Question Time del 3/5

Question Time del 3/5

indice:
1 - Comunicazioni del Presidente
2 - Tavolo pubblico - privato per la formazione professionale - iniziative e risultati'
3 - Elezioni Consorzio di Bonifica delle Paludi di Napoli e Volla - DPGR n. 35/2023 Proroga incarico Commissario straordinario
4 - Accordo per lo snellimento e la velocizzazione delle procedure di erogazione dei fondi relativi alla mobilità in deroga nelle aree di crisi complessa
5 - Legge regionale 15 luglio 2020 n.26: ヤDisposizioni per favorire l'accesso delle persone con disabilità alle aree demaniali destinate alla balneazione
6 - Interventi urgenti per il ヤPonte Nuovo' sul Volturno nel Comune di Capua (CE) S.S. Appia
Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE

Buongiorno a tutti e benvenuti all'odierna seduta di Question Time. Ricordo che le interrogazioni iscritte all'ordine del giorno dell'odierna seduta di Question Time verranno discusse per omogeneità di materia e che ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento Interno il Consigliere proponente ha la facoltà d'illustrare l'interrogazione per non più di 1 minuto. A ciascuna delle interrogazioni presentate risponde il rappresentante della Giunta per non più di 3 minuti. Successivamente l'interrogante o altro Consigliere del medesimo Gruppo ha il diritto di replicare per non più di 2 minuti.

Tavolo pubblico - privato per la formazione professionale - iniziative e risultati'
CIARAMBINO VALERIA

Grazie Presidente. Saluto gli Assessori presenti e vengo al tema della mia interrogazione odierna. Cari colleghi, immagino capiti a voi lo stesso nel compiere il nostro lavoro istituzionale e politico di intercettare quello che è il bisogno preminente che ci arriva dalla nostra terra e dalla nostra gente, che è il bisogno del lavoro, chiunque ci chiede lavoro. Incontriamo i giovani, incontriamo i padri e le madri di famiglia e ci chiedono di poter creare, su questo territorio, lavoro per i loro figli. Andiamo nelle imprese e ci dicono che mancano figure professionali, incontriamo gli artigiani e ci dicono che nessuno vuole più fare il loro lavoro. Questa è l'emergenza più grande che c'è nella nostra Italia, ma in particolare nella nostra Regione che detiene il primato per la disoccupazione e - ahimè - detiene il primato anche per i Neet, che sono quei giovani dai 15 ai 34 anni che non sono inseriti né in un percorso lavorativo, né in un percorso di formazione e che su Napoli e Provincia sono il 41,5 per cento dei giovani nella fascia d'età che ho descritto. È un dramma vero e proprio. Ho sempre ritenuto che la chiave di volta per dare veramente una svolta a questo dramma, trasformando e creando opportunità, sia la formazione, per questa ragione avevo salutato con grande favore l'iniziativa della Giunta regionale, in particolare dell'Assessore Filippelli che il 17 febbraio 2022, con un comunicato stampa, aveva annunciato l'istituzione di un tavolo di raccordo pubblico privato tra la formazione professionale regionale e i fondi nazionali interprofessionali. In pratica, un tavolo che da sempre ho auspicato che mettesse insieme le imprese della Campania, le Associazioni