Cominciamo la seduta del Question Time di oggi, 17 settembre 2021. Ricordo che ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento Interno, il Consigliere proponente ha la facoltà di illustrare l'interrogazione per non più di un minuto. A ciascuna delle interrogazioni presentate risponde il rappresentante della Giunta per non più di tre minuti. Successivamente, l'interrogante o altro Consigliere del medesimo Gruppo, può replicare per non più di due minuti. Ricordo inoltre che le interrogazioni presentate sono state elencate nell'ordine di presentazione. Faccio presente che con nota del 15 settembre ultimo scorso, l'Assessora Lucia Fortini ha comunicato che non potrà partecipare all'odierna seduta di Question Time per concomitanti impegni. Pertanto, la discussione dell'interrogazione n. 83, a firma del Consigliere Vincenzo Santangelo è rinviata. La Giunta regionale, con nota del 16 settembre ultimo scorso, ha chiesto il rinvio della discussione delle interrogazioni n. 80 e 84 a firma rispettivamente dei Consiglieri Fulvio Frezza e Francesco Emilio Borrelli per approfondimenti istruttori. Il vicepresidente della Giunta regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola, con nota del 16 settembre ultimo scorso, ha comunicato che non potrà partecipare all'odierna seduta di Question Time per impegni non procrastinabili, pertanto le interrogazioni n. 81 e 85, a firma rispettivamente dei Consiglieri Maria Muscarà e Diego Venanzoni, sono rinviate
Grazie Presidente. È un tema a cui personalmente tengo molto perché nutro una gratitudine e una stima per il personale del 118 della Campania per il servizio che svolge nei riguardi della cittadinanza, il servizio Salvavita, ed è una vicenda che dovrebbe stare a cuore a tutti perché stiamo parlando di una situazione che sta mettendo, nei fatti, a rischio la sopravvivenza stessa del 118 della Campania. L'interrogazione che oggi discutiamo è stata depositata il 7 luglio scorso e successivamente rinviata, era ed è una questione di estrema urgenza e si riferisce al fatto che in virtù unicamente di un accesso da parte della Polizia Giudiziaria, quindi, nessuna sentenza da parte della Corte dei Conti, unicamente un accesso agli atti, una richiesta di informazione, si è proceduto a decurtare l'indennità aggiuntiva ai medici del 118 con un taglio di circa 800 euro al mese, ma la vicenda non si ferma qui, alcune Asl della Campania, in particolare l'Asl Napoli 2 Nord, hanno messo in atto procedure recuperatorie che arrivano a svariate decine di migliaia di euro nei riguardi del personale del 118. Oltre al danno, la beffa. Non soltanto questi medici e questi infermieri e tutto il personale delle ambulanze vivono già uno stress da lavoro correlato, che non è paragonabile forse a nessuna altra professione, ma si ritrovano anche a subire tagli importanti delle indennità. In virtù di questa situazione, siamo intervenuti in Parlamento come Movimento 5 Stelle, me ne occupo da oltre un anno e mezzo, ma non si è riusciti ad addivenire ad un esito felice di questa vicenda, per cui, in Parlamento, con la legge n. 69 del 2021, all'articolo 24 bis, si è introdotta la previsione della non ripetibilità di queste somme. C'è una legge dello Stato approvata che dice che non sono soggette a recupero queste somme erogate, queste indennità aggiuntive erogate negli anni, fin da quando è nato il 118, nei riguardi dei medici convenzionati del 118. Ebbene, nonostante questa previsione normativa chiarissima ed evidentissima, l'Asl Napoli 2 Nord aveva già inviato una richiesta di recupero, lo ripeto, di somme anche superiore a 50 mila euro, nei riguardi di questi medici, non ha revocato questa procedura. Non è che siamo fermi in una sospensione nell'attesa di qualcosa, quello che sta accadendo è una fuga sempre più drammatica dal 118. La prima conseguenza si è avuta a luglio, quando si sono aperti i bandi per la Medicina Generale e molti medici del 118, chiaramente, davanti al rischio di dover perdere decine di migliaia di euro hanno fatto una scelta differente, con grande sofferenza. Oggi, leggiamo una nota del direttore della centrale operativa dell'Asl Napoli 1 che annuncia che altri 27 medici, nei prossimi mesi, a fine settembre, li perderemo, è che lui è stato già da oggi costretto a demedicalizzare o addirittura sopprimere altre 3 postazioni nell'ASL Napoli 1, quindi, questa mancanza di decisione a fronte di una legge chiarissima, da parte della Regione, perché mi risulta che l'ASL Napoli 2 non abbia proceduto alla revoca, ma ha chiesto alla Regione di potersi esprimere nel merito e non ha ricevuto risposta, quindi, tutto è fermo, ma lo ripeto, non è una sospensione neutrale, è una sospensione che sta determinando, nei fatti, un clima d'incertezza, quindi, la fuga dal 118 o lo smantellamento di questo servizio essenziale. Credo che non ci sia più tempo da perdere, c'è una legge dello Stato chiarissima, invito tutti a leggersi la bollinatura della Ragioneria Generale dello Stato quando ha dato l'okay a quella norma perché potesse andare in Aula così com'era stata formulata nella relazione, si cita l'esempio della Campania con tutti i passaggi della delibera di Giunta, l'accordo integrativo regionale che prevede quella remunerazione e proprio a quel caso fa riferimento dicendo che quegli emolumenti sono stati percepiti in buona fede e non vanno restituiti, quindi, non capisco, anche a fronte di questa chiarezza nero su bianco, con riguardo al caso Campania, che cosa stiamo aspettando per chiedere la revoca di questi provvedimenti che, lasciatemelo dire, sono vessatori.
