deserta nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 125 comma 1 lettera a) del Decreto Legislativo n. 50/2016 Codice dei contratti pubblici, il Consorzio ha avviato una procedura negoziata senza previa pubblicazione di gara per la gestione di ambo i servizi, mantenendo, rispetto alla precedente gara, inalterate, le caratteristiche tecniche ed economiche dei servizi. Al fine d'individuare i soggetti da invitare, il Consorzio ha, preliminarmente, svolto un'indagine di mercato richiedendo, anche alle associazioni di categoria tra cui Astra, un elenco di operatori economici da coinvolgere. In esito al riscontro delle associazioni di categoria il Consorzio ha invitato alla procedura 7 operatori economici. Anche questa volta la procedura di gara non ha avuto risposta da alcun operatore. Nel mentre, onde evitare l'interruzione di pubblico servizio, il servizio di distribuzione dei titoli nei punti vendita continua ad essere gestito dalla Sir. Restano esclusi di Infopoint Vanvitelli, Dante, Università e Garibaldi sulla rete metropolitana di Anm. Sebbene all'esito della procedura di gara di cui all'articolo 125, comma 1, lettera 4 del Codice degli Appalti, nel rispetto della normativa pubblicistica, il Consorzio avrebbe potuto affidare direttamente i servizi, essendo state espletate due procedure ad evidenza pubblica andate deserte, ciononostante, ha preferito avviare una nuova procedura di gara lasciando, anche in questo caso, immutata la parte tecnica ed economica dei servizi, ma dividendoli in due lotti, uno per il servizio di distribuzione dei titoli di viaggio, l'altro per la gestione del servizio di bigliettazione. A tale fine, in data 26 aprile 2022, il Consorzio ha indetto l'avviso pubblico al fine di individuare gli operatori economici interessati a partecipare alle due gare la cui scadenza era prevista per il 16 maggio 2022. Anche in tale ipotesi, alla gara per la distribuzione dei titoli di viaggio, non ha partecipato nessuna impresa, mentre, hanno partecipato imprese per la gestione del servizio di bigliettazione. In data 22 giugno 2022, il Consorzio ha inviato la lettera in di invito a tali imprese e concluderà le operazioni di gara nei tempi più brevi previsti dal Codice. Il Consorzio ha, infine, confermato la consueta partecipazione a tavoli e iniziative che la Regione Campania ha attivato e che vorrà attivare per poter attuare le misure a tutela dei lavoratori al fine di massimizzare il know how e le risorse precedentemente in capo a Giraservice. In pratica, per concludere, da questa gara che si conclude positivamente, cioè quella relativa alla bigliettazione, potranno essere assunte 33 unità. L'impegno è per questi dipendenti, la clausola sociale c'è, incontrerò il Consorzio in settimana, insieme ai sindacati, insieme al presidente Cascone che è delegato in materia, credo che almeno questi li garantiamo. Poi, ci sono altri 9 più 1 che il Consorzio potrebbe assumere, ma non sta ancora attivando le procedure perché i dipendenti di Giraservice stanno facendo causa a Giraservice, però chiamando in solido il Consorzio. Praticamente, il Consorzio si sente minacciato da questa alea giudiziaria. Ho parlato con i sindacati, anche qui, tentiamo di mediare perché penso che i lavoratori, in questo momento, abbiano diritto a trovare un posto di lavoro, loro sono ancora in Naspi, non è ancora finita la loro situazione, però questo non toglie che dobbiamo essere attenti e veloci. Ci stiamo lavorando.
Assessore, la ringrazio perché ci ha dato un quadro di tutte le evoluzioni e il lavoro che si sta facendo in questi giorni. Naturalmente, su 130 persone, può capire che 30 persone sono un numero molto ristretto rispetto alla platea. Lo scorso anno c'eravamo detti, anche in virtù di quel protocollo d'intesa firmato, di lavorare anche in parallelo sui fondi disponibili per la formazione, quelli utili a riqualificare e poi al reinserimento. Quest'aspetto sembra fermo, nel senso che non vediamo degli atti, delle delibere che vanno in quella direzione, quindi, gli altri 100 sono preoccupati, anche perché bisognerà capire in che modo saranno individuati, sulla platea di 130, i 30. Cerchiamo di andare a fare un lavoro di implementazione di quel numero, ovviamente, spero sarà questo l'oggetto delle discussioni che verranno con i sindacati, di incrementare il numero di 30. Dopodiché, capiamo la restante parte, visto il know how che hanno acquisito negli anni e visto che il trasporto pubblico locale va comunque potenziato e ci sono in atto dei meccanismi di potenziamento anche collaterali alla bigliettazione, spero che si faccia un ragionamento inclusivo di formazione e di riqualificazione per allargare anche questa prospettiva, non agganciandoli soltanto alla bigliettazione stessa. C'è preoccupazione, ovviamente ci scrivono in continuazione, sappiamo qual è la situazione sociale ed economica, padri di famiglia che cercano delle risposte e noi dobbiamo dargliele queste risposte. So che c'è tanta buona volontà, il lavoro che si sta facendo, però, bisogna fare, secondo me, in questa fase, qualcosa in più per garantirgli questa prospettiva.
Volevo dire al Consigliere che giovedì ci sarà anche l'Assessore alla Formazione, stiamo lavorando anche su questo, quindi, sia corsi specifici per questi signori sia corsi generici per dare possibilità agli altri.