di categoria e la Regione per individuare di quali figure professionali ci fosse bisogno sul nostro territorio regionale e orientare così la formazione. Mi ha impressionato un articolo di qualche giorno fa, dove il ministro Calderone ci dice che in Italia abbiamo 1 milione di posti di lavoro che non riusciamo a coprire. Questa dichiarazione, che è una dichiarazione allarmante, alla quale posso dare concretezza e sostanza con la mia esperienza sul territorio campano, dove vi assicuro che tantissime imprese mi dicono: "non trovo i fornitori", "non trovo i manutentori dei pannelli fotovoltaici", per citare due casi concreti, "sono costretta ad andare a prendere questi lavoratori fuori Regione o addirittura fuori dall'Italia", noi, come Campania, perdiamo circa 100 mila giovani, per lo più laureati, ogni dieci anni, che sono costretti ad emigrare per trovare un lavoro. Alla luce dell'iniziativa che la Regione aveva assunto, ho intercettato, proprio di recente, mi è stato inviato da alcuni cittadini, il programma GOL della Regione Campania, aperto a giovani e donne di età dai 30 ai 65 anni, dove si attivano corsi gratuiti con indennità di frequenza e trovo che ancora noi utilizziamo i fondi della formazione per formare operatore olistico del benessere, pratica dei trattamenti di massaggi antistress, trattamenti di cura, ricostruzione e decorazione delle unghie, ma soltanto per citarne alcuni. La Regione Campania ha a disposizione, per la formazione, tanti fondi, abbiamo soltanto per il programma GOL, nel 2022, 120 milioni di euro che sono stati assegnati, abbiamo gli FSE fondi della programmazione europea e fondi del Bilancio regionale. Caro Assessore, credo che veramente dobbiamo fare un lavoro con la collaborazione di tutti perché questi fondi non vadano più dispersi in mille rivoli, ma debbano realmente servirci per orientare la formazione al mondo del lavoro. La formazione deve essere un investimento e non dobbiamo disperdere neanche un centesimo, quindi, ci deve essere un matching sempre più completo tra l'offerta formativa che la Regione mette in campo e il bisogno di figure professionali espresso dalle aziende del nostro territorio. In virtù di questo, in virtù dell'iniziativa che lei aveva già annunciato che andava in questa direzione vorrei sapere, in virtù di un tavolo che si è riunito, almeno stando alle dichiarazioni che abbiamo letto, è stato costituito oltre un anno fa, quali sono le iniziative che sono state poste in essere nell'ambito di questo tavolo e anche quali sono i risultati che ad oggi abbiamo raggiunto rispetto agli obiettivi prefissati. C'è un dato molto interessante che stima, in 1 milione 600 mila posti di lavoro, nell'Italia pre-Covid - questo è un dato del 2019 - i posti di lavoro dell'occupazione green in Italia. Do anche una sollecitazione: immaginare che la Campania diventi l'hub della formazione green dell'Italia dove formare i nostri giovani a queste professioni del futuro e utilizzarle, innanzitutto in Campania e poi esportarle, se necessario, anche nel resto d'Italia, ma essendo in questo caso una libera scelta e non una necessità impellente dei nostri giovani. Grazie.

