Buongiorno colleghi e benvenuti alla seduta odierna di Question Time. Ricordo che ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento Interno, il Consigliere proponente ha la facoltà di illustrare l'interrogazione per non più di un minuto. A ciascuna delle interrogazioni presentate risponde il rappresentante della Giunta per non più di tre minuti. Successivamente, l'interrogante, o altro Consigliere del medesimo Gruppo, ha il diritto di replicare per non più di due minuti. Ricordo inoltre che le interrogazioni all'ordine del giorno sono state elencate nell'ordine di presentazione. Faccio presente che la Giunta regionale, con nota del 6 aprile ultimo scorso, ha chiesto il rinvio della discussione dell'interrogazione a firma della Consigliera Valeria Ciarambino, Reg. Gen. 143, per approfondimenti istruttori. L'Assessore Fulvio Bonavitacola, con nota del 7 aprile ultimo scorso, ha comunicato che non potrà partecipare all'odierna seduta di Question Time per impegni non procrastinabili coincidenti con la data, pertanto, l'interrogazione Reg. Gen. 134 a firma della Consigliera Maria Muscarà è rinviata. Il Consigliere Vincenzo Santangelo, con nota pervenuta in data odierna, ha comunicato che per imprevisti sopraggiunti, non potrà essere presente all'odierna seduta di Question Time, pertanto, l'interrogazione a propria firma, Reg. Gen. 146, non sarà discussa. Il Consigliere Michele Schiano di Visconti, con nota pervenuta data odierna, ha comunicato che per sopraggiunti impegni personali, non potrà essere presente all'odierna seduta di Question Time, pertanto, l'interrogazione a propria firma, Reg. Gen. 140, non sarà discussa. Il Consigliere Maurizio Petracca, con nota pervenuta in data odierna, ha comunicato che per sopraggiunti impegni istituzionali, non potrà essere presente all'odierna seduta di Question Time. Pertanto, l'interrogazione a propria firma, Reg. Gen. 137 non sarà discussa.
Grazie Presidente. L'interrogazione di oggi nasce dalla constatazione dello scostamento tra gli obiettivi fissati dal Piano regionale di programmazione della rete ospedaliera, di cui al decreto del commissario ad acta n. 103 del 28 marzo 2018 e i risultati conseguiti per quanto attiene alla costituzione della Rete Ospedaliera Pediatrica Campana, con la conseguente impossibilità di garantire un'adeguata assistenza sanitaria in questa particolare fascia d'età. Il citato Piano, infatti, prevede un modello "ospedale territorio" volto a ridurre i tassi di ospedalizzazione inappropriato al Pronto Soccorso, garantendo alla comunità percorsi assistenziali basati su due livelli di complessità assistenziale con funzione di struttura periferica, cosiddetto Spoke pediatrico di primo livello, al quale viene affidato il ruolo di gestione dei casi minori di cure e un secondo livello inserito in un percorso di emergenza, dotato di risorse strutturali e tecnologicamente adeguate con guardia attiva e posti letto di rete con l'Hub di riferimento. Il ruolo dell'Hub unico regionale viene invece affidato al Piano dell'Azienda Ospedaliera del Santobono. Mi rendo conto che tutta la programmazione che abbiamo avviato in questi anni, in particolare con il decreto 103 del 2018, è venuta un po' a mancare con la pandemia, perché io stessa, più volte, ho sottolineato la difficoltà della gestione in questi anni delle emergenze e ho sostenuto, con grande forza, il lavoro che ha fatto questa Regione in un particolare momento di crisi. Non possiamo pensare di gestire solamente le crisi e di svilupparne altre, perché se non lavoriamo all'organizzazione sistematica di quello che poi si è deciso nel 2018, tutto questo viene a mancare a danno sia di quello che potrebbe essere il potenziale che abbiamo in Regione Campania, sia per quanto riguarda le professionalità, sia per quanto riguarda le strutture, e mi chiedo anche perché la Rete Ospedaliera Pediatrica non venga attivata, ma non venga attivato neanche il servizio di neonatologia e ginecologia presso l'Ospedale del Mare. So che c'è un progetto che prevede una nuova palazzina, con un intero reparto, però, so anche che lì c'è una strumentazione ferma, c'è una terapia intensiva che non viene aperta, a fronte di richieste da parte della nostra comunità che a volte si vede trasferire i propri bambini fuori Regione. Se adottassimo un sistema più a misura della nostra cittadinanza, magari eviteremmo anche quel turismo sanitario che ancora oggi, nonostante gli sforzi, al quale assistiamo in Regione Campania. Quindi, la richiesta è che cosa s'intende fare visto che dal 2018 sono passati un po' di anni, visto che la pandemia ha, giustamente, rallentato, perché ci siamo trovati, per la prima volta, ad affrontare una cosa del genere, ma stiamo verificando che, purtroppo, dobbiamo convivere con il Covid, lo dicono i dati anche di questi ultimi giorni e fortunatamente con il ciclo vaccinale stiamo riducendo quelle che sono le ospedalizzazioni, quindi, si può ritornare a parlare, finalmente, di programmazione, per dare una giusta assistenza ai nostri cittadini e in particolare ai nostri bambini. Grazie Presidente.
Grazie Presidente. La Consigliera sottolinea come la rete ospedaliera pediatrica campana, delineata dal decreto 103/2018 del Commissario Ad Acta, sia stata concepita come un sistema di strutture funzionalmente coordinate ed operanti secondo percorsi clinico assistenziali condivisi, costituito da un insieme di nodi collegati tra loro, da connessioni e forme di collaborazione stabili e strutturate tra varie unità operative. Nel corso degli anni, secondo un'interrogazione, si è assistito, però, ad un progressivo svuotamento delle funzioni e delle dotazioni organiche delle unità operative complesse di pediatria con conseguente riduzione dei posti letto attivi. Al contempo evidenzia che non sarebbe mai stato individuato, con precisione il ruolo delle unità operative pediatriche nella partecipazione alla rete dell'emergenza. Tanto premesso chiede di conoscere: i motivi che stando determinando i ritardi nella programmazione, le iniziative che s'intende porre in essere per accelerare le procedure in questione, i motivi che stanno determinando i ritardi nella programmazione anche dell'attivazione dell'Unità Operativa Intensiva Neonatale dell'ambito della UOC di Ostetricia e Ginecologia del nuovo Polo materno infantile dell'Ospedale del Mare e le iniziative che s'intende intraprendere. L'interrogazione è, quindi, sintetizzata in questi due motivi: ritardo dell'applicazione della programmazione dei posti letto pediatrici previsti dal DM 103/2018 e azioni che s'intendono porre in essere e ritardi dell'attivazione dell'Unità Operativa Speciale del nuovo polo materno infantile dell'Ospedale del Mare e consequenziali azioni. Lo sviluppo, l'implementazione e la concreta realizzazione di un sistema di cure pediatriche in rete, una rete ospedaliera pediatrica, rappresenta, per la nostra Regione, un'esigenza ineludibile perché è indispensabile dare un'appropriata ed efficace risposta a problemi posti in essere da una disomogenea e non sempre adeguata assistenza sanitaria in questa particolare fascia di età. La Rete Ospedaliera Pediatrica Campana è stata precisamente definita e delineata dal richiamato decreto 103, come un vero e proprio sistema a rete, costituito da un insieme di nodi collegati tra loro da connessioni continue e da forme di collaborazione stabili e strutturate tra varie unità operative e tra professionisti appartenenti alle varie aziende di questa rete. L'attuale mancata applicazione del disposto decreto 103/2018, che essendo una riorganizzazione radicale richiede, comunque, un'attivazione sul breve-medio periodo, è stata causata dall'improvvisa emergenza pandemica del Covid, che già da marzo 2020 ha richiesto l'intera riorganizzazione dei posti letto, di tutte le strutture ospedaliere del servizio sanitario regionale campano, impedendo, di fatto, qualsiasi azione di riorganizzazione differente. I posti letto previsti a maggio 2020, per far fronte solo sull'area metropolitana di Napoli all'emergenza Covid 19, sono stati 328, con un incremento, solo in quest'area, di 90 posti letto di terapia intensiva. L'improvvisa emergenza pandemica e la difficoltà nel reperimento delle risorse umane, in particolare di neonatologici, ha rallentato l'istituzione dell'unità operativa di terapia intensiva neonatale all'Ospedale del Mare. È chiaro che la fine dello stato di emergenza darà un nuovo slancio al progetto della riorganizzazione della rete pediatrica ed è ancora da sottolineare che per quanto riguarda le emergenze infettivologiche complesse e neuro-infettivologiche, dove l'Hub regionale è previsto presso il Presidio Ospedaliero Cotugno, che fa parte dell'Azienda Ospedaliera dei Colli, è in corso un tavolo di lavoro tra Santobono, Azienda Ospedaliera dei Colli, con il coordinamento della infettivologia pediatrica dell'Azienda Ospedaliera Federico II per l'organizzazione e messa in Rete dell'Infettivologia Pediatrica Campana.