Grazie Presidente. Buongiorno a tutti, buongiorno Assessore. L'interrogazione arriva in data 3 giugno, dopo le dichiarazioni del Presidente De Luca riguardo all'ipotetica costruzione di una quarta linea dell'inceneritore di Acerra, considerata, quindi, la preoccupazione che ha destato questa dichiarazione. Evidentemente sappiamo che per raggiungere un ciclo virtuoso di rifiuti in Campania il primo presidio non è l'inceneritore, ma le alternative all'inceneritore che sono, ad esempio, un raggiungimento di un ciclo virtuoso di raccolta differenziata. Evidentemente, da più parti si è evinta una contrarietà totale alla quarta linea dell'inceneritore e, inoltre, da più parti, proviene anche l'evidenza che ho appena detto, cioè, che il ciclo virtuoso non si raggiunge con quarta linea o altro inceneritore, ma raggiungendo un livello di raccolta differenziata soddisfacente in tutto il territorio regionale, perché si ricorda che l'inceneritore di Acerra è l'unico presente su tutto il territorio, che, quindi, non smaltisce solamente i rifiuti del territorio di Acerra, ma di tutta la Campania, quindi, nonostante alcune comunità, quali, ad esempio, quella di Acerra, hanno raggiunto picchi anche del 72 per cento di raccolta differenziata, su altri territori non si è raggiunto, quindi, l'interrogazione di oggi è proprio al fine di sapere quali sono le alternative alla quarta linea. Grazie.
Grazie Presidente. Vorrei, preliminarmente, chiarire che le comunicazioni del Presidente De Luca sono soltanto una conseguenza di una comunicazione ricevuta dalla Regione da parte dell'attuale soggetto gestore, del termovalorizzatore di Acerra che, com'è noto, è l'azienda A2A, la quale ha fatto presente una cosa abbastanza ragionevole, dopo un numero di anni significativo di funzionamento dell'impianto. Come ricordava l'interrogante, l'impianto funziona su 3 linee e queste 3 linee vengono fermate, ogni 6 mesi, per la manutenzione programmata, cioè, la manutenzione che è prevista, che non affronta eventi imprevedibili, ma che rientra nella normale gestione di impianto così complesso. Il gestore dice questo, dice: "Dopo tanti anni oltre alla manutenzione programmata, ciò che è prevedibile fare, potrebbe accadere, per ragioni di fisiologica usura di qualunque impianto, soprattutto d'impianto così complesso, che ci troviamo di fronte a guasti non ordinari, quindi, a blocchi di queste linee e che, quindi, non si riducono, nella manutenzione programmata, prevista ogni 6 mesi, per ciascuna delle 3 linee, in modo alternato e che si racchiude nell'arco, mediamente, di 2/3 settimane, ci dovremmo trovare di fronte ad una circostanza che comporterà il blocco di una delle linee per un arco di tempo indefinito, imprecisabile, imprevedibile, in relazione all'evento. Noi siamo, purtroppo, per abitudine di vita, a valutare le cose solo quando accadono, mentre la prevenzione, quindi, la previsione di ciò che non fa piacere, ma che può accadere, sarebbe una sana abitudine e forse apparterrebbe alle cose virtuose della nostra vita, in generale. La quarta linea nasce per questo motivo, vorrei fare un esempio e poi dare una prova di quello che dico, perché nel mondo delle chiacchiere ciascuno dice la sua e ognuno rimane nella propria idea, però se si portano delle prove oggettive a sostegno di quello che si dice, l'argomento diventa un po' più forte, tranne chi non vuole ascoltare e sentire, non è il caso dell'interrogante, che rimane prigioniero dei propri pregiudizi, quindi, puoi fare quello che vuoi o dire quello che vuoi, le cose non cambiano, le opinioni rimangono fisse, stabili, immutabili, perciò è importante provare le cose che si dicono e cercherò di fare una prova. Vorrei fare un esempio, un po' banale, e me ne scuso di questo: se decido, con un mio amico, di andare a Milano con l'auto, e non ho la ruota di scorta, ogni volta che dovesse accadere una foratura o qualche problema, devo chiamare il carroattrezzi; se ho la ruota di scorta e un minimo di manualità, cambio la ruota avariata e continuo il cammino. Avere una ruota di scorta significa che confermo quello che avevo previsto, vado con un mio amico a Milano. Non è cambiato niente, non è cambiato né il percorso, né i viaggiatori, è soltanto una ruota di scorta. La quarta linea è una ruota di scorta. Vorrei provare l'affermazione, se avessimo il retropensiero di potenziare la capacità di trattamento dei rifiuti ad Acerra con la quarta linea, non metteremmo in campo un programma che abbiamo finanziato per la parte progettuale, abbiamo candidato nel fondo di sviluppo e coesione per la parte attuativa, che si chiama Smart Stir. Per chi ha avuto l'amabilità di partecipare al nostro evento, gli Stati generali sull'ambiente, ma in rete si trovano gli atti, si trovano i video, si trovano gli interventi, ho visto anche sul sito della Regione Campania, questo è possibile, si capisce cos'è questo progetto. Abbiamo gli Stir che fanno un'attività banale, quella che paragono a un'immagine di infanzia, quando si lavorava il pomodoro e la macchinetta separava la buccia dal succo. Gli Stir fanno una separazione della frazione umida dalla frazione secca e la frazione secca è quella che va ad Acerra. Se non crescerà la raccolta differenziata, ma noi vogliamo che questa raccolta differenziata cresca, ma anche a bocce ferme, abbiamo un fabbisogno di frazione secca, si chiama Fst (Frazione secca tritovagliata) di circa 840 mila tonnellate all'anno, il termovalorizzatore di Acerra ne riceve e ne tratta 720 mila. Abbiamo un deficit annuale di 120 mila tonnellate che purtroppo - ahimè - siamo costretti a mandare ancora fuori Regione. Il progetto Smart Stir cosa prevede? Che oltre alla banale separazione secco umido, riescano, questi