FILIPPELLI ARMIDA

Grazie. Siamo la prima Regione in Italia che ha fatto questo tavolo con i fondi interprofessionali, proprio perché ci interessa creare un ecosistema della formazione, perché non ci riteniamo monadi, ma perché tutti possano contribuire a rispondere alle nuove esigenze che sono quelle veramente drammatiche di posti di lavoro che non si riescono a coprire perché mancano le competenze, oltretutto, con uno sguardo ai prossimi anni in cui, nel 2030, l'85 per cento dei lavori non lo conosciamo, quindi, dobbiamo davvero creare un ecosistema, trovare davvero tutte le consonanze e le sinergie per rispondere a tutto questo, perché oltre alle competenze bisogna anche creare una motivazione al lavoro, perché c'è anche questo, cioè, chi non studia e non lavora, ci vuole anche una motivazione. Comunque, in relazione all'interrogazione in oggetto, a firma della Consigliera Ciarambino, concernente le iniziative poste in essere nell'ambito del tavolo con i fondi interprofessionali, lo scorso 17 febbraio 2022, sono stati avviati i lavori con i fondi interprofessionali volti a condividere strategie di complementarità programmatica, finanziaria e operativa relativamente alle politiche formative che coniugano con questi la mission dell'Amministrazione regionale. Hanno preso parte ai lavori: Fonarcom, Fondirigenti, Fonditalia, Fondoconoscenza, Foncoop, Fonter, Fondartigianato, FBA, Fondoprofessioni, FAPI, FORAGRI, FONTER, Fonservizi, Fondimpresa, Fondolavoro, Formazienda. A seguito di tale primo confronto sono state avviate dagli uffici le attività necessarie ad accogliere, nell'ambito degli strumenti di monitoraggio regionali, i progetti formativi a valere sui fondi interprofessionali, garantendo le referenziazioni necessarie per la piena attuazione dei livelli descritti dal Decreto Legislativo 16 gennaio 2013 n. 13 e l'opportunità di estendervi la disciplina regionale per il riconoscimento dei crediti secondo quanto previsto dal Decreto Interministeriale del 5 gennaio 2021, concernente: "Disposizioni per l'adozione delle linee guida per l'interoperatività degli Enti pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione delle competenze". A tal fine i referenti dei fondi interprofessionali hanno, al contempo, anche fornito i propri contributi contenutistici relativamente a quanto già gestito dal repertorio regionale dei titoli e delle qualificazioni della Regione Campania, ciò affinché da tal punto di vista i contenuti del nostro repertorio possano soddisfare le esigenze rappresentate dai fondi interprofessionali. La gestione dei progetti nell'ambito di tale sistema si sviluppa in 3 fasi: la fase di progettazione che consente all'utente di associare al progetto formativo una o più unità di competenza, così come referenziate nell'ambito del repertorio. La fase si conclude con l'inserimento dell'informazione concernente la durata del percorso formativo, la fase di avvio e gestione che consente d'inserire le informazioni dei discenti e la documentazione normalmente già richiesta nell'ambito dei nostri sistemi di gestione e controllo, la fase di chiusura che consente di gestire la sessione valutativa finale e il rilascio delle relative attestazioni generate dal sistema. Tali attestazioni sono verificabili da chiunque e pertanto possono costituire una comoda modalità per assicurarsi che il progetto sia transitato sui nostri sistemi di monitoraggio. Tale organizzazione consente, tra l'altro, di estendere, alle attività formative a valere su fondi interprofessionali, la disciplina regionale per il riconoscimento dei crediti, innanzitutto finalizzato all'eventuale volontà o esigenza degli interessati di completare un percorso formativo volto all'acquisizione di un titolo o una qualificazione, come pure di avere uno sguardo d'insieme e un monitoraggio delle attività formative che si realizzano sul territorio regionale, indipendentemente dalle fonti finanziarie, anche ai fini della gestione delle crisi d'impresa e delle politiche attive per il lavoro. Questa è una cosa che ci interessa molto, che tutti contribuiscano alle politiche attive. Le attività di adeguamento tecnologico avviate dagli uffici sono state concluse e sono in corso una serie di confronti operativi tesi a definire gli ambiti e le modalità di sfruttamento della strategia di complementarità implementata. La mission che ha dato avvio ha descritto i lavori con fondi interprofessionali e ha fatto sì che la Campania si trovasse pronta a gestire le necessarie interconnessioni programmatiche, finanziarie ed operative con questi e anticipandoci nei fatti rispetto a quanto solo successivamente definito sulla scena nazionale circa il ruolo dei fondi interprofessionali nell'ambito di specifiche politiche d'intervento pubblici, compresi quelli nell'ambito delle crisi aziendali e quelli concernenti l'utilizzo del Fondo delle nuove competenze, quindi, una possibilità di monitorare e di riconoscere ai fondi interprofessionali le capacità di politica attiva, immettere i loro dati, quindi, fare delle politiche integrate. Questo è uno dei primi esperimenti in Italia, è uno dei primi esperimenti di condivisione di strumenti di lavoro.

CIARAMBINO VALERIA

Grazie Presidente. Grazie Assessore per la sua risposta che illustra, diciamo, il percorso che è stato messo in campo, ma, ad oggi non ancora parla dei risultati. Le rinnovo l'invito a considerare il valore assoluto che può avere la formazione e questi cospicui investimenti di fondi nel matching tra domanda e offerta di lavoro sul nostro territorio regionale. Se non partiamo da questo credo che difficilmente riusciremo ad invertire questa tendenza. Personalmente, anche approfittando del mio ruolo istituzionale di Vicepresidente del Consiglio, interagirò con le Associazioni di Categoria delle Imprese e delle Attività Produttive sul nostro territorio anche per pungolarli a stimolare loro stessi la Regione a fare questo lavoro d'interazione sempre più stretto perché altrimenti - lo ripeto - perdiamo un treno. Il mondo è cambiato, i profili professionali a cui formiamo i nostri giovani non possono essere gli stessi di 20 anni fa e dobbiamo essere tra le prime regioni che intercettano per questo nuovo mercato del lavoro. Mi aspetto questo dalla Giunta regionale della Campania. Grazie.

