Question Time del 22 ottobre 2021

Question Time del 22 ottobre 2021

indice:
1 - Comunicazioni del Presidente
2 - Servizio civile universale - Garanzia Giovani - Criticità
3 - Risultanze delle indagini per l'individuazione delle cause del fenomeno dei miasmi nell'area giuglianese
Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE

Buongiorno a tutti. Iniziamo il Question Time di oggi venerdì 22 ottobre. Ricordo che ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento Interno, il Consigliere proponente ha la facoltà di illustrare l'interrogazione per non più di un minuto. A ciascuna delle interrogazioni presentate risponde il rappresentante della Giunta per non più di tre minuti. Successivamente, l'interrogante, o altro Consigliere del medesimo Gruppo, ha il diritto replicare per non più di due minuti. Ricordo inoltre che le interrogazioni all'ordine del giorno sono state elencate nell'ordine di presentazione. Comunico che l'Assessore alla Scuola, alle Politiche Sociali e alle Politiche Giovanili, Lucia Fortini, con nota del 20 ottobre u.s., ha chiesto il rinvio della discussione delle interrogazioni Reg. Gen. nn. 83, 90, a firma rispettivamente dei Consiglieri: Vincenzo Santangelo e Maria Luigia Iodice, alla prossima seduta utile per concomitanti impegni. Con nota del 21 ottobre u.s. la Giunta regionale ha chiesto il rinvio della discussione dell'interrogazione Reg. Gen. n. 92 a firma della Consigliera Valeria Ciarambino per approfondimenti istruttori.

Servizio civile universale - Garanzia Giovani - Criticità
AVERSANO SALVATORE

Il 21 dicembre 2020 sappiamo tutti che è stato pubblicato il bando per i volontari per il Servizio Civile con scadenza 15 febbraio 2021. A questi giovani si chiedevano dei requisiti, tutti postati sulla piattaforma digitale. Centinaia di giovani hanno presentato questa domanda, si concludeva entro il 5 marzo 2021. A tutti è stato detto di poter procedere e fare tutti i passaggi presso il centro per l'impiego con i colloqui che si chiedevano. Tutti questi colloqui sono stati valutati dai nuclei di valutazione. Dopo tutti questi colloqui e l'uscita anche della graduatoria, sia provvisoria - in un primo momento - sia definitiva - in un secondo momento - questi giovani hanno tutti ricevuto una email nella quale si faceva presente che non potevano essere prese in carico le domande per degli errori, quindi, non si specificava bene cosa fosse accaduto. Siamo venuti a sapere dopo che tutte queste domande sono state scartate per degli errori del sistema. Leggo testualmente: "In quanto l'atto della compilazione della domanda per il Servizio Civile, la piattaforma DOL, non verificava l'effettiva validità l'iscrizione al programma Garanzia Giovani. I partecipanti, dunque, comunque in possesso degli altri requisiti di merito, richiesti nel bando, sono stati indotti a ritenere che la procedura avesse avuto esito positivo a seguito dell'invito ad effettuare la presa in carico e il colloquio. Le citate criticità procedurali hanno contribuito a determinare in Campania la mancata copertura di migliaia di posizioni attivate dai vari enti per il Servizio Civile, precludendo, ai giovani partecipanti, di poter offrire il proprio contributo alle politiche sociali della nostra Regione. Alla luce di tutto questo chiedo alla Giunta quali iniziative intende assumere, anche mediante l'interlocuzione presso il Governo centrale, al fine d'individuare una soluzione repentina alla problematica rappresentata. Grazie.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie. In via pregiudiziale leggo un attimino la risposta della dottoressa Somma, che è la direttrice della Direzione Politiche Giovanili che dice che con riferimento a quest'interrogazione si precisa che la stessa - cioè la misura "Servizio Civile Universale" - è gestita a livello nazionale ed è stata gestita con il bando per la selezione di volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Universale con scadenza 15 febbraio del 2021 alle ore 14:00 e pubblicato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e del Servizio Civile Universale in data 21 dicembre 2020. Parliamo del Dipartimento della Protezione Civile e delle Politiche Giovanili. Il medesimo bando prevedeva un preciso iter per la relativa adesione le cui fasi non risultano di competenza della Direzione Generale di quest'Assessorato, pertanto non si è nelle condizioni di formulare ipotesi di miglioramento di una procedura centralizzata che si avvale di organismi e strumenti non di competenza. Ovviamente, siccome da vecchio funzionario penso che comunque vada data una risposta ad un'interrogazione di un Consigliere, ho chiesto al legislativo di ricostruire un po' la questione. Il Servizio Civile nasce nel 1972, come diritto all'obiezione di coscienza al Servizio Militare, quindi, alternativo alla leva, in quanto tale, obbligatorio. Quasi 30 anni dopo, con la legge 64/2001 viene istituito il Servizio Civile Nazionale su base volontaria, aperto anche alle donne. Nel 2005 viene sospeso il servizio di leva obbligatorio mentre prosegue il percorso di crescita del Servizio Civile su base volontaria. Nel 2017 il Servizio Civile Nazionale diventa universale con l'obiettivo di renderlo un'esperienza aperta a tutti i giovani che desiderano farla. Il Servizio Civile Universale è la scelta volontaria di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio di difesa, non armata e non violenta della patria, all'educazione, alla pace dei popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica Italiana attraverso azioni per le comunità ed il territorio. Il Servizio Civile Universale rappresenta un'importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale per i giovani - perciò capisco che hanno perso un'occasione - che sono un'indispensabile e vitale risorsa per il progresso culturale, sociale ed economico del nostro Paese. I settori d'intervento in Italia e all'estero, nei quali gli enti propongono i progetti che vedono impegnati gli operatori volontari sono: l'assistenza alla Protezione Civile, il patrimonio ambientale e riqualificazione urbana, il patrimonio storico, artistico e culturale, l'educazione e la promozione culturale, paesaggistica e ambientale dello sport e del turismo sostenibile e sociale, l'agricoltura in zona di montagna e l'agricoltura sociale, la biodiversità, la promozione della pace tra i popoli, della non violenza, della difesa non armata e la promozione della cultura italiana all'estero e sostegno alle comunità di italiani all'estero. La breve descrizione del Servizio Civile Universale, operata dal Dipartimento per le Politiche Giovanili del Servizio Civile Universale, appunto, SCU, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, delinea il quadro delle competenze evidenziando anche la minima capacità d'intervento delle Regioni riguardo competenze e procedure dimesse all'Amministrazione statale. In tale senso, infatti, la Direzione per le Politiche Sociali nell'Amministrazione regionale, ha precisato che questa misura, come ho letto, è stata gestita a livello nazionale, le criticità evidenziate dal Consigliere e le difficoltà incontrate dai candidati nell'interfacciarsi con i centri per l'impiego, potranno, quindi, essere affrontate solo agli esiti di un'interlocuzione con l'Amministrazione centrale che, per quel che riguarda compiti e incombenze rimessi ai centri per l'impiego, sono, sin da ora, disponibili a promuovere nell'interesse di coloro che intendevano contribuire con il proprio supporto e il proprio apporto alle politiche sociali della nostra Regione, quindi, i centri sono già tutti avvisati che possono ricevere i nostri giovani, ovviamente investirò della problematica tutte le strutture amministrative e l'Assessorato al Lavoro, me ne faccio io competenza attraverso i centri.