impianti, a fare una cosa in più, a separare alcune categorie merceologiche della frazione secca per poterle avviare al riutilizzo, è una sorta di differenziata industriale. Penso in primo luogo alla plastica, che la fa da padrona nell'ambito dell'indifferenziato, penso all'alluminio, penso al legno, penso al vetro, penso a quelle frazioni, la carta e la cellulosica è un po' più complicato perché quando vengono contaminati diventano difficilmente riutilizzabili. I tecnici hanno fatto una stima, che se gli impianti Stir diventano un po' smart, un po' più intelligenti, riduciamo quel 120 tonnellate all'anno di fabbisogno per Acerra. Ora, se avessimo avuto il retropensiero di fare la quarta linea per aumentare il trattamento dei rifiuti di Acerra, non ci preoccuperemmo di aumentare la capacità di separazione degli Stir. Evidentemente, sono due cose che rappresentano un doppione, uno spreco di denaro pubblico, e questa è la prova che non c'è nessuna intenzione di aumentare il conferimento dei rifiuti ad Acerra, ma soltanto quello di fare una ruota di scorta che può essere utile. Naturalmente, condivido le cose che dice l'interrogante sulla necessità di potenziare la raccolta differenziata, perché anch'essa ridurrebbe, man mano che cresce l'aliquota della differenziata oltre il 54, diminuisce l'indifferenziata, quindi, diminuisce quella base imponibile da cui non traiamo la frazione secca. Perfettamente d'accordo su questo e altrettanto d'accordo sull'impulso che dobbiamo dare agli impianti di compostaggio. Abbiamo un programma impegnativo, l'avevamo immaginato ancora più impegnativo, alcuni Comuni prima si sono candidati e poi si sono ritirati, circola ancora quello che continuo a chiamare l'impianto fobia, circola ancora un atteggiamento di paura e di timore per l'impiantistica in quanto tale, circolano troppi luoghi comuni, circolano troppe cose che concorrono a formare un'opinione pubblica sbagliata e che condiziona un decisore e una classe dirigente in modo da farli assumere decisioni sbagliate, come nel caso di ritirare una candidatura per fare un impianto utile per la propria comunità. Ecco perché è importante informare correttamente, è importante dire i fatti e credo che anche sulla quarta linea dovremmo mantenerci sulla stessa impostazione.
Grazie. Sembra di capire che siamo sulla stessa lunghezza d'onda, quindi, essenzialmente, la quarta linea dovrebbe avere lo scopo di ruota di scorta, di riserva. Tenevo a sottolineare che se ingranassimo un ciclo di raccolta differenziata ben fatto, evidentemente la ruota di scorta potrebbe essere la terza linea già esistente, quindi, andare verso una progressiva riduzione delle linee in uso fino ad arrivare alla discussione totale. Assessore, lei ha fatto l'esempio della macchina con la ruota di scorta per andare a Milano con un nostro amico, le dico che a Milano non ci vogliamo andare con la macchina, progressivamente, vogliamo andare con la bicicletta, quindi, non abbiamo bisogno della ruota di scorta, ma abbiamo bisogno di togliere carburante a questa macchina. Grazie.
Grazie Presidente. Buongiorno. Ritorniamo a parlare dello Stadio Collana, un argomento che stiamo consumando dal 2017, che non riesce a trovare pace. L'interrogazione che pongo è senza ricostruire una storia che purtroppo già conosciamo bene e che è sotto gli occhi di tutti, anche nei suoi aspetti più grevi, un aspetto greve è l'immagine di un motorino che viene parcheggiato sulla pista di tartan che è stata rimessa appena a posto durante le Universiadi, oppure, lo stato in cui versa quella che doveva essere una struttura pubblica e che sta pian piano cedendo il passo a una struttura privata, che è per pochi e che diventerà, nel momento in cui le cose dovessero continuare in questo modo, sempre più privata. Le domande che le pongo riguardano l'ultima udienza pubblica del 16 marzo 2022 che è stata pubblicata a maggio, la sezione del Tar si è pronunciata definitivamente respingendo il ricorso di Giano, spero che questa sentenza possa finalmente mettere fine e consolidare la fine di un percorso che - ahimè - ha visto molti protagonisti e pochi colpevoli. Chiedo all'Assessore anche se la Giunta si è interrogata sulla legittimità dei contenuti di quell'accordo aggiuntivo che è causa di quest'enorme pasticcio, se intende ancora, la Regione, sostenere le spese, così come sta facendo, di guardiania, in favore del concessionario, quali sono le iniziative amministrative e giudiziarie, a seguito della verifica che è stata fatta e a seguito anche dell'accertamento che lo stesso commissario ha denunciato e se hanno quantificato quello che è stato finora versato dal concessionario, all'erario pubblico e tutte le attività che lo stesso concessionario ha posto in essere. Verificare se è stata espletata l'attività dell'accensione di valide ed efficaci polizze assicurative, di responsabilità civile verso terzi e, in maniera più ampia, la verifica della conformità urbanistica delle opere realizzate da Giano; la sussistenza, eventuale, di debiti a carico del concessionario, quindi della Regione Campania, per opere che sono state oggetto di affidamento senza la procedura dell'evidenza pubblica e, naturalmente, tutte le iniziative amministrative che si stanno approntando per l'immediato recupero della struttura sportiva da parte della Regione e per il risarcimento di tutti i danni conseguenti all'illegittima condotta, tanto grave da aver comportato la decadenza della concessione. Più in generale, la cosa più interessante, un cronoprogramma di azioni che sia ben compatibile con i tempi della vita, perché se superiamo questo periodo estivo ci troveremo a settembre anche con il ricatto di un'attività sportiva che è appena iniziata. Grazie.