Grazie Presidente e grazie Assessore. Avevo anticipato, proprio io, nel mio intervento, che ovviamente è comprensibile una defezione rispetto a quella che era l'organizzazione e la programmazione del 103, mi rendo conto anche della percentuale delle terapie intensive, quindi, 90 posti letto di terapie intensive in più solamente per quanto riguarda l'area metropolitana di Napoli, però devo dire che ci sono ospedali di riferimento dove i posti letto pediatrici non sono stati comunque attivati e dove non sono stati implementati i posti di terapia intensiva. L'Ospedale San Paolo non è un Ospedale Covid, e i posti letto di pediatria non sono attivi, lo stesso Ospedale del Mare ha avuto un Covid Center, quindi, la neonatologia e tutto quello che riguarda la pediatria, poteva essere comunque attivata. Mi rendo conto delle difficoltà che ci sono, ma su questo punto, non possiamo arretrare perché so che la Regione Campania ha messo, tra gli obiettivi principali, quelli della costituzione delle reti ospedaliere. Per quanto riguarda la rete pediatrica, ci manca anche una rete pediatrica oncologica che spero di qui a breve si possa attuare, perché è impensabile che i nostri piccoli pazienti, con le loro famiglie, debbano da soli risolvere tutte le questioni che riguardano la tragedia che vivono. Accolgo questa risposta con la comprensione, ma non soddisfatta di quello che abbiamo fatto fino ad ora. Nei prossimi mesi vigilerò affinché il 103 sia attuato, così come era nell'intenzione del legislatore. Grazie.
Il mio Question Time ha un oggetto molto sensibile, parliamo dell'istituzione del Centro Unico Trapianti all'Azienda dei Colli. Abbiamo due deliberazioni, la 56 del 2018 e la 414 del 2020, successivamente, la deliberazione 641. Con la 56 del 2018, l'Azienda Ospedaliera riorganizzava il percorso trapiantologico attraverso la revisione dell'intero programma; con la 414 del 2020 l'Azienda adottava requisiti organizzativi per lo svolgimento delle attività di trapianti di cuore e il documento del programma trapianto di cuore, carta dei servizi. Successivamente, la 641 del 2020, le procedure di cui alla citata deliberazione 2020 sono state aggiornate mediante l'adozione di documenti, quindi, c'è stata una revisione dei requisiti organizzativi, sempre per lo svolgimento delle attività di cuore, quindi, sezione A, sezione B, dove c'è un accordo Governo, Regione, Provincia Autonoma, di Trento Bolzano e rivisitazione del programma. Per l'effetto della nuova impostazione manageriale, basata sulla gestione per processi, l'azienda ha intrapreso un percorso di sempre maggiore potenziamento dell'assistenza trapiantologica, percorso che nel 2020 ha contribuito a determinare un netto incremento del numero di trapianti effettuati e dell'attività di assistenza meccanica, con un trend ulteriore di crescita nel 2021. Un significativo miglioramento in termini di mortalità, intra ed extra ospedaliera, a 90 giorni, si sono ridotti, rispettivamente al 4 e allo 0 per cento. Considerato che tutto quello che fino adesso è stato evidenziato, è stato proposto il 15 luglio 2021, un nuovo modello organizzativo per l'implementazione di quest'attività, seguendo le direttrici di innovation management e del Corporate Social Responsibility mediante la realizzazione di un centro unico trapianti di cuore all'Azienda ospedaliera di rilievo nazionale dei Colli. L'istituzione del predetto centro ha lo scopo di garantire l'efficientamento dei processi a vantaggio del benessere globale dei pazienti. L'Istituto è dotato di disponibilità di tutte le professionalità occorrenti al fine del regolare svolgimento delle attività, pur articolata secondo l'organizzazione piramidale, l'adeguamento strutturale che c'è stato, sono stati stanziati 3,4 milioni di euro, con una delibera 167/2017, che non altera il computo finale dell'area sanitaria sempre dell'azienda dei Colli, in applicazione delle normative vigenti e che oggi opera senza il rinnovo dell'autorizzazione regionale. La domanda che faccio alla Giunta regionale è quella sui tempi per il rinnovo dell'autorizzazione regionale scaduta ad aprile 2021; sulla definizione di un PDTA regionale percorso cuore presente in altre tipologie di trapianto, istituzione di un tavolo tecnico che sia condiviso con le associazioni di volontariato e di tutela con un rappresentante dei pazienti trapiantati di cuore, sullo stato di realizzazione del reparto unico trapianti e la conferma che sia destinato a tutta l'utenza, pediatrica e adulta. Grazie.