Grazie Presidente. Gentile Consigliera, tutto chiaro, ma non tutto puntuale quello che è stato detto adesso, lo conosco bene. Leggo prima quello che hanno detto. In ordine ai quesiti formulati la Napoli 2 Nord, per il tramite della Direzione Generale, ha precisato: la complessa e delicata vicenda in questione trae origine dalle delibere regionali della Campania, la prima è la n. 6872 del 1999 e la seconda è la n. 2128 del 2003, quindi, parliamo di 2 delibere che hanno riconosciuto l'indennità in questione ai medici della ex Guardia Medica, passati a svolgere, nell'ambito del processo di attivazione del sistema 118, i compiti di medico di emergenza territoriale. Nell'accordo collettivo nazionale - quindi parliamo di delibere e non di accordi, è importante questo che dico - della Medicina Generale, sottoscritto nel 2015, è stato stabilito, a partire dal giorno 1 gennaio 2014, per retroattività dell'accordo, un onorario omnicomprensivo inglobante tutte le voci di costo aggiuntive previste dalla precedente disciplina, fatta salva la possibilità di corresponsione di compensi aggiuntivi o integrativi erogabili sulla base di negoziazione regionale. In tale quadro, su impulso della Procura Regionale della Corte dei Conti, veniva intrapresa un'indagine di Polizia Giudiziaria, con numerosi accessi agli atti anche presso l'ASL Napoli 2 Nord, per una verifica delle varie voci stipendiali riconosciute al personale in servizio e in emergenza sanitaria territoriale, conseguentemente l'ASL Napoli 2 nord, al pari di altre aziende, provvedeva, in autotutela, a sospendere quest'indennità. In data 21 maggio 2021 è stata pubblicata la legge n. 69 di conversione del decreto legge 22 marzo 2021 n. 41 recante "Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali connessi all'emergenza da Covid-19" e all'articolo 24 bis dispone: "Al fine di tutelare il servizio sanitario e di fronteggiare l'emergenza epidemiologica conseguente alla diffusione del virus Sars-CoV-2, le somme corrisposte al personale medico convenzionato, addetto al servizio di emergenza urgenza fino al 31 dicembre 2020, a seguito di prestazioni lavorative rese in esecuzione di accordi collettivi nazionali - non di delibere - di lavoro o integrativi regionali, regolarmente sottoscritti, non sono ripetibili, salvo che nei casi di dolo o colpa grave. Tale quadro normativo, stratificato e non ancora consolidato, ha indotto l'ASL Napoli 2 ad inviare ai medici del servizio di emergenza territoriale una nota con l'indicazione delle somme da recuperare al solo fine di scongiurare il decorso dei termini - ma non è stato fatto nessun atto amministrativo - di prescrizione per un eventuale recupero delle somme erogate. Eventuale, lo dico proprio perché così ci chiariamo. Parallelamente, la Procura Regionale della Corte dei Conti ha richiesto alla Regione Campania di relazionare dettagliatamente in merito alle retribuzioni aggiuntive di cui parliamo. La Regione ha fornito tutti gli elementi richiesti e ad oggi l'istruttoria contabile è ancora in corso. Allo stato, in ragione del principio di buon andamento e a quello di precauzione, nonché al correlato dovere generale di ragionevole cautela, non può che attendersi la conclusione delle indagini prima di individuare una linea di soluzione univoca alla problematica. Ho sottolineato questo perché la legge purtroppo, anche se scritta finalizzata, non ha eliminato tutto il problema. Parliamo di delibere vecchissime, è questo il problema. Ci stiamo lavorando, il Capo di Gabinetto in prima persona sta lavorando su questo, sicuramente siamo a favore dei medici, soprattutto quelli di emergenza.