Grazie Presidente. Ho un attimo di perplessità nel rispondere perché credo che per la Consigliera ci fosse già una risposta scritta su quest'argomento, sugli 11 punti, il 17 scorso, quindi, parliamo della settimana scorsa. Per cui, il legislativo, che è lo stesso ufficio che produce gli atti, non ha ritenuto di dare riscontro, se non parzialmente e ad integrazione della nota. Se la Consigliera vuole rileggo tutta la nota che, punto punto, risponde ai quesiti, dopodiché c'era un'integrazione che riguarda alcuni aspetti aggiuntivi. Lei la risposta già ce l'aveva, se vuole la leggo all'Aula, non ho problemi. La Consigliera ha chiesto tutto adesso, per cui rimango meravigliato. Siccome abbiamo risposto 5 giorni fa, lei mi ha ripetuto gli 11 punti, io rispondo agli 11 punti?
Assessore lei risponda all'integrazione, perché i punti, se sono già in possesso della consigliera Muscarà allora non c'è problema, parli soltanto con l'integrazione. Prego Assessore, l'integrazione.
Se i punti sono tutti agli atti parlo dell'integrazione. Allo stato, per il recupero del complesso sportivo Collana sono in esecuzione le seguenti attività: consegna dei lavori di progetto di miglioramento sismico della piscina coperta in Via Rossini (NA), attualmente sono in esecuzione le fasi propedeutiche all'allestimento del cantiere e si sta provvedendo alla messa in sicurezza degli accessi alla piscina sia verso l'esterno degli impianti sia verso le aree interne ed in uso dell'impianto medesimo. L'inizio dei lavori è previsto per la fine del corrente mese di giugno, quindi per la settimana prossima. Perché anche la parte interna? Perché la parte interna viene mal utilizzata dall'attuale gestore che fa entrare macchine, altre situazioni. Verifica ai sensi dell'articolo 26 del Decreto Legislativo n. 50/2016 della progettazione esecutiva delle Torri Faro. A seguito di tale attività si procederà con la procedura di gara per l'affidamento dei lavori. Completamento della progettazione definitiva per i lavori di miglioramento sismico e il recupero della tribuna su Vico Acitillo con annessa sistemazione delle aree esterne di attuale competenza della Regione Campania. Tale attività di progettazione è propedeutica, previa verifica ai sensi dell'articolo 26 del Decreto 50/2016, alla procedura di gara d'appalto integrato per la progettazione esecutiva e realizzazione dei lavori del manufatto. Poi c'è l'affidamento avvio del servizio di pulizia e smaltimento dei rifiuti previa caratterizzazione degli stessi rifiuti che sono stati depositati da ignoti sotto la tribuna di Vico Acitillo. Questa è l'attività che si sta attualmente facendo, che ha avuto dei ritardi proprio per la questione che abbiamo in sospeso con la Giano. Ne parlai già con la Consigliera, il Tar ci ha dato ragione su tutta la linea, però, purtroppo, loro, la settimana scorsa hanno proposto appello al Consiglio di Stato, quindi, se il Consiglio di Stato non desse - come speriamo non dia - la sospensiva, siamo già pronti e andremo avanti, perché senza sospensiva faremo gli atti che dobbiamo fare come Regione. Già c'è un decreto esecutivo che è stato notificato, avremmo dovuto rientrare in possesso il giorno 20, loro 3 giorni prima hanno presentato ricorso, quindi, adesso siamo in attesa - parliamo di giorni di questa settimana, in effetti - delle decisioni del Consiglio di Stato. Per quanto riguarda le altre attività molto vigili, molto attenti, anche perché abito lì, mi guardo personalmente la situazione, lo dico con molta serenità. Le gare sono pronte, la piscina partirà entro il 30, oggi ne abbiamo 24, quindi, la settimana prossima partiremo - l'aggiudicazione è stata - con i lavori, che è la cosa più importante. Le Torri Faro sono state già individuate come dovranno essere. La cosa importante è rientrare nel pieno possesso di tutto il bene. La Consigliera ha chiesto anche - ho letto - le responsabilità in capo a chi sono. Ricordo a me stesso che la Pubblica Amministrazione è gestita dai dirigenti e il dirigente, in autonomia, fa le sue scelte. Oggi il tutto è all'attenzione della Corte dei Conti, come lei sa, la Guardia di Finanza ha preso gli atti, la Corte dei Conti ha vagliato, ci sta lavorando, quindi, siamo in serena attesa di quello che potrà succedere. Non credo di dover aggiungere di più.