Il Consigliere ha incentrato la sua attenzione sulle procedure organizzative relative al percorso trapiantologico disposto dall'azienda ospedaliera dei Colli che ha consentito, appunto, il potenziamento dell'assistenza trapiantologica e l'incremento dei numeri di trapianti. Il percorso volto a migliorare l'assistenza e l'esecuzione dei trapianti ha condotto a proporre e a programmare, il 15 luglio 2021, un nuovo modello organizzativo seguendo le direttive dell'Innovation Management e del Corporate Social Responsibility basato sulla realizzazione di un Centro Unico Trapianti di Cuore presso l'Azienda dei Colli. Tanto premesso chiede di conoscere: tempi per il rinnovo dell'autorizzazione che è scaduta ad aprile 2021, definizione del Piano Regionale del Percorso Cuore presentato in altre tipologie di trapianto, l'istituzione del tavolo tecnico e lo stato di realizzazione del reparto unico. La risposta dell'Azienda Ospedaliera dei Colli viene così sintetizzata: in merito ai tempi per il rinnovo dell'autorizzazione regionale, scaduta ad aprile 2021, l'azienda ospedaliera ha comunicato di aver provveduto a presentare l'istanza per il rinnovo dell'autorizzazione al Centro Regionale Trapianti e alla Regione, con nota 36747 del 2021 e attualmente si è in attesa della definizione del procedimento e dell'esito del processo valutativo da parte degli enti preposti. La definizione del percorso diagnostico terapeutico assistenziale discenderà, invece, dalla convocazione del tavolo tecnico di cui l'azienda dei Colli è in attesa dell'istituzione che adotterà e adesso delineerà il percorso diagnostico regionale per il percorso assistenziale al trapianto di cuore che la stessa azienda sarà chiamata ad adottare. Riguardo, poi, allo stato di realizzazione del reparto unico trapianti e la conferma che sia destinato a tutta l'utenza pediatrica e adulta, l'azienda dei Colli ha chiarito che la Regione, con decreto dirigenziale 167 del 22 settembre 2017, ha stanziato i 3,4 milioni di euro per la realizzazione del centro trapianti di cuore. Successivamente, l'azienda, con delibera del direttore generale 193 del 12 novembre 2019, ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di adeguamento, impiantistico e igienico funzionale dei locali siti al quarto piano del plesso, ala anteriore destra dell'Ospedale Monaldi per la realizzazione del reparto Trapianto di organi. Con determina dirigenziale n. 80 del 23 febbraio 2021, sono stati aggiudicati i lavori di adeguamento impiantistico igienico funzionale che ad oggi risultano in fase di realizzazione. Il reparto trapianti sarà, quindi, realizzato rispettando i requisiti organizzativi strutturali e tecnologici previsti dalla Conferenza Stato Regione del 24 gennaio 2018 e la destinazione d'uso dello stesso rispetterà il modello organizzativo delineato a seguito dell'iter autorizzativo da parte della Regione Campania che ovviamente avverrà appena conclusi i lavori.
Grazie Presidente e grazie all'Assessore Marchiello. Innanzitutto, ringrazio per l'esaustiva risposta, in prima persona monitorerò queste fasi, mi recherò di persona all'Azienda Ospedaliera dei Colli, lo farò insieme alla direzione generale affinché tutto sia svolto nel migliore dei modi, anche perché è un tema molto sensibile a cui tengo tanto. Ho sentito diverse mamme, siamo tutti genitori, su questa cosa l'invito è diretto al Governatore, visto che lei lo sostituisce in questo momento, seguirò l'excursus di questo Centro Trapianti. Grazie.
Grazie Presidente. Ritorniamo a parlare nuovamente del Piano regionale di Mobilità ciclistica. Credo che questa sia la terza interrogazione che faccio in questi anni su questo tema e la situazione è ancora assolutamente non solo poco chiara, ma proprio ferma e ferma in modo preoccupante perché i fondi del Ministero, che pure sono stati distribuiti in quasi tutte le Regioni italiane, non hanno visto finanziamenti per la Regione Campania. Acamir, con una legge del 2016, diventa soggetto attuatore per la realizzazione del Piano di Mobilità ciclistica. Nella prima interrogazione che feci, quella del 2020, mi dissero che stavano lavorando, ascoltando gli stakeholders, sentendo i Sindaci, parlando con le Province per fare questo disegno. Nelle interrogazioni successive, è inutile che le elenco tutte, siamo arrivati addirittura a dire che erano arrivate 50 proposte di interventi relativi sia i piccoli tratti di piste ciclabili che aggregazioni tra Comuni per un totale, addirittura, di 130 territori comunali e oltre 2 mila 800 chilometri di piste ciclabili. Naturalmente, abbiamo insistito su questa cosa e Acamir mi rispose che non oltre il settembre 2021 sarebbe stato pronto questo Piano e si sarebbe finalmente fatto il Piano regionale di mobilità ciclistica. A tutt'oggi, questo Piano regionale non esiste, ma la cosa più grave è il fatto che per la mancanza di questo Piano, i 420 milioni di euro che sono stati erogati per le ciclovie nazionali, non vedono la Campania in quest'elenco. Per cui, la famosa Ciclovia del Sole probabilmente non la vedremo mai. La cosa che preoccupa non è soltanto la perdita di denaro come finanziamento, ma anche la sottovalutazione o la perdita di tutto lo sviluppo territoriale e turistico che si sarebbe potuto verificare a seguito di quest'azione. Chiedo al Presidente lo stato di avanzamento di questo Piano regionale di mobilità ciclistica in Regione Campania.
Grazie Presidente. La Consigliera, nel rammentare che con diversi atti di sindacato ispettivo ha già richiesto lo stato di attuazione del Piano generale della mobilità ciclistica, evidenzia che a tutt'oggi questo Piano non è stato ancora attuato e che a causa di tale mancanza, la Regione non avrebbe ottenuto i soldi richiesti per il tratto campano della Ciclovia del Sole, sui 420 milioni di euro erogati a livello statale per il recupero delle ciclovie. In particolare, evidenzia che dalla redazione del Piano è stata incaricata l'Acamir che nell'aprile 2021 affermava di avere effettuato una ricognizione dei tracciati esistenti in corso di realizzazione e di progettazione con il coinvolgimento di circa 130 territori comunali per la realizzazione di oltre 2 mila 800 chilometri di piste ciclabili. Tanto premesso, la Consigliera vuole conoscere lo stato attuale di avanzamento del progetto. In merito, la direzione generale della Mobilità ha fornito i seguenti elementi: l'interrogante, nel rilevare che la Giunta regionale della Campania, individuata l'Agenzia Campana per la Mobilità, l'Acamir, quale soggetto attuatore per l'elaborazione del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica istituito con l'articolo 13, legge regionale n. 6 del 15 aprile 2016, chiede di conoscere lo stato di avanzamento del progetto. A riguardo l'Acamir ha fornito questi elementi. Dalle stesse risulta che le attività sono state fortemente rallentate a causa dell'emergenza dovuta al diffondersi dell'epidemia Covid 19. Ciononostante, è stato precisato che sono attualmente in corso le attività di istruttoria interna sugli elaborati di Piano consegnati in data 16 marzo ultimo scorso e che entro i prossimi due mesi sarà attivato l'iter amministrativo previsto dall'articolo 13, comma 5, della richiamata legge 6 del 2016, finalizzata alla sua approvazione. La direzione generale ha fornito puntuali chiarimenti rispetto alla prospettazione esposta nell'atto consiliare per la quale, a causa della mancanza del Piano, la Regione non avrebbe goduto dei finanziamenti destinati ad infrastrutture di mobilità sostenibile, Ciclovia del Sole. La direzione precisa, infatti, che con decreto n. 4 del 12 gennaio 2022, adottato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, di concerto con il Ministro della Cultura e il Ministro del Turismo, è stato finanziato il seguente intervento: Ciclovia dell'Acquedotto Pugliese per 39 milioni e mezzo di euro, dei quali, 4 milioni 510 mila a favore della Regione Campania, a valere sulle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 2, rivoluzione verde e transizione ecologica, componente M2C2, energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile, investimento 4.1 che riguarda il rafforzamento della mobilità ciclistica sub-investimento ciclovie turistiche. Tali fondi, unitamente a quelli previsti dal decreto ministeriale 517 del 2018, che finanzia la progettazione e la realizzazione del primo lotto della ciclovia per circa 5,27 milioni di euro, consentiranno la realizzazione dell'intero tratto di competenza della Campania di circa 50 chilometri. Detto decreto ministeriale 517 del 2018, con riferimento specifico alla doglianza dell'interrogante, conferma che sono pervenute ulteriori richieste di finanziamento anche da parte della Regione Campania, meritevoli di accoglimento, e dà espressamente atto che esse potranno essere successivamente valorizzate. Parliamo di 5 milioni, più 4 e mezzo, siamo sui 10 milioni.