AVERSANO SALVATORE

Mi ritengo insoddisfatto della risposta della dottoressa Somma la quale ci rimanda alle competenze che sono solo nazionali, cosa che è parzialmente vera, perché ci sono tante competenze specifiche, anche della Regione, come lei diceva, quella dei Centri per l'Impiego. Mi fa piacere se riusciamo ad avere un'interlocuzione con l'Assessore - ne abbiamo tante - e cercheremo insieme di poter risolvere il problema. Grazie.

Risultanze delle indagini per l'individuazione delle cause del fenomeno dei miasmi nell'area giuglianese
BORRELLI FRANCESCO EMILIO

Grazie Presidente. Il sottoscritto Consigliere regionale premesso che a partire dallo scorso mese di agosto una vasta area del comprensorio giuglianese e stata interessata da nauseabondi miasmi che hanno creato problemi e preoccupazioni per la popolazione residente; quotidianamente per intere settimane, dal tardo pomeriggio fino all'alba, l'aria e stata impregnata di un fetore nauseabondo che, a seconda del vento, ha interessato oltra a Giugliano ed il suo litorale, numerosi comuni del comprensorio, quali Parete, Qualiano, Marano, Villaricca, Quarto fino a Monteruscello; tale situazione ha visto la mobilitazione di comitati e di cittadini concretizzatasi in una manifestazione tenutasi il 27 settembre che ha visto la partecipazione di migliaia di persone riunitasi nella zona ASI di Giugliano dove sono confluiti quattro cortei partiti da Giugliano, Parete, Qualiano e Lago Patria; nelle ultime settimane i miasmi si sono gradualmente attenuati. Rilevato che al fine di individuare l'origine dei miasmi l'ARPAC ha istituito una task force con rilevazioni sulle 24 ore della qualità dell'aria, anche con l'ausilio di centraline mobili e del supporto degli uomini del Nucleo Operative Ecologico dei Carabinieri di Roma; presso un laboratorio di Pavia sono state effettuate specifiche indagini sensoriali olfattometriche dinamiche e chimiche su campioni d'aria prelevati nei presi della zona ASI di Giugliano; sono state operate numerose ispezioni preso attività industriali delta zona ASI; è stato effettuato un monitoraggio con droni dotati di termoscanner. Considerato che l'attenuarsi del fenomeno registrato nelle ultime settimane non deve in alcun modo pregiudicare le ricerche delle cause dei miasmi, sia ai fini dell'individuazione delle responsabilità sia per assicurare che non si ripeta in future tale situazione. Tanto premesso, il sottoscritto interroga l'Assessore regionale all'Ambiente per conoscere le risultanze dell'attività messe in campo dall'ARPAC e, in particolare la natura dei miasmi e gli eventuali rischi per la salute dei cittadini, oltre all'evidente disagio ad essi provocato, e se sia stata individuata o siano state avanzate ipotesi sulla causa dei miasmi.

BONAVITACOLA FULVIO

Grazie Presidente. La problematica sollevata dall'interrogante è abbastanza articolata, vi è una corposa relazione della nostra Agenzia Ambientale che preferirei consegnare a mano, in forma cartacea, perché la lettura sarebbe eccessivamente lunga. Cercherò di estrarre i passaggi salienti e poi di fare qualche commento. Le misurazioni qualitative e quantitative della composizione di una miscela di analisi, eseguite da un laboratorio accreditato del polo tecnologico di Pavia, specializzato nell'analisi di numerosissimi parametri, su tre campioni di aria prelevata nei dintorni della Zona ASI di Giugliano. È importante chiarare che sulla base di una serie di propedeutiche rilevazioni di attività di monitoraggio l'area interessata è stata individuata in quella coincidente e limitrofa all'area ASI di Giugliano, quindi, abbiamo una localizzazione, certo non puntualissima, ma abbastanza individualizzante del fenomeno. Hanno consentito di accettare, in maniera oggettiva e scientifica l'effettiva presenza di esalazioni in una delle tre stazioni di campionamento ubicata a 500 metri dalla zona Asi di Giugliano e a circa 2 chilometri dal centro urbano di Qualiano. Relativamente ai dati di specializzazione chimica, sono stati individuati in tutti e tre i campioni analizzati, sostanze in traccia quali: acido acetico, acido borico, acetamide, secondo le linee guida Apat in materia di metodo di misura delle emissioni olfattive. L'affermazione importante è che queste caratteristiche delimiterebbero il campo di azione perché esse sono riconducibili, verosimilmente, ad evitare il trattamento rifiuti, in particolare a putrefazione o, comunque, a decomposizione di frazione organica. Va sottolineato che la presenza di sostanze chimiche sopra riportata, anche se in concentrazioni elevate, non forniscono informazioni sugli