Assessore, con grande rammarico prendo atto che c'è un atteggiamento di non assunzione di responsabilità da parte della Regione che credo abbia il dovere di rispondere alla Corte dei Conti che sulla base di una normativa nazionale vigente non si sta procedendo, si stanno revocando i provvedimenti di recupero perché la legge non consente più di recuperare alcunché. Conosco molto bene tutto l'iter burocratico della vicenda e, a riguardo, la mia risposta la voglio dare attraverso una paginetta scritta dalla Ragioneria generale dello Stato, come bollinatura al provvedimento che spiega esattamente quello che avevo detto prima e che rende conto, invece, dell'effettiva validità e applicabilità della norma approvata in Parlamento. La norma fa riferimento, come lei correttamente ha detto, agli accordi collettivi nazionali e gli accordi integrativi regionali. Ebbene, al netto delle delibere a cui lei ha fatto riferimento, che sono servite a comporre in maniera atipica e molto veloce il sistema del 118 Campania, reclutando personale medico dalle guardie mediche, proprio in virtù di quest'incentivazione, altrimenti nessuno avrebbe lasciato il suo ruolo all'interno di una guardia medica, ebbene, nel 2003 viene stipulato un accordo integrativo regionale, viene riportato all'interno della bollinatura della Ragioneria dello Stato e si dice: "Successivamente, interveniva l'accordo integrativo regionale del 2003 stipulato ai sensi del predetto Dpr 270 del 2000 che nella norma finale, n. 5, recitava: il capo quinto - quello dell'emergenza urgenza - del presente accordo, integra quanto già deliberato in sede regionale in materia di emergenza sanitaria territoriale, ovvero, quanto previsto dalla delibera di Giunta regionale n. 6872 del 1999". Lo scrive la Ragioneria generale dello Stato, a dire che l'accordo integrativo regionale ha recepito quanto era previsto dalla delibera. Quanto previsto dalla delibera, quindi, è integrato insieme a un accordo integrativo regionale, ecco perché ho applicato la legge tout court, cosa che purtroppo qui non stiamo facendo. Infine, l'accordo nazionale del 2005 dice: "Sebbene all'articolo 98, trattamento economico e riposo annuale recitasse: in attuazione di quanto previsto all'articolo 9 del presente accordo, i compensi lordi omnicomprensivi per ogni ora di attività svolta sono stabiliti secondo la seguente tabella, facendo salvi gli accordi regionali all'epoca vigente". Proprio per sanare l'antinomia tra la previsione della norma transitoria e la disposizione di cui all'articolo 98, il termine omnicomprensivo non compare più nella ACN del 2009. Alla luce della superiore ricostruzione sussiste, all'evidenza, la buona fede dei medici convenzionati che hanno percepito l'indennità aggiuntiva in argomento. Lo dice la Ragioneria generale dello Stato, non Valeria Ciarambino. Per tale ragione, la norma di cui al proposto emendamento prevede l'esclusione di qualsivoglia obbligo di restituzione, fermo restando il venir meno dell'erogazione delle indennità in argomento per il futuro, quindi, non gli diamo più l'indennità aggiuntiva, ma non si può recuperare nulla del pregresso, atteso che si sta chiudendo il nuovo AIR che è in linea con le previsioni dell'accordo collettivo nazionale, per il futuro, prevede la corresponsione di indennità aggiuntive solo per attività ulteriori. Esclude la possibilità che la norma possa essere invocata in futuro, la norma non determina nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica in quanto difficilmente sarà possibile ottenere la restituzione delle somme corrisposte a titolo di indennità incentivante, atteso che i medici convenzionati hanno già proposto ricorso cautelare, eccetera. La Ragioneria dello Stato dice con chiarezza: siccome c'è quest'Accordo Normativo Regionale, è stato fatto successivamente un nuovo accordo collettivo nazionale che non prevede indennità aggiuntive, se non per attività ulteriori, quindi, per il futuro non gli dovete dare indennità aggiuntive, ma per il pregresso non potete recuperare. Parla di buona fede nel percepimento dell'indennità aggiuntiva, quindi, non capisco quanto la Regione sia in grado di andare oltre una norma nazionale ben spiegata dalla Ragioneria generale dello Stato e continuare a procrastinare una parola di chiarezza che per me andava detta questa mattina, mettendo fine all'emorragia pericolosissima che sta accadendo nel sistema 118 che non so, dopo, come riusciremo a ripristinare. Sono veramente preoccupata, esprimo grande preoccupazione e rinnovo l'invito, senza nessuna vena polemica, ma veramente con un appello accorato alla Regione Campania perché studi approfonditamente tutte le previsioni normative che sono state messe in campo perché le risposte ai vostri dubbi, ai vostri tentennamenti, sono scritte nero su bianco all'interno della legge e delle relazioni annesse e ci consentono veramente di mettere una parola fine a questa vicenda che va avanti da oramai quasi due anni. Grazie.