La risposta è sempre la stessa e purtroppo vedo che c'è anche un modo scorretto di rispondere da parte di Acamir perché sta confondendo, e lo sta facendo in maniera non corretta anche nei suoi confronti, perché le fa dire delle cose che non vanno bene. La Ciclovia dell'Acquedotto Pugliese si chiama Ciclovia dell'Acquedotto Pugliese perché è una ciclovia che scorre essenzialmente in altre Regioni, in modo particolare in Puglia, il brevissimo tratto che scorre in Campania, i 48 chilometri, non c'entrano nulla con la Ciclovia del Sole che era una Ciclovia campana di ben 197 chilometri e che doveva scorrere all'interno della Regione Campania. Acamir è stata scorretta due volte, innanzitutto perché non ha risposto alla domanda che ho fatto, seconda cosa, perché attribuire al Covid il fatto che non riesce ad ascoltare gli stakeholders per una legge del 2016, penso che i contatti si possano tenere anche in altro modo, non è che l'Italia si è paralizzata, d'altra parte ho i finanziamenti qui del Ministero, ci sono finanziamenti per tutte le regioni del sud Italia tranne che per la Campania. Ci sono, per il sud Italia, mille 244 chilometri e la Campania è esclusa da questa cosa. Spero vivamente che questa cosa faccia attivare, all'interno di questa struttura di Acamir, un minimo di attività credibile. Abbiamo perso i fondi del Ministero, non abbiamo guadagnato quei 40 chilometri, li avremmo avuti lo stesso, perché quello era un tratto che va in mezzo ad altre due ciclovie e non appartiene alla Regione Campania. Ci ritroveremo sicuramente, in un'altra interrogazione su questa cosa, anche perché ad Acamir, per questo lavoro, sono stati dati ben 300 mila euro e che risponda adesso che non ha potuto attivare perché c'era il Covid, è veramente riprovevole. Grazie.
Grazie Presidente. La mia interrogazione ha ad oggetto un settore particolarmente sentito nelle aree interne, in modo particolare nella Provincia di Avellino. In particolare, con questa interrogazione chiedo l'istituzione di un ambulatorio, punto prelievi per prestazioni di patologia clinica nella città di Avellino, stiamo parlando, in pratica, del prelievo del sangue. Ebbene, la città di Avellino, capoluogo di Provincia, al momento, è l'unico capoluogo di Provincia della Regione Campania ad essere privo di un ambulatorio, punto prelievi per prestazioni di patologia clinica. Questa situazione è insostenibile perché mette in discussione la parità di accesso dei cittadini avellinesi alle prestazioni sanitarie. Torno su quest'argomento perché già in passato ho scritto una lettera al dirigente dell'ASL di Avellino sul punto. La questione assume anche una certa attualità e importanza valutando le parole dell'Assessore al Bilancio che ha detto testualmente: a fronte di una ripartizione del numero dei punti di offerta delle prestazioni sanitarie, complessivamente, quasi uguale, 55 e 45 per cento, tra strutture pubbliche e strutture private, la percentuale delle prestazioni erogate, invece, dalle strutture private è oltre 4 volte superiore a quella del pubblico, quindi, quest'anomalia di cui parla anche l'Assessore al Bilancio è particolarmente sentita nella città di Avellino che, ripeto, è l'unico capoluogo di Provincia ad essere privo di un ambulatorio e di centro prelievi pubblico. In definitiva, con quest'interrogazione, chiedo alla Giunta regionale quali siano le determinazioni che intende intraprendere al fine di ripristinare equità territoriale nell'esercizio del diritto alla salute dei cittadini di Avellino e in particolare se si prevede d'istituire, nell'ambito di un processo di riequilibrio dell'offerta pubblico privata, almeno un ambulatorio centro prelievo pubblico ubicato nella città di Avellino. Grazie.
Grazie Presidente. In merito alle problematiche sollevate la Direzione Generale dell'ASL di Avellino, per il tramite della Direzione Generale della Sanità, ha relazionato: in data 14 marzo 2022, presso la Direzione Strategica dell'ASL Avellino ha avuto luogo, alla presenza del Direttore Generale e del Direttore Sanitario dell'ASL, una riunione tra tutti i direttori dei 6 distretti sanitari, il direttore dell'Unità Operativa Complessa Provveditorato e i direttori delle unità operative complesse di patologia clinica dei presidi ospedalieri di Sant'Angelo dei Lombardi ed Ariano Irpino, per procedere al potenziamento dei punti prelievo territoriali. In tale riunione è stato stabilito di attivare, in tempi rapidi, i seguenti 10 punti prelievo, da allocare in distretti sanitari, presidi sanitari e centri antidiabetici come di seguito indicati. I distretti sanitari sono: quello di Avellino, Distretto 04, con un laboratorio di riferimento a Sant'Angelo dei Lombardi; quello di Atripalda, Distretto 05, con un laboratorio sempre a Sant'Angelo dei Lombardi; quello di Monteforte Irpino, Distretto 02, con un laboratorio di riferimento ad Ariano Irpino; quello di Baiano, Distretto 06, con un laboratorio sempre ad Ariano Irpino. Per quanto riguarda i presidi sanitari abbiamo: Mirabella Eclano, Distretto 01, laboratorio di Ariano Irpino; Vallata, Distretto 01, sempre Ariano Irpino; Cervinara, Distretto 04, sempre Ariano Irpino; Montoro, Distretto 05, Sant'Angelo dei Lombardi; Montella, Distretto 03, Sant'Angelo dei Lombardi, poi, inoltre, il centro antidiabetico di Lioni, Distretto 03 col un laboratorio di riferimento sempre a Sant'Angelo dei Lombardi. In merito, la Direzione Generale dell'Azienda Sanitaria comunica che si è proceduto ad effettuare i sopralluoghi con il Dipartimento di Prevenzione presso le sedi individuate dei punti prelievo territoriali per la verifica, nel rispetto delle vigenti normative, decreti commissariali 109/2013 e decreto dirigenziale 219/2021, dei requisiti strutturali, organizzativi, tecnologici ed informatici. Tali attività sono state definite e programmate e si sono concluse il primo aprile 2022, inoltre, ha proceduto alla ricognizione del fabbisogno di attrezzature informatiche, strumenti, arredi e cartellonistica. È in corso l'elaborazione di procedure sulle modalità del prelievo e del trasporto di materiali biologici. Per quanto attiene l'informatizzazione e messa in rete dei punti prelievo con i laboratori di riferimento: presidi ospedalieri di Ariano Irpino e Sant'Angelo dei Lombardi, sta procedendo all'abilitazione del software già in uso presso l'azienda, integrato con il CUP regionale Sinfonia, nonché con il fascicolo sanitario elettronico. È inoltre in corso la valutazione del rischio per la sicurezza dei luoghi di lavori e dei lavoratori con il responsabile della sicurezza. Infine, la direzione dell'azienda comunica il suo impegno a concludere l'iter in corso per l'attivazione dei punti prelievo entro il mese di aprile del corrente anno e si riserva d'inviare la documentazione completa relativa alla realizzazione del processo.