effetti cumulativi e amplificativi che possono essere responsabili di miasmi. L'altro passaggio importante è che proprio da questa composizione si escluderebbe una delle prime ipotesi, cioè la riconducibilità del problema miasmi all'attività di spandimento dei reflui zootecnici che pure nel periodo, in particolare, di fine estate, sono utilizzati per attività di concimazione dei terreni. In conclusione, evitando, in questa fase, anche per il rispetto delle indagini che sono in corso, perché c'è un'attività investigativa nella Magistratura, con gli organi ausiliari di Polizia Giudiziaria e anche con il supporto della stessa Arpac, non sussistono ragioni, in questo momento, ammissibili per individuare specifiche aziende e specifici soggetti. Diciamo che, comunque, non mancherà molto per arrivare a dare una diagnosi definitiva. Il cambio d'indagine sul Piano Territoriale, quindi, si è concentrato sull'area Asi di Giugliano, escludendo il tema degli affluenti zootecnici, si è concentrato sul funzionamento di impianti di trattamento dei rifiuti o malfunzionamento degli impianti di trattamento dei rifiuti. Su questo faccio una considerazione: è chiaro che ci sono stati cambiamenti delle condizioni meteoclimatiche e, quindi, anche dell'andamento del vento, ma proprio, probabilmente, a causa dell'intensificarsi delle attività di monitoraggio, ci sono delle squadre Arpac della società in house Multiservizi, insieme a Sma, che hanno svolto decine e decine di sopralluoghi, io stesso ho partecipato ad alcuni incontri operativi presso lo Stir di Giugliano, proprio per programmare quest'attività abbastanza intensa. Queste azioni hanno, probabilmente, in concomitanza anche con condizioni meteo più favorevoli determinato la rimozione delle cause del fenomeno, perché sono alcuni giorni che il fenomeno non è più registrato. Devo anche dire che ha molto funzionato e ha contribuito alla delimitazione del territorio interessato l'App attivata da Arpac e da Sma, hanno ricevuto centinaia e centinaia di segnalazioni che sono state elaborate, quindi, hanno collegato fasce orarie e provenienze delle segnalazioni al sistema di georeferenziazione del monitoraggio, quindi, questo è stato molto utile per delimitare il campo di azione e ai fini dell'individuazione delle responsabilità. Si è trattato di un fenomeno molto grave. Quando saranno accettate le responsabilità - fermo restando l'aspetto rilevante in sede penale - l'Amministrazione regionale, per quelli che sono i suoi compiti, sarà rigorosa e inflessibile, quindi, vi saranno delle sanzioni correlate e commisurate alla gravità degli accadimenti Concludo con un'osservazione: se oggi il fenomeno, nonostante gli impianti siano in funzione, nella zona interessata il fenomeno si è attenuato e, da qualche giorno, addirittura è insussistente, se ne deduce che non è l'esistenza degli impianti la causa del fenomeno, ma evidentemente una patologia che si è potuta insorgere o in ordine allo stoccaggio di materiale superiore alle quantità ammesse o in ordine al mal funzionamento dei meccanismi industriali che non hanno risposto come dovevano alle sollecitazioni dei gestori. Questo ci lascia capire che l'attenzione andrà concentrata sull'individuare criticità gestionali e anche per chiarire che sarebbe sbagliatissimo prendere spunto da una vicenda assolutamente grave, e io so bene quanti disagi questa vicenda ha creato alle popolazioni interessate, ma trarre da questa vicenda un giudizio generalizzante e sommario sulla non giustificatezza degli impianti di trattamento anche del ciclo dei rifiuti, perché questi impianti sono necessari, però, bisogna vigilare perché funzionino bene e non siano fonte di disagio grave come quelli che si sono determinati. Nel rimettere la relazione scritta all'interrogante, devo necessariamente fare riserva ad ulteriori conclusioni, sia del monitoraggio da parte dell'ARPAC, sia ulteriori approfondimenti. Naturalmente non posso riferire, non sarebbe neanche opportuno, di quelli che sono gli esiti delle indagini che svolge, per suo conto, l'autorità giudiziaria che ovviamente è padrona è sovrana delle proprie attività. Posso riservarmi, quando avremo un quadro più assestato delle analisi fatte dall'ARPAC e dei vari laboratori, abbiamo attivato anche una seria collaborazione con il CNR e con le Università della Campania che hanno specializzazione in questo campo, penso che potremmo zoommare in maniera ancora più puntuale per individuare i veri responsabili. Al momento, è stata circoscritta in maniera scientificamente fondata l'area interessata e anche la tipologia di plausibile provenienza. Grazie.