Buongiorno a tutti. Questa mattina porto in quest'Aula una situazione di disservizio che stanno subendo migliaia di pendolari che quotidianamente usufruiscono del servizio pubblico locale e regionale, a seguito di soppressioni e di tagli che sono avvenuti e sono anche stati comunicati sui siti ufficiali dell'Eav, a dispetto della comunicazione che era avvenuta il 6 settembre, dove l'Eav comunicava l'intenzione di voler incrementare il programma delle corse previste del 30 per cento. Ebbene, già dal giorno seguente, quindi, il 7 settembre, ci siamo resi conto che probabilmente non abbiamo le condizioni per poter garantire quella programmazione, tanto è vero che sono state soppresse ben 39 corse con dei disservizi anche su alcune linnee, penso, ad esempio, alla Napoli Poggiomarino. Un disagio che ricade sugli studenti, sui lavoratori e su tutti coloro che prendono i mezzi per spostarsi e anche sui turisti che ancora ci sono, perché alcune tratte sono fondamentali per raggiungere Sorrento, per raggiungere delle mete turistiche importanti. L'Eav, a seguito di questi disservizi, il 14 settembre ha dovuto rimodulare questa programmazione e oggi comunque ci ritroviamo con 48 corse giornaliere in meno rispetto alla comunicazione iniziale, più 18 rispetto alla programmazione che però precedeva quella di settembre. La cosa che vengo a chiedere oggi è di capire innanzitutto cosa si sta facendo per cercare di garantire la puntualità e l'efficienza del servizio, specie in quelle fasce orarie di punta che servono ai lavoratori e agli studenti perché anche in quelle fasce, soprattutto, c'è un'incertezza più totale e in che modo la Regione si sta attivando per verificare il rispetto della contrattualistica in esame per il servizio
Grazie Presidente. In ordine ai quesiti formulati dal Consigliere, la Direzione generale della mobilità ha fornito la seguente risposta: con l'entrata in vigore dei nuovi orari sulle linee vesuviane da lunedì 6 settembre, si era posto l'obiettivo di aumentare le corse giornaliere di circa il 30 per cento e di ridurre i ritardi. Il nuovo orario era reso possibile grazie all'aumento del numero di treni disponibili anche per effetto della costante azione regionale di programmazione e di finanziamento di diversi interventi di revamping e di acquisto di treni destinati alle linee regionali. La nuova programmazione che s'intendeva attuare si basava anche sul numero del personale viaggiante disponibile e sul dato storico di accettare prestazioni di lavoro straordinario in una misura consistente, circa un quarto delle prestazioni. Il nuovo programma di esercizio e di turni, inoltre, era stato concordato e firmato da EAV con le sigle sindacali. Pur tuttavia, si è registrato un improvviso rifiuto di accettare la prestazione da parte di un significativo gruppo di lavoratori in particolare delle categorie dei macchinisti. Tale rifiuto ha determinato delle conseguenze nella regolarità del servizio e si è presentato come una forma di protesta anomala in quanto improvvisa e saltuaria e in contrasto con la prassi normale. Nonostante negli ultimi mesi l'azienda abbia perfezionato 560 assunzioni, il ricorso al lavoro straordinario è ancora necessario in maniera cospicua, in particolare le carenze si registrano nel comparto dei macchinisti dove le domande di assunzione sono state molto poche e dove si sono assunti tutti coloro che hanno superato la selezione esaurendo anche la graduatoria. A causa di tali fatti sopravvenuti l'azienda si è vista costretta a sospendere provvisoriamente l'esercizio della linea Napoli-Poggiomarino, nonché alcune corse sulle altre linee negli orari di meno frequentazione, ponendo in essere un adeguato servizio automobilistico