Grazie Assessore. Prendo atto della risposta del Direttore Generale. Vigilerò sul mantenimento di questa promessa, se ho capito bene si attiverà un centro prelievi anche nella città di Avellino entro la fine di questo mese e di questo sono contento, vigilerò. Devo, purtroppo, però, sottolineare che sarebbe stato ancora meglio se oltre ad un centro prelievi nella città di Avellino si fosse previsto anche un laboratorio che attualmente è quello di Sant'Angelo dei Lombardi. Verificherò lo stato di avanzamento dei lavori. Grazie.
Grazie Presidente. Com'è noto, quest'anno Procida è capitale nazionale della cultura. In occasione di una Conferenza Stampa del 15 marzo il Presidente della Giunta ha comunicato che la Regione avrebbe impegnato 15 milioni di euro per iniziative direttamente collegate a quest'attività e che aveva raggiunto un accordo con le compagnie di navigazione funzionali ad implementare i servizi in favore dell'isola. Da una ricognizione degli atti risulta che sarebbero state adottate, almeno per quanto è possibile comprendere dalla documentazione regionale, una serie di delibere: la 129/2021, con la quale la Giunta ha destinato 3 milioni di euro per attività di organizzazione, demandando agli uffici di stabilire chi e che cosa dovevano fare; la 324/2021 con il quale sono stati assegnati, sempre su proposta del Presidente, 2 milioni e mezzo per finanziare 5 attività di cui all'allegato della delibera stessa. La 439 del 2021, con il quale sono state assegnati 2 milioni 230 mila euro circa, per la ristrutturazione di alcuni edifici dell'isola di Procida, la 103, del 2022, con la quale sono state programmate, per l'implementazione delle attività di collegamento con l'isola di Procida, 872 mila euro da assegnare attraverso bando di gara pubblica. L'importo complessivo, a quanto emerge da questi atti, è circa di 8 milioni 600 mila. Da un'altra ricognizione, faticosa anch'essa, dagli atti della direzione generale Cultura e Turismo, di questi soldi risultano assegnati 2 milioni e mezzo direttamente al Comune di Procida, 499 mila 943 in favore di Ifel per implementare la capacità amministrativa di Regione e Comune di Procida nelle funzioni direttamente collegate alla cultura; 400 mila euro in favore della Fondazione Film Commission Regione Campania per un docufilm di backstage sull'isola di Procida; 600 mila euro in favore della Fondazione Campania Festival per organizzare convegni ed eventi; infine, 1 milione 800 per opere edili di cui sopra. L'accordo che è stato raggiunto tra Regione e Comune di Procida prevede che sia la Regione a coordinare, attraverso i propri Enti, gli interventi che riguardano l'isola di Procida e l'iniziativa della capitale. Né le delibere, né l'accordo in Giunta individuano i soggetti competenti, all'interno del perimetro regionale, per realizzare le attività di Procida capitale della Cultura 2022, né tantomeno chi è qui ad assegnare le risorse. Scabec, com'è noto, è la società che è destinata a questo tipo di attività e questa funzione è stata ribadita proprio dal sottoscritto, in occasione di un precedente Question Time del 25 marzo 2022, anzi, è stato anche segnalato che nel 2021 e 2022 sono state assegnate ingenti risorse a Scabec, proprio per sostenerla in questo momento di difficoltà. Tuttavia, dalla ricognizione, non risulta, ad oggi, formalmente assegnata con atti vincolanti impegni di spesa, alcuna somma in favore di Scabec, anzi, con modalità che sono francamente sorprendenti, per le quali chiediamo chiarimenti qui, risulta che il 18 marzo 2022, cioè già quando la vicenda Scabec aveva assunto una rilevanza assoluta, si è stabilito di assegnare rispettivamente a Film Commission 600 mila euro e 400 mila a Fondazione Campania. Anche la scelta di assegnare somme a Ifel per realizzare attività di rafforzamento in materia di cultura, appare in qualche modo singolare, considerato che queste attività rientrano nel perimetro istituzionale di Scabec. Questa scelta, dunque, sembrerebbe aggravare pesantemente le condizioni finanziarie della partecipata regionale Scabec e questo, in assenza di un esercizio di poteri di controllo che dovrebbero essere affidati e svolti in un esercizio del potere di controllo analogo che spetta a Regione Campania proprio su questa società e che vede la sua difficoltà in ragione anche di tutta questa nebulosa colossale che stiamo dicendo. C'è un problema di fondo che è collegato al fatto che evidentemente questo elemento si aggiunge al complesso delle preoccupanti circostanze che emergono dagli atti, dalle ricognizioni, dalla stampa, da tutto quello che stiamo leggendo sul fatto che la condotta della Giunta regionale della Campania abbia pesantemente aggravato le condizioni della partecipata regionale come, peraltro, evidenziato anche dal Presidente dimissionario di Scabec che denuncia uno stato di decozione della stessa. Ritenuto che per come ricostruite sopra e per quanto fino ad ora è stato possibile, senza collaborazione da parte della Giunta e degli uffici, lascia apparire che l'impegno finanziario su Procida capitale risulterebbe forse inferiore ai 15 milioni che il Presidente della Regione ci ha detto. Questo, rischia di esporre la Regione Campania a ricadute nel caso in cui l'organizzazione di quest'importante manifestazione nazionale può avere sulla nostra Regione. In alternativa, se i 15 milioni sono stati davvero impiegati, bisogna capire come e dove, quindi, avere chiarimenti in questo senso, se risultano delle somme diverse, abbiamo dato inspiegabilmente notizie false o comunque non veritiere alla stampa. In ogni caso, non è dato conoscere, in forza di quale atto di indirizzo siano stati individuati, dagli organi amministrativi, i soggetti cui assegnare le risorse e perché queste risorse non sono state date a Scabec. La scelta di destinare a soggetti differenti da Scabec, somme in questo settore, alla luce delle circostanze collegate al disavanzo finanziario di Scabec è evidentemente pesante e pericoloso perché si sarebbe comunque potuto contenere la situazione di disavanzo finanziario che ormai è pacificamente acclarato. In più, è stata pubblicamente dichiarata dal Presidente della Regione, la circostanza di un avvenuto accordo con le compagnie di navigazione che confligge con il dato che dagli atti pubblici emerge: una delibera di Giunta dell'8 marzo 2022 con cui si dà mandato alla direzione competente di fare una gara pubblica. È evidente che si corre il rischio fondato di immaginare che questa gara pubblica venga fatta sulla scorta di raccordi raggiunti prima e fuori, in evidente quantomeno confliggenza con la normativa sugli appalti pubblici. Tanto premesso, interroga il Presidente della Regione Campania, che non vedo questa mattina, perché anche nella sua qualità di titolare della delega alla Cultura, ci riferisca sull'entità, i criteri e le ragioni di assegnazione delle risorse programmate in favore di Procida, anche in consapevole conoscenza dello stato di difficoltà finanziario della Scabec, nonché notizie in ordine alla conclusione e ai contenuti dell'accordo raggiunto con le compagnie di navigazione in pendenza di una procedura ad evidenza pubblica in corso. Grazie.