BORRELLI FRANCESCO EMILIO

Grazie Presidente. Credo che l'intervento da parte dell'ARPAC e della Regione abbia contribuito, insieme alla mobilitazione dei cittadini e dei Sindaci della zona, a delimitare l'area, da quello che risulterebbe, altrimenti i miasmi sarebbero ancora presenti. Si tratta di qualcosa che è stato smaltito in una quantità eccessiva che ha portato questi problemi. Mi permetto di suggerire, per il futuro, che l'attenzione, visto che è stata delimitata l'area, non è piccolissima, ma sappiamo che è la zona ASI, potrebbe essere molto utile, come si sta facendo anche in alcuni casi sul fiume Sarno, che sta cominciando a portare dei risultati e anche degli interventi della magistratura e delle forze dell'ordine, costruire un sistema di monitoraggio continuo e costante in modo tale che qualora potesse essere un episodio del genere, noi siamo già pronti per intervenire e per evitare che un disagio del genere, che è durato diversi giorni, diverse settimane, possa ripetersi e soprattutto affinché, come giustamente diceva il vicepresidente Bonavitacola, chi eventualmente sbaglia, perché in questo caso non si è trattato di uno sbaglio casuale, è stato uno sbaglio reiterato, messo avanti e portato avanti nelle settimane, sia colpito nelle maniere più forti possibili, per evitare nuovamente disagio alla cittadinanza.

Attachments:
Download this file (Resoconto_22ottobre2021QT.pdf)Resoconto_22ottobre2021QT.pdf[ ]129 kB