La ringrazio per la risposta. La cosa che mi preoccupa della risposta, quella che non ha letto e che comunque mi era già arrivata per iscritto è il fatto che proprio sul primo punto si parla, cioè, mi risponde il legislativo sull'atto aggiuntivo senza forse sottolineare - la cosa più importante - cioè, che l'atto aggiuntivo è stato proprio la causa di questo macello che poi si è creato dopo e lo stesso atto aggiuntivo è stato considerato dal Tribunale un atto aggiuntivo che non andava assolutamente fatto, invece loro lo danno quasi per scontato. Per quello che riguarda, invece, le altre risposte che lei mi ha dato, è come se un inquilino moroso, da tanti anni, finalmente, venisse, poi, giudicato, come inadempiente, perché ha sporcato la casa, perché l'ha abbandonata, perché la sta distruggendo, perché non paga e il proprietario, invece di agire il giorno dopo e intervenire, aspetta e quest'attesa, purtroppo, è un'attesa che farà molto male alla gestione futura del Collana e alla gestione dell'Arus, perché è chiaro che questi hanno tutto l'interesse di continuare questa cosa fino ad arrivare al 16 luglio, poi ci sarà agosto che naturalmente è fermo, nel frattempo loro fanno le iscrizioni per settembre e poi che fai? Ti trovi contro un popolo di sportivi che si è iscritto non sapendo tutta questa vicenda, che si è affidato Giano, perché sta là, se sta là è perché lo ha messo la Regione, ha preso i soldi, ha pagato e diventerà tutto ancora più complesso. Veramente, ad un certo punto, mi viene il dubbio: allora, forse, questo dirigente benedetto che dovrà pagare, non so cosa pagherà, ma non pagherà nulla secondo me, perché ce questo dirigente stava facendo un'operazione assolutamente scorretta, l'ho contestato, l'ho denunciato, ma già nelle Commissioni Trasparenza di almeno 3 anni fa e prima di arrivare all'esposto alla Corte dei Conti, all'esposto alla Procura che abbiamo fatto, era già tutto scritto, allora, veramente mi sembra di essere capitati in una trappola, in un gioco nel quale faccio da pubblico e ogni volta, anche come Cassandra, anticipo e dico: "Guardate che così va a finire male perché stiamo soltanto partecipando ad una farsa". Temo fortemente che questa cosa succede, cioè, questo signor Giano, che altro deve fare? Quale altro reato? Perché all'interno della sentenza del Tar, che ha confermato tutto quello che ha detto il commissario, ci sono anche delle cose che dal punto di vista penale sono gravissime, eppure non succede assolutamente nulla. Un bene pubblico, come lo Stadio Collana è stato regalato ad un privato e non vedo una buona soluzione. Mi auguro che la sua prospettiva sia più ottimistica e più reale della mia.
Premesso che "Hyperloop" è un mezzo di trasporto terrestre sostenibile in fase di sperimentazione, ed è potenzialmente in grado di far viaggiare merci e passeggeri ad una velocità pari a quella dei principali aerei a reazione (intorno ai 900-1000 km/h), è un vettore che scorre all'interno di un tunnel sottovuoto privo di attrito dell'aria, al punto da aumentare ulteriormente le prestazioni utilizzando come fonte di energia dei pannelli solari posizionati nella parte superiore delle strutture a tubo pertanto risultando quindi completamente autonoma dal punto di vista energetico riducendo notevolmente i tempi di percorrenza; la Giunta della Regione Veneto in data 29 dicembre 2021 ha approvato un protocollo d'intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, la Regione e le Concessioni Autostradali Venete, per la sperimentazione della tecnologia Hyper Transfer (comunemente denominata Hyperloop); altre Regioni d'Italia sono in procinto di avviarsi alla definizione di un protocollo d'intesa avente pari oggetto con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, nonché con altri soggetti istituzionali, industriali e del mondo della ricerca, per garantire quelle condizioni necessarie, al fine di raccogliere il consenso istituzionale, industriale e i capitali da mettere in campo per un progetto di tale dimensione; questo Protocollo d'intesa è mirato allo studio dell'introduzione di un modello di trasporto ad altissimi livelli di efficienza energetica e tecnologica (Hyper Transfer), e rappresenta un'opportunità di rilevanza internazionale; la Regione Campania potrebbe parteciparvi affinché in un prossimo futuro, in materia di trasporti persone e merci a livello nazionale ed europeo, possa essere tra i protagonisti in una simile sperimentazione volta a trasformare radicalmente la mobilità e le infrastrutture europee". Visto e considerato che tale vettore diverrebbe compatibile con la pressante crisi climatica che ci impone di ridurre in tempi rapidi la dipendenza dai combustibili fossili, e il traffico aereo ad oggi è particolarmente impattante; la guerra in Ucraina sta procurando conseguenze devastanti nel mondo economico con il "caro energia", dando rilievo all'esigenza di ridurre la dipendenza energetica dall'estero senza limitare la quantità e la qualità degli scambi interni; già tra il 2012 e il 2013 l'imprenditore sudafricano Elon Musk con il coinvolgimento di numerosi enti di ricerca internazionali ha dato l'avvio ad una serie di studi e sperimentazioni dell'Hyper Transfer coinvolgendo una serie di enti di ricerca; nel nostro Paese già è operante una società (Bipop SpA) nel settore dell'Hyperloop" che con studi di fattibilità sta provando ad individuare alcune rotte da poter poi realizzare sul territorio nazionale coinvolgendo anche alcuni territori delle Regioni del Sud e l'avvio di ulteriori studi di fattibilità funzionali allo sviluppo di tali progetti altamente tecnologici e innovativi, per condizioni territoriali e morfologiche potrebbero risultare favorevoli all'implementazione di Hyperloop; al fine di procedere con il sistema Hyperloop per il quale necessitano dettagliati approfondimenti di innovazione e tecnologia, nonché studi di fattibilità, si potrebbero coinvolgere enti di ricerca e innovazione tecnologica di primissimo livello presenti in Campania e capaci di accettare la sfida per un prossimo futuro nel settore della Mobilità sostenibile (vedi Leonardo etc.) diventando tali i progetti un volano stesso volano per le imprese ed i centri di ricerca campani. Tutto ciò premesso visto e considerato si chiede al Presidente onorevole Vincenzo De Luca se e quali iniziative intenda mettere in atto al fine di avviare l'iter per stipulare un protocollo d'intesa con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, e/o altri soggetti Istituzionali avente ad oggetto la ricerca e lo studio per lo sviluppo della tecnologia Hyper Transfer; se sono state svolte attività di interlocuzione con RFI e con le imprese che a livello nazionale e internazionale stanno studiando e testando questa nuova modalità di trasporto, per assicurare anche l'eventuale compatibilità del sistema "Hyperloop" con il profilo della linea ad alta capacità Napoli-Bari che sta interessando la nostra Regione con capitali decisamente importanti.