Voglio subito chiarire che il Consigliere ha parlato per 7 minuti. Mi va bene tutto, ovviamente lo ascolto con attenzione e nel momento in cui sono qui sono delegato dal Presidente e lui sa cosa significa delegato, quindi, diventa non dico disattenzione nei miei confronti, ma quasi. Il Consigliere chiede: entità, criteri, ragione di assegnazione delle risorse programmate in favore di Procida Capitale Italiana Cultura 2022, anche in consapevole conoscenza dello stato di difficoltà finanziario della Scabec e chiede la conclusione e contenuti dell'accordo raggiunto con le compagnie di navigazione in pendenza della procedura ad evidenza pubblica in corso. Credo sia questa la sintesi della richiesta. In merito alla conclusione e ai contenuti dell'accordo raggiunto con le compagnie di navigazione, in pendenza della procedura ad evidenza pubblica in corso, la direzione generale Mobilità, ha fornito i seguenti elementi: il Consiglio dei ministri, con delibera del 29 gennaio 2021, ha conferito il titolo di Capitale Italiana della Cultura per l'anno 2022 all'isola di Procida. La Regione Campania, per garantire un'attività di pianificazione e organizzazione, coordinata tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti, ha sottoscritto un accordo di collaborazione con il Comune di Procida per l'istituzione di una cabina di regia diretta a monitorare e realizzare ogni azione utile alla riuscita dell'evento Procida Capitale della Cultura 2022, quale straordinaria occasione di valorizzazione di tutta la Campania. Dai lavori della cabina di regia è emersa la necessità strategica di programmare un potenziamento del trasporto pubblico locale per assicurare e garantire una rete di servizi più adeguata ed efficiente, in particolare, è stata evidenziata la necessità di un'intensificazione per l'anno 2022, a partire dal mese di aprile, della programmazione dei servizi di collegamento marittimo nella fascia oraria serale e notturna, dalle 18:00 alle due di notte, sulla tratta Pozzuoli, Napoli, Procida e Ischia e viceversa, per garantire una migliore accessibilità e partecipazione agli eventi programmati per questo grande evento di cultura. La Giunta regionale, conseguentemente, con delibera n. 41 del primo febbraio 2022, ha potenziato l'offerta di servizi di trasporto pubblico locale marittimi da e verso l'isola di Procida, promuovendo, sulla linea Pozzuoli, Napoli, Procida, Ischia e viceversa, collegamenti marittimi con nave nella fascia oraria serale e notturna per i mesi da aprile a dicembre 2022, dando mandato alla direzione di avviare, in conformità al principio della libera prestazione dei servizi di trasporto marittimo, di cui all'articolo 1 del Regolamento europeo 3577 del 1992 e al Regolamento regionale n. 7 del 2016, le procedure per la consultazione del libero mercato di riferimento e di verificare, altresì, la disponibilità degli accosti per i porti interessati dalla programmazione dei suddetti servizi con le autorità marittime competenti. Con delibera 103 dell'8 marzo 2022, la Giunta ha programmato, a valere sul Poc 2014-2020, linea d'azione Trasporti e Mobilità, l'importo complessivo massimo da porre a base di gara di 872 mila euro, così come congruito dall'Agenzia campana, Ente di supporto tecnico alla Regione in materia di mobilità per l'espletamento dei servizi, dando mandato alla Direzione Mobilità d'indire la procedura di evidenza pubblica per l'affidamento dei servizi, così come individuati sulla tratta indicata e viceversa, quindi, sia Napoli-Procida, sia al ritorno, con unità veloci per il periodo da aprile a dicembre 2022, con frequenza giornaliera, con oneri economici a carico della Regione, prevedendone l'esecuzione dei servizi così come individuati quale SIEG, in rispetto della politica tariffaria regionale. In conformità agli atti richiamati con decreto dirigenziale n. 17 del 22 marzo, è stata indetta la procedura aperta ai sensi dell'articolo 60 del decreto legislativo 50/2016 con incarico per espletamento all'ufficio speciale centrale acquisti della Regione. La Direzione Generale Mobilità conferma, pertanto, che la procedura è in corso a cura dell'ufficio menzionato centrale acquisti. Rispetto alla ricognizione operata nell'atto consiliare in relazione ai finanziamenti legati all'evento in argomento e anche se non ne fa cenno nel medesimo, per quanto attiene alla competenza della direzione mobilità, quest'ultima rileva ulteriormente che con delibera di Giunta regionale n. 91 del primo marzo 2022, al fine di porre in essere iniziative volte al decongestionamento della viabilità, a disincentivare l'uso del mezzo privato e a contribuire significativamente alla migliore fruizione dell'evento, sono stati programmati, a valere sul POC 14/20, linee di azione, trasporti e mobilità, risorse massime per 1 milione 210 mila, a favore della società EAV incaricata dell'espletamento dei servizi di trasporto su gomma dell'isola di Procida, del progetto denominato "Procida Free Transport 2022" che considererà l'utilizzo dei mezzi di trasporto su gomma, in ambito isolano, con oneri da tariffa a carico della Regione. Gli atti richiamati, unitamente alle relative motivazioni nei medesimi esplicitate, forniscono, pertanto, piena trasparenza sulle attività amministrative in corso da parte della Direzione Mobilità e contengono tutti gli elementi necessari a fornire riscontro ai quesiti in riferimento. Veniamo all'altro punto. In merito ai criteri e alle ragioni di assegnazioni delle risorse programmate in favore di Procida Capitale Cultura 2022, anche in consapevole conoscenza dello stato di difficoltà finanziaria della Scabec, la Direzione Generale per le Politiche culturali ha dapprima ripercorso le fasi che hanno condotto alla delibera del 29 gennaio 2021 del Consiglio dei Ministri ed al conferimento del titolo di Capitale della Cultura a Procida e al contempo ha dettagliato come segue: con la delibera 129/2021 la Giunta regionale ha approvato l'accordo per la realizzazione di Procida Capitale Cultura, programmato risorse per la realizzazione degli eventi previsti dal dossier di candidatura per un importo pari a 3 milioni di euro, di cui 2 milioni e mezzo di euro a valere sulle risorse POC Campania 2014-2020 e 500 mila euro di risorse ordinarie. La Direzione Generale per le politiche culturali del turismo ha, con decreto dirigenziale 460 del 5 agosto 2021, ammesso a finanziamento il progetto Procida Capitale Italiana per il 2022, a valere, secondo quanto indicato: POC 2014-2020, con beneficiario il Comune di Procida e con decreto dirigenziale n. 389 del 14 luglio 2021, ha ammesso a finanziamento il progetto verso Procida 2022, quando il percorso può diventare interessante quanto la meta, a valere sulle risorse regionali con beneficiario sempre il Comune di Procida. La Giunta regionale, con deliberazione n. 324/2021, ha stabilito di programmare risorse per complessivi 2 milioni e mezzo a valere sul POC 14-20, secondo le seguenti azioni: azione a) importo programmato di 400 mila euro che riguardano il dopo film di backstage di Procida Capitale Italiana, il cortometraggio d'autore per raccontare i contenuti culturali, il concorso scolastico sul tema "La cultura non isola"; azione b) importo programmato di 600 mila euro, videoproiezioni dello slogan "La cultura non isola", sui principali monumenti della Campania, installazione di videowall in principali snodi turistici della Regione e nelle principali piazze dei capoluoghi di Provincia per proiettare i momenti più significativi del programma e produzioni degli eventi culturali, supporto alle imprese culturali e creative, supporto