sostitutivo. Al verificarsi di tali fatti eccezionali intervenuti dopo la nuova programmazione, l'azienda, come peraltro è noto all'interrogante, dal 14 settembre 2021, ha rimodulato il programma con la riapertura della linea Napoli-Poggiomarino, prevedendo numero 216 corse al giorno sulle linee vesuviane, che pur presentandone n. 48 in meno di quelle previste con l'orario in vigore dal 6 settembre, offre 18 corse in più rispetto all'offerta precedente, quindi si tende a crescere. Rispetto al complessivo quesito posto si conferma, pertanto, la massima attenzione regionale, d'intesa con EAV, al tema della mobilità ferroviaria, con la profusione di ogni sforzo, al fine di dare continuità al processo di rinnovo del personale e del materiale rotabile marciante e conseguentemente di ottimizzare ed efficientare i servizi assicurando che a cura di EAV sarà attentamente vagliata ogni possibile proposta di rimodulazione oraria, di volta in volta, atta, nell'attuale contesto, a far fronte, nella maniera più efficace ed efficiente, alle esigenze collettive.
Grazie Assessore per la risposta. Lei ha detto bene, sono 48 corse in meno al giorno rispetto agli annunci e 66 in meno, aggiungerei, rispetto al 2019. È vero che si è fatto un passettino avanti rispetto alla programmazione precedente, conoscevamo tutti le difficoltà che vive per quanto riguarda la carenza del personale, non si può certo ovviare alla carenza del personale facendo ricorso solo allo straordinario, perché, poi, un eccessivo utilizzo dello straordinario può portare anche ad un abbassamento di quella che è la qualità che ogni lavoratore può mettere in campo, uno stress che si va ad accumulare considerato anche il tipo di lavoro, quindi, l'invito è veramente quello di avere una lente proprio sul servizio garantendo quelle fasce orarie principali, diciamo quelle più utili ai lavoratori, agli studenti e cercare di lavorare anche nell'ottica futura, visto che avremo questa possibilità del PNRR, di mettere appunto una programmazione con quelle risorse e di potenziamento di quello che è il materiale rotabile, perché dobbiamo avere più treni, più persone al lavoro e, quindi, consentire più corse. Questo è l'auspicio. Grazie.
Buongiorno Presidente, buongiorno Assessore. L'odierna mia interrogazione ha ad oggetto la sanità, in particolare la sanità Irpina. Per entrare nello specifico, l'interrogazione ha ad oggetto la chiusura riguardo l'Ospedale Frangipane di Ariano Irpino, in modo particolare la chiusura dei reparti di pediatria e punto nascita disposta dal presidio ospedaliero del Frangipane in data 17 luglio 2021. La causa di questa chiusura sarebbe la gravissima carenza di dirigenti medici che si diceva, appunto, tale da non garantire la continuità assistenziale. So che la fase di emergenza è stata tamponata attraverso apposite convenzioni che l'ASL ha fatto con altri presidi ospedalieri, ma risulterebbe che tali convenzioni scadrebbero il 30 settembre 2021, quindi, chiedo come si può ovviare in maniera stabile a questo problema e che iniziative la Giunta voglia intraprendere per risolvere questo problema. Parliamo di una zona come l'Irpinia, parliamo di un'area interna che sta passando brutti momenti per quanto riguarda la sanità. Spesso ci sentiamo cittadini campani di serie B, perché dopo la nota vicenda dell'Ospedale di Solofra che è praticamente chiuso data la soppressione del Pronto Soccorso, diciamo, la fase del Moscati dove il Pronto Soccorso è sempre pieno di persone, adesso questa vicenda di Ariano Irpino ci lascia un po' sconcertati, quindi, ci preme sapere quale iniziativa la Giunta voglia mettere in campo per risolvere, in maniera stabile, il problema del Frangipane di Ariano Irpino. Grazie.