I quesiti sono due e in merito a questi quesiti, la Direzione Mobilità ha comunicato questi elementi di riscontro. L'interrogante chiede di conoscere le iniziative che si stanno ponendo in essere per l'applicazione di tecnologie di Hyper Transfer nell'ambito dei sistemi di trasporto di competenza. Come evidenziato anche dall'interrogante, Hyperloopp è un sistema brevettato per il trasporto ad alta velocità di merci e passeggeri all'interno di tubi a bassa pressione in cui delle capsule sono spinte da motori lineari, a induzione e compressori d'aria. RFI, soggetto gestore dell'infrastruttura ferroviaria statale, ha avviato ricerche e studi per verificare d'adottabilità di tali tecnologie anche nel nostro Paese, dando luogo ad attività di sperimentazione. Tale attività consentirà ad RFI di acquisire una maggiore conoscenza di un nuovo sistema infrastrutturale e tecnologico e delle sue potenziali applicabilità nello specifico contesto nazionale. Le attività di ricerca e sviluppo delle tecnologie avanzate, studiate per Hyperloop, potrebbero essere utilizzate eventualmente anche nel sistema ferroviario, con benefici in termini di innovazione e incremento delle prestazioni. Lo studio consentirà, inoltre, di analizzare anche attraverso specifici studi di fattibilità tecnico economica, eventuali corridoi Hyperloop a maggiore valenza per il traffico passeggeri e merci. Sul tema, la direzione Mobilità ha assicurato la massima attenzione anche da parte della Regione Campania. Trattandosi di un sistema di collegamento ad altissima velocità, destinato quindi per sua natura ai collegamenti sovraregionali e a lunga distanza, la strategia applicativa di tale tecnologia è evidentemente rimessa al competente Ministero e al gestore dell'infrastruttura ferroviaria statale, necessitando di una visione complessiva non limitata al territorio regionale, ma che tenga in considerazione uno scenario più vasto nazionale e anche internazionale. La Regione Campania, prestando la dovuta attenzione agli studi in corso e in linea con gli esiti della suddetta sperimentazione, sta valutando, pertanto, ogni azione opportuna per orientare le suddette strategie applicative anche verso le infrastrutture che riversano interesse per la mobilità regionale.
Buongiorno a tutti. Grazie Presidente. Dall'argomento degli inceneritori, passiamo ai forni crematori, che non è un argomento bello a sentirlo, però dobbiamo affrontarlo, visto che sono tantissimi anni che si cerca di sbloccare questa situazione. Partiamo da una legge nazionale, di concerto con i Ministeri, sappiamo che con l'ultima pandemia che c'è stata, c'è stata anche una grande esigenza di questi forni crematori. Sappiamo che la gestione dei forni crematori non è della Regione Campania, ma è dei Comuni dove beneficiano anche a livello economico, perché i Comuni sui forni crematori traggono abbastanza. Mi rivolgo alla Giunta, visto che abbiamo un Piano regionale dove per diverso tempo, si è programmato lo sblocco delle autorizzazioni, perché in Regione Campania abbiamo le autorizzazioni bloccate per la realizzazione dei forni crematori, quindi, mi rivolgo alla Giunta per sapere la tempistica, più che altro, perché è il caso, oggi, di affrontare questo triste argomento, ma è importante perché siamo in una situazione dove la pandemia non è affatto terminata e, poi, credo che bisogna - come diceva prima il Vicepresidente Bonavitacola - prevenire tantissime cose, perché oggi il ruolo istituzionale e politico è quello di prevenire e non di affrontare le problematiche come spesso le abbiamo affrontate, quindi, non farci cadere i massi addosso, ma prevenire la caduta dei massi. Grazie.