all'internazionalizzazione della cerimonia inaugurale e di chiusura di Procida Capitale della Cultura; azione c) importo programmato 500 mila euro, per il rafforzamento e la capacità amministrativa presso la Regione Campania e il Comune di Procida; azione d) importo programmato 500 mila euro, Infopoint e rafforzamento accoglienza turistica, promozione d'iniziative che connettono cultura, sport e turismo; azione e) importo programmato 500 mila euro, promozione del patrimonio culturale, materiale e immateriale della Campania, piattaforma ticketing system connesso al circuito di promozione turistico della Regione, spot promozionali di Procida Capitale della Cultura. In merito alle problematiche sollevate la Direzione rappresenta che con la stessa delibera 324/2021 la Giunta regionale ha demandato alla stessa Direzione il compito di dare attuazione a quanto stabilito nel predetto provvedimento in coerenza con gli indirizzi formulati in narrativa, anche avvalendosi di enti e fondazioni in house regionali operanti nel settore. Pertanto, la Direzione ha provveduto, per ciascun'azione prevista dalla richiamata delibera 329, a richiedere la disponibilità a realizzare le azioni selezionando gli enti in house in base alla specificità degli statuti e delle esperienze maturate. In merito alle procedure d'individuazione dell'ente attuatore queste avvengono nel rispetto dei principi e delle disposizioni del Decreto Legislativo 50/2016, cioè il codice dei contratti pubblici, pertanto, l'Amministrazione ha invitato, per ciascun'azione, più enti in house a manifestare la propria disponibilità, verificando che le finalità statutarie e la mission istituzionale, nonchè le pregresse esperienze curriculari, fossero coerenti con l'oggetto e la finalità dell'azione da affidare nel rispetto dei criteri di economicità ed efficacia e dei principi di adeguatezza, rotazione e proporzionalità, tutto nella massima trasparenza. Ciascuno dei soggetti individuati per ciascuna delle azioni previste, difatti, soddisfa i criteri sopra richiamati, in particolare, per come richiamati dall'interrogante, la Fondazione Ifel ha strutturata competenza per l'azione di rafforzamento della capacità amministrativa. La Fondazione Film Commission ha indubbiamente, nella sua mission istituzionale, le finalità richieste per la realizzazione degli interventi di cui all'azione b). All'esito delle procedure di selezione la società Scabec è risultata affidataria dell'azione e) per un importo di 500 mila euro compreso Iva, con decreto dirigenziale 292 del primo aprile 2022. La Direzione Politiche Culturali ha poi riepilogato i passaggi amministrativi degli affidamenti delle diverse azioni programmate dalla richiamata delibera 324/2021. Per quanto attiene l'azione a), la Direzione Politiche Culturali, ha, con nota del 3 settembre 2021, richiesto all'Agenzia Regionale del Turismo, a Sviluppo Campania e alla Fondazione Film Commission Regione Campania, previa verifica interna di adeguatezza funzionale e delle capacità tecnico organizzative che il caso in specie richiede, di manifestare la propria disponibilità ad eseguire le attività previste per la realizzazione del progetto azione a). Dopo film di backstage di Procida Capitale Italiana della Cultura, cortometraggio di autore per raccontare i contenuti della cultura. Con nota 645 del 13 settembre, la sola Fondazione Film Commission Regione Campania ha fatto pervenire la disponibilità ad eseguire questo tipo di attività per realizzare il progetto inviando la relativa proposta progettuale. A seguito di varie comunicazioni e della relazione di congruità della proposta progettuale ricevuta, la Direzione Politiche Culturali ha affidato alla Fondazione Film Commission Regione Campania la realizzazione di quest'azione per un importo complessivo di 400 mila euro compresa Iva. Decreto dirigenziale 250/2022. Per quanto attiene l'azione b) la Direzione, con nota sopra del 3 settembre 2021, ha provveduto a richiedere all'Agenzia Regionale Campania Turismo, alla Fondazione Film Commission Regione Campania e alla Fondazione Campania dei Festival, previa verifica interna di adeguatezza funzionale e delle capacità tecnico organizzative che il caso in specie richiede, di manifestare la propria disponibilità ad eseguire le attività previste per la realizzazione del progetto azione b) videoproiezione dello slogan "La Cultura non isola" sui principali monumenti della Campania, installazione di videowall nei principali snodi turistici della Regione e nelle principali piazze e capoluoghi di Provincia. Con nota dell'8 settembre 2021, acquisita al protocollo regionale il 9, la Fondazione Campania dei Festival ha fatto pervenire la propria disponibilità ad eseguire le attività per la realizzazione del progetto azione b), a seguito di varie comunicazioni e della relazione di congruità della proposta progettuale ricevuta, la Direzione Generale ha affidato alla Fondazione Campania Festival la realizzazione dell'azione b) per un importo complessivo di 600 mila Iva compresa. Decreto dirigenziale n. 235/2022. Per quanto attiene l'azione c) la Direzione, con nota del 6 agosto 2021, ha provveduto a richiedere all'Agenzia Regionale del Turismo, alla Fondazione Campania Festival, alla Fondazione Ifel Campania, previa verifica interna e di adeguatezza funzionale e delle capacità tecnico organizzative, che il caso in specie richiede, di manifestare la propria disponibilità ad eseguire le attività previste per la realizzazione del progetto azione c), il rafforzamento, la capacità amministrativa, presso la Regione Campania e presso il Comune di Procida. Con nota del 12 agosto, acquisita a protocollo regionale il giorno successivo, la Fondazione Ifel Campania ha fatto pervenire la disponibilità ad eseguire le attività per la realizzazione del progetto, a seguito di varie comunicazioni e della relazione di congruità della proposta progettuale ricevuta la Direzione ha affidato ad Ifel Campania la direzione dell'azione c) per un importo complessivo di 600 mila euro più Iva. Decreto dirigenziale n. 506/2021. Per quanto attiene, ancora, l'azione d), la DG, con nota protocollo del 3 settembre, ha provveduto a richiedere, all'Agenzia Regionale Campania Turismo, alla Fondazione Campania dei Festival, alla Fondazione Film Commission Regione Campania, previa verifica interna di adeguatezza funzionale e delle capacità tecnico organizzative che il caso richiede, di manifestare la propria disponibilità ad eseguire le attività previste per la realizzazione del progetto d). Tra i soggetti interpellati, con nota del 3 settembre 2021, la sola Agenzia Regionale del Turismo ha manifestato la propria disponibilità per la realizzazione del progetto, impegnandosi a procedere all'elaborazione della progettazione esecutiva. A seguito della realizzazione del progetto esecutivo, la DG ha affidato all'Agenzia Regionale Campagna Turismo la realizzazione dell'azione d) per un importo complessivo di 500 mila euro compresa Iva, decreto dirigenziale n. 286/2022. Infine, per quanto attiene l'azione e), la DG ha provveduto a richiedere, sempre il 3 settembre 2021, all'Agenzia Regionale Campania Turismo, alla società Scabec e alla Fondazione Film Commission Regione Campania, previa verifica interna di adeguatezza funzionale e capacità tecnico organizzativa, di manifestare la propria disponibilità ad eseguire le attività previste per la realizzazione del progetto e) Promozione Patrimonio Culturale materiale e immateriale della Campania, piattaforma ticketing system connessa al circuito di promozione turistica della Regione, spot promozionale