Grazie Presidente. In relazione ai quesiti formulati dal Consigliere Ciampi la Direzione Generale per la Tutela della Salute ha acquisito i seguenti elementi: in ordine alla temporanea chiusura dell'UOSD di Pediatria, l'Azienda ha comunicato che con atto deliberativo n. 306 del 6 marzo 2020, preso atto delle risultanze di cui al concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di 2 posti di dirigente medico disciplina di pediatria presso il Presidio Ospedaliero di Ariano Irpino, pubblicato sul BURC 49 del 12 agosto 2019, ha approvato la graduatoria finale di merito ad esso consequenziale. L'Unità Operativa Complessa Gestioni e Risorse Umane ha attivato le procedure relative all'utilizzo della predetta graduatoria e dai successivi scorrimenti, nonché le procedure relative all'utilizzo delle graduatorie di merito vigenti presso altre aziende sanitarie e aziende ospedaliere della Campania richiedendo la disponibilità alla stipula di apposita convenzione per la copertura dei turni di lavoro necessari alla UOSD di Pediatria. L'Azienda ha proceduto, altresì, all'indizione di un avviso pubblico per soli titoli per la copertura di due posti di dirigente medico della disciplina di Pediatria presso la UOSD di Pediatria del Presidio Ospedaliero di Ariano Irpino, pubblicato sul BURC 59 del 21 giugno 2021, nonché la pubblicazione di un avviso di manifestazione d'interesse per medici specializzandi. È stato pubblicato inoltre sul sito aziendale un avviso di mobilità volontaria esterna in entrata, ai sensi dell'articolo 30 comma 1 del 165 del 2001, per titoli e colloqui tra aziende ed enti del comparto Sanità, anche di regioni diverse per la copertura a tempo indeterminato di due posti di dirigente medico della disciplina pediatrica presso la stessa UOSD di pediatria del Presidio Ospedaliero di Ariano Irpino. Successivamente, con delibera n. 1229 del 22 luglio 2021, recante "Indizione concorso pubblico a posti di dirigente medico della disciplina di Pediatria", è stata disposta la copertura, mediante procedura concorsuale per titoli ed esami, di 2 posti di medico dirigente disciplina di Pediatria, come previsto nel Piano di Fabbisogno relativo al triennio 2020-2022. Il relativo bando sarà pubblicato in data 21 settembre 2021. È stato indetto avviso pubblico a tempo determinato della durata di 8 mesi, eventualmente rinnovabili per ulteriori 8 mesi, ovvero di durata inferiore nel caso d'immissione in servizio, nel frattempo, dei vincitori dei relativi concorsi pubblici. Per suddetto avviso pubblico è pervenuta una sola istanza di partecipazione e il relativo candidato è stato già immesso in servizio a tempo determinato con decorrenza 16 settembre 2021. Nel contempo, all'Unità Operativa Complessa Cure Primarie, competente per la specialistica ambulatoriale e la Uosd Affari Generali, competente per l'attività delle convenzioni, ciascuna per quanto di propria spettanza, si sono attivate ponendo in essere ogni utile attività finalizzata al reclutamento del personale medico richiesto. Tutte le attività e le procedure poste in essere dall'azienda sanitaria di Avellino sono dettagliatamente indicate con i relativi esiti in apposita nota che è stata posta a disposizione del Consigliere interrogante. Ce l'ho qui, se il Consigliere la vuole, gliela do. Va rilevato, in ogni caso, che numerose volte non si è registrato un esito positivo delle procedure di reclutamento sia per la mancata partecipazione alle medesime sia per le rinunce dei candidati selezionati. Tutto ciò premesso, l'Asl di Avellino ha comunicato che la riapertura della Uosd Pediatria del Presidio Ospedaliera di Ariano Irpino, a decorrere dal primo agosto, è assicurato da due medici strutturati dell'Asl di Avellino a cui si aggiunge un medico a decorrere dal 16 settembre 2021, quindi, da ieri, un medico un comando, a 38 ore, dall'azienda Moscati, giusta deliberazione 1262 del 27 luglio 2021 e, ancora, il convenzionamento con l'azienda Moscati per dieci turni da dodici ore mensili, giusta delibera dell'Asl di Avellino 1083 del 30 giugno 2021, prorogata al 31 dicembre 2021 per 120 ore mensili, giusta delibera del 16 settembre 2021, sempre in data di ieri; convenzionamento con l'Azienda Ospedaliera San Pio per 76 ore settimanali per dieci settimane, giusta delibera 1425 del 18 agosto 2021, e anche per questo è in corso la proroga del convenzionamento fino a tutto il 31 dicembre 2021.