In merito alla problematica sollevata la Direzione per la Tutela della Salute ha relazionato: La legge 130/2001 "Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri" ha attribuito alle Regioni il compito di elaborare i piani regionali di coordinamento per la realizzazione dei crematori da parte dei Comuni, sulla base di alcuni indici quali: popolazione residente, mortalità e dati statistici sulla scelta crematoria da parte dei cittadini di ciascun territorio comunale e ha previsto, inoltre, la realizzazione di almeno un crematorio per Regione. La Regione, al fine di regolamentare e pianificare un'ordinata dislocazione sul territorio regionale dei forni crematori, all'articolo 6 della legge regionale n. 20/2006, ha disposto che la realizzazione di nuovi forni crematori avvenga in conformità al prescritto Piano regionale da adottarsi ai sensi della legge 130/2001 ed in coerenza con le pianificazioni del territorio previste dalla legge regionale 22 dicembre 2004 n. 16 "Norme sul governo del territorio", nonché, tenuto conto delle caratteristiche territoriali e della compatibilità ambientale verificate ai sensi del Decreto Legislativo n. 152/2006 "Norme in materia ambientale". Alla luce delle modifiche introdotte alla legge regionale n. 20/2006 dal legislatore regionale, nel 2019, con la legge n. 27, nelle more dell'adozione del Piano Regionale, è sospesa, quindi, la realizzazione di nuovi impianti crematori. La legge regionale n. 20/2006 attua, in ambito regionale, i principi posti dalla legge 30 marzo n. 130/2001 che regolamenta, nel nostro Paese, la materia della cremazione, consentendone, tra l'altro, la dispersione delle ceneri. Il progressivo diffondersi della pratica della cremazione ha risposto necessario procedere, anche in Campania, ad una valutazione del fabbisogno d'impianti di cremazione. La competenza in merito alla programmazione degli impianti di cremazione sul territorio regionale è, dalla Regione, stata attribuita alla Consulta regionale per le attività funerarie e cimiteriali, istituita ai sensi dell'articolo 3 della legge n. 12/2001 che procede, d'intesa con tutti i Comuni presenti sul territorio regionale. Conferenza dei Servizi. Con la citata legge regionale n. 20/2006 la Regione ha determinato gli strumenti per dare piena attuazione della pratica della cremazione e ha riconosciuto ai crematori il carattere d'impianti di rilevanza sovracomunale, in coerenza con le altre normative regionali riguardanti la programmazione di servizi, opere e infrastrutture, la Regione si è poi riservata il compito della pianificazione. Tra gli elementi da considerare nella determinazione del fabbisogno e nella localizzazione degli impianti di cremazione, assumono valenza prioritaria i seguenti requisiti: popolazione residente, istanza chilometrica dal crematorio, necessità di consentire la libera scelta tra sepoltura e cremazione, efficienza crematoria di ogni impianto. Con Decreto del Commissario Ad Acta n. 59/2017 la Regione ha regolamentato ulteriormente l'attuazione della legge 130/2001 consentendo sia la dispersione delle ceneri in natura sia la consegna dell'urna ai congiunti per la sua conservazione delle abitazioni. È attualmente in fase di realizzazione, da parte della Direzione Generale per la Tutela della Salute, il Documento di Valutazione del Fabbisogno degli Impianti di Cremazione dei Defunti, alla luce delle variabili precedentemente elencate, funzionale alla definizione del Piano Regionale di Coordinamento per il rilascio delle autorizzazioni alla realizzazione d'impianti di cremazione da parte dei Comuni. Una ricognizione informale sullo stato di valutazione del fabbisogno di crematori realizzati in Regione Campania, è stata avviata, dalla UOD Prevenzione Igiene Sanitaria, unitamente alla Consulta Regionale per le Attività Funerarie e Cimiteriali i cui risultati saranno trasmessi alle competenti Commissioni Regionali. Allo stato risultano attivi 5 impianti di cremazione: Montecorvino Pugliano, Cava de' Tirreni, Domicella, Napoli e Castel Volturno. Il percorso di realizzazione del Piano Regionale vedrà coinvolte le Direzioni Generali di altri Assessorati regionali, quale, ad esempio: Direzione Generale per il Ciclo Integrato delle Acque e dei Rifiuti, Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali. A completamento dei lavori il Documento sarà sottoposto alle valutazioni della Giunta regionale.
Grazie Assessore. Dicevo che però non abbiamo una tempistica precisa, perché avevo chiesto proprio questo, una tempistica precisa per la redazione di un Piano per la realizzazione di nuovi forni crematori. Lei mi ha anche, in questo momento, evidenziato, più un Regolamento cimiteriale, di pulizia cimiteriale che l'istanza che ho fatto io nel Question Time, quindi, la provo poco soddisfacente come risposta. Grazie.