di Procida Capitale della Cultura. Tra i soggetti interpellati, la sola Scabec ha fatto pervenire la disponibilità ad eseguire le attività per la realizzazione del progetto. A seguito di varie comunicazioni della realizzazione di congruità redatta dal responsabile del procedimento regionale della proposta progettuale ricevuta, la DG ha affidato alla Scabec la realizzazione dell'azione e) per un importo complessivo di 500 mila Iva compresa, decreto dirigenziale 292/2022. Queste sono le assegnazioni delle 5 azioni di cui parlavamo. La Direzione Generale ha poi comunicato le ulteriori iniziative assunte dalla Giunta regionale a sostegno o connesse con il riconoscimento di Procida Capitale della Cultura 2022. Con delibera di Giunta 439 del 12 ottobre 2021, interventi infrastrutturali connessi all'iniziativa Procida Capitale della Cultura, la Giunta regionale ha programmato risorse per l'importo complessivo di 2 milioni 230 mila 412, a valere sul Fondo FSC 14-20 al fine di realizzare i seguenti interventi connessi all'iniziativa Procida Capitale Cultura 2022 con beneficiario il Comune di Procida. Intervento di restauro e valorizzazione dell'ex Chiesa di San Giacomo da destinare a sala polifunzionale e centro di aggregazione giovanile per l'importo di 652 mila 200 euro. Lavori di decoro, arredo e accessibilità nel Comune di Procida per importo di 424 mila 752, interventi di restauro, riqualificazione e rifunzionamento del complesso monumentale e rinascimentale composto dal Palazzo Davalos e l'ex carcere di Procida a Terra Murata, per l'importo di 1 milione 153 mila 460 euro. La Direzione Generale per le Politiche Culturali ha ammesso a finanziamento, sempre sulle risorse FSC, con decreto 251 del 21 marzo 2022, l'intervento di restauro e valorizzazione della Chiesa di San Giacomo per la Sala Polifunzionale, con successivo decreto 252, sempre del 21 marzo, i lavori urgenti e di riqualificazione degli spazi esterni richiamati e con decreto 258, sempre del 22 marzo, l'intervento lavori di decoro e arredo, accessibilità al Comune di Procida. Con delibera 254 del 15 giugno 2021, Azioni di rafforzamenti dell'ecosistema digitale per la cultura, la Giunta ha inoltre programmato le risorse per il rafforzamento delle attività di cui alla delibera 101 del 2018, in coerenza con le nuove esigenze dettate dal contesto emergenziale ancora in atto, attraverso specifiche azioni di rafforzamento pari a 4 milioni delle risorse residuate dalla riprogrammazione del Por Campania Fesr 2014-2020 a valere sull'APQ la Cultura per la città, all'ufficio speciale per la Crescita e transizione digitale e l'importo complessivo di 4 milioni alla DG per le politiche culturali e del turismo. La direzione per le politiche culturali e il turismo, a valere sulle risorse programmate con la delibera 254 del 15 giugno 2021, e con pedissequo decreto 652 del 17 novembre 2021, ha approvato ed ha ammesso a finanziamento il progetto, le azioni di rafforzamento dell'ecosistema digitale per la cultura e tra le azioni di rafforzamento dell'ecosistema digitale per la cultura c'è un'azione specifica che accompagnerà l'iniziativa Procida Capitale Cultura, azione 7, per un valore di 1 milione. La direzione per le politiche culturali ha poi riepilogato il quadro complessivo delle risorse per Procida capitale per la parte di sua competenza. Procida capitale per la Cultura, accordo quadro programmazione risorse, delibera di Giunta 129 del 31 marzo 2021, importo programmato 3 milioni; interventi integrativi e complementari a Procida Capitale per la realizzazione del Patrimonio Culturale Campania, delibera 324 del 20 luglio 2021, 2 milioni e mezzo di interventi; interventi infrastrutturali connessi all'iniziativa Procida Capitale, delibera di i Giunta 439 del 12 ottobre 2021, 2 milioni 330 mila 412; infine, Campi Flegrei e Procida, azioni di rafforzamento dell'ecosistema digitale per la cultura, delibera 254, l'ultimo milione dichiarato. Totale complessivo sono 8 milioni 730 mila 412 euro. Il tutto nella massima trasparenza, è ovviamente consultabile negli atti.
Per una volta che ascoltiamo qualcosa che non sia condiscendente e melassa, ce lo faccia fare. Grazie. Per quanto riguarda quello che abbiamo sentito questa mattina, francamente, debbo ribadire che sono sconcertato di quello che ascolto perché mi si dice delle cose che oggettivamente offendono i campani, non me. Dire e raccontare in quest'Aula che si sta organizzando un bando di gara quando si viene chiesto perché si dice che si è raggiunto un accordo con una compagnia di navigazione e il bando di gara, ci si dice questa mattina, che non è stato ancora espletato, quest'accordo cos'è? Cosa riguarda? Si fanno gli accordi prima dei bandi di gara e poi si fanno le gare pubbliche in questa repubblica del deluchistan? Credo che non corrisponda alle regole che riguardano gli appalti, né pubblici, neanche privati. Per quanto attiene nel complesso le vicende che abbiamo ascoltato, continuiamo a far finta di non capire quello che accade, però una cosa emerge questa mattina, dovremmo credere che in questa Regione, il direttore generale Cultura e Turismo stabilisce a tavolino a chi dare i soldi nel perimetro regionale e così, di volta in volta, sceglie quale partecipata graziosamente investire della richiesta per dargli un milione di euro, 600 mila euro, 2 milioni di euro, così lo fa liberamente a quanto ci viene riferito con l'avallo del Presidente della Regione Campania, evidentemente perché questa mattina il delegato della Giunta, totalmente estraneo a questa vicenda, è qui a riferire su conto del Presidente, quindi, evidentemente, in piena consapevolezza del Presidente, è un direttore generale che stabilisce a chi dare i soldi e con quale criterio. Non mi si risponde perché, di fronte a una società che nell'oggetto sociale ha esattamente quello di valorizzare i beni culturali e promuovere iniziative che riguardano cultura e turismo, come Scabec, si decide di dare soldi ad un'altra società, ad un'altra partecipata regionale. Con quale parametro si scegliere se chiamare Fondazione Film Festival o Fondazione Festival o Film Commission o Scabec? A seconda dell'attenzione dell'opinione pubblica delle interrogazioni consiliari o di quello che si legge sui giornali? Chiamiamo qualcuno che è sotto controllo o qualcuno che non è ancora sotto controllo? È questo quello che purtroppo emerge. Se il 18 marzo del 2022, in pieno caos amministrativo, a una società come Scabec che ufficialmente dichiara di non avere le risorse per pagare gli stipendi, e la Regione Campania incidentalmente sa perfettamente quanti sono i dipendenti di Scabec per avere approvato il Presidente della Regione Campania, il 31 dicembre 2021, l'elenco delle partecipate con numero di dipendenti e sa perché non ci sono risorse per pagare queste persone, come fanno a dare i soldi a Fondazione Film Festival o a un'altra partecipata o a Ifel, un altro soggetto misterioso, Ifel Campania, vi anticipo, per chi non lo dovesse sapere, che oggi ha circa 400 dipendenti e collaboratori, un record mondiale per una partecipata nata nel 2018, per una Fondazione nata nel 2018, ma avremo tempo anche di verificare questo. Nel complesso, perdonatemi, non c'è tempo di approfondire ulteriormente, desta sconcerto che domani si inaugura Procida, non sappiamo esattamente cosa accade, ma sappiamo che i conti non tornano, che quest'iniziativa non ha le risorse che sono state pubblicamente dichiarate dal Presidente della Regione, che si fanno accordi prima e fuori di gare pubbliche e che si raccontano bugie non a me, ma ai campani. Grazie.