Grazie ancora Presidente. L'argomento riguarda, appunto, gli ambulatori per gli stranieri europei non iscritti che sono presenti in ciascuna ASL. In questi ambulatori possono accedere tutti gli stranieri che non hanno diritto all'iscrizione al sistema sanitario nazionale, ma a cui è possibile erogare prestazioni di assistenza e di medicina preventiva dopo il rilascio di un Documento Sanitario che viene chiamato, appunto, STP per gli extracomunitari ed ENI, invece, per i cittadini che sono comunitari. All'interno di questi ambulatori è possibile svolgere visite di medica generale, prescrizione di farmaci e ricevere informazioni sanitarie dov'è possibile. Purtroppo, da settembre 2021, in seguito all'ennesima perdita di unità di personale, è stato chiuso l'ambulatorio che era presente presso l'Ospedale San Gennaro, Rione Sanità. L'ambulatorio, nello specifico, si prende cura, in un quartiere estremamente popolare, di persone prive di documentazione regolare, migranti senza fissa dimora, in questo quartiere, in modo particolare, c'è un numero anche elevato di lavoratori stranieri, singalesi e portoricani e che ha il maggior numero di posti letto per senza fissa dimora. C'è un ambulatorio, presso l'Elena d'Aosta, ma il sovraccarico e la chiusura sia di quello di Posillipo sia di quello del Loreto Mare, ha reso la questione estremamente spinosa in questo momento, anche perché quello dell'Elena d'Aosta ha un solo medico che è prossimo alla pensione, per cui, andando in pensione questo medico finirà anche questa possibilità. Questa chiusura del San Gennaro ha escluso dalle cure migliaia di persone. L'ambulatorio raggiunge quasi 5 mila utenti l'anno, con le difficoltà che possiamo immaginare. In una città di più di 1 milione di abitanti, a forte vocazione anche di accoglienza nei confronti degli stranieri, è necessario ripensare a questa strategia, se c'è stata una strategia, quindi, chiediamo quali sono i motivi per cui non viene riaperto questo laboratorio e anche i laboratori che ho elencato che fungevano, naturalmente, da accoglienza. Grazie.
Tutto quello che rappresenta la Consigliera si svolge nel Distretto 29 dell'ASL NA1 Centro che ha ricostruito così il periodo di riferimento: nel settembre 2021, con la dimissione dall'incarico di continuità assistenziale dell'unico medico che aveva dato la sua disponibilità per l'attivazione dell'ambulatorio STP presso il Presidio San Gennaro, l'incarico è rimasto vacante. La Direzione del Distretto 29 ASL NA1, per garantire la corretta funzionalità dell'ambulatorio Stp, presso il San Gennaro, ha provveduto a richiedere agli altri medici, titolari di incarico di continuità assistenziale distrettuali, la disponibilità di coprire l'incarico, ma nessuno dei medici interpellati ha dato la propria disponibilità. Fanno un altro lavoro, quindi, non è obbligatorio per loro. Si è deciso di coinvolgere, quindi, il Dipartimento di Assistenza Primaria e l'unità operativa complessa per la programmazione delle attività territoriali al fine di individuare una possibile soluzione alla problematica. L'Unità Operativa Complessa Programmazione Attività Territoriali ha richiesto, per il tramite dei direttori dei distretti, la disponibilità dei medici di continuità assistenziale degli altri distretti titolari di incarico a ricoprire ore aggiuntive, quindi, pagare oltre, presso la sede del Presidio Ospedaliero di San Gennaro per le esigenze dell'ambulatorio Stp. Anche a tale richiesta non è pervenuto alcun riscontro positivo, la direzione del Distretto precisa, comunque, che allo stato sono attivi, nel distretto 29, l'ambulatorio Stp del Presidio Elena D'Aosta e l'ambulatorio Stp pediatrico presso l'ex Presidio San Gennaro, che è attivo dalle ore nove alle ore dodici del mattino e garantisce la presenza di un pediatra per le esigenze dei minori, Stp e Eni. La Direzione Generale della Asl Napoli 1, in riscontro alle problematiche sollevate dall'interrogazione, ha valutato la possibilità di potenziamento dell'ambulatorio Stp e Eni dell'Asl Napoli 1 Centro, interpellando in merito il direttore del Distretto Sanitario 29 per un'eventuale attivazione dell'ambulatorio Stp presso il Presidio Ospedaliero San Gennaro. Allo stato, nonostante la ricognizione dei medici di continuità assistenziale effettuata dal direttore, e anche dal direttore del Dipartimento Assistenza Primaria, non è stato possibile reclutare personale medico disponibile a prestare ore aggiuntive, quindi, un nuovo tentativo, per la riapertura dell'ambulatorio. Ad ogni buon conto, la direzione ribadisce che sul territorio dello stesso distretto sono attivi rispettivamente sia l'ambulatorio Stp Elena D'Aosta che l'ambulatorio Stp pediatrico presso il San Gennaro. Se non ci sono medici, purtroppo, non c'è possibilità.
Ho capito la difficoltà che avete per il fatto dei medici, ma sicuramente questa cosa va affrontata in qualche maniera, anche perché è una questione non solo umanitaria nei confronti delle persone che hanno bisogno, ma anche di sicurezza generale per gli abitanti del Quartiere. Lei faceva riferimento all'Elena D'Aosta, ma dall'Elena D'Aosta, le ho detto prima, c'è un medico che è prossimo ad andare in pensione, quindi, stiamo caricando un medico che va in pensione di un carico di lavoro che di qui a pochi mesi sarà impossibile affrontare. L'altro polo che mi stava dicendo riguarda soltanto il pediatrico e non gli adulti. Rimane questo dubbio: questi stranieri che hanno bisogno, dove devono andare? Devono recarsi nei pronti soccorso quando c'è un'emergenza, caricando ancora di più il pronto soccorso che già conosciamo? Uno sforzo va fatto, le ripeto, non è una questione umanitaria, anche perché a fare gli umanitari siamo tutti belli, quando è il momento, è una questione di sicurezza e di igiene per tutti i cittadini. Non è possibile avere un così folto numero di persone che comunque vivono nei nostri stessi luoghi e che non hanno diritto ad una cura preventiva proprio per evitare danni maggiori. Grazie.