Elezioni Consorzio di Bonifica delle Paludi di Napoli e Volla - DPGR n. 35/2023 Proroga incarico Commissario straordinario
NAPPI SEVERINO

Grazie. La Giunta regionale, con delibera del dicembre 2021, oltre a disporre l'ennesima proroga della gestione commissariale di vari consorzi, tra cui quello di Napoli e Volla, stabiliva di ampliare i poteri commissariali ricomprendendo, persino, il compimento degli atti di straordinaria amministrazione, un provvedimento abnorme che veniva impugnato da alcuni consorziati innanzi al Tar. Il Tar, con sentenza 2023, accoglieva le doglianze e dichiarava illegittima l'attribuzione di funzione del Commissario e anche l'utilizzo di modalità diverse rispetto a quelle previste dalla Legge del 2003 per l'espletamento delle attività elettorali. Ricordato che nel frattempo il sottoscritto ha già presentato due interrogazioni nelle quali ha posto in evidenza l'esistenza di molteplici condotte di dubbia legittimità poste in essere dal Commissario, con la conseguente necessità di operare i necessari controlli di legalità anche alla luce dei pesanti rilievi posti dai Revisori dell'Ente; in particolare, dalla documentazione acquisita, emerge inconfutabilmente che, fra l'altro, il Commissario: a) avrebbe fatto ricorso ad affidamenti diretti di appalti e/o servizi e/o forniture in spregio alla vigente normativa, persino quella semplificata regolante la cd. "somma urgenza", peraltro attribuendoli in via preferenziale ad un'impresa operante nel suo territorio di residenza, di costituzione praticamente contestuale con i primi affidamenti delle attività, priva di documentata esperienza e amministrata da soggetto gravato da molteplici precedenti giudiziari; b) si è attribuito compensi e rimborsi con modalità e in misure contrarie e/o esorbitanti le vigenti disposizioni di legge; c) ha attribuito incarichi professionali, erogando i relativi corrispettivi, in violazione alla vigente normativa e con l'aggravante di utilizzare il professionista nominato per bypassare rilievi avanzati sul suo operato dalla struttura amministrativa interna dell'Ente; inopinatamente, il Presidente della Giunta - dopo essersi limitato, attraverso un proprio delegato, a fornire in Aula risposte evasive, arrivando a sostenere persino che l'Amministrazione regionale non avrebbe poteri di controllo sull'operato del Commissario da egli stesso nominato - con proprio decreto n. 35 del 6 aprile 2023 non soltanto procedeva all'ennesima proroga del Commissariamento, ma addirittura riconfermava nell'incarico la medesima persona. Osservato che il pluri-prorogato Commissario straordinario, esorbitando addirittura dal pur illegittimo mandato conferitogli, quale primo atto della sua ulteriore gestione, sul falso presupposto di voler "semplificare" lo svolgimento delle elezioni degli organi ordinari di gestione del Consorzio, con propria deliberazione ha ritenuto di modificare modalità e criteri della relativa procedura elettorale, in aperto contrasto coi principi stabiliti al riguardo direttamente dalla L.R. n. 4/2003. Appreso che il Commissario residente in provincia di Salerno risulta all'improvviso inserito negli elenchi, da egli stesso predisposti, dei consorziati con diritto di elettorato passivo per le prossime elezioni ugualmente da lui indette per il prossimo 25 giugno 2023 e che, come da costui dichiarato apertis verbis, intende candidarsi a ricoprire, per i prossimi 5 anni, la carica di Presidente del Consorzio in questione, sostituendola a quella di Commissario; risulta addirittura già avviata un'intensa attività di proselitismo elettorale, nella quale il Commissario, oltre a far leva sulla sua attuale posizione, sostiene la propria vicinanza politica e personale con il Presidente della Giunta, di cui peraltro risulta traccia negli incarichi istituzionali e politici rivestiti nell'area territoriale e partitica nella quale storicamente il Presidente della Giunta esercita da sempre la sua influenza politica. Evidenziato che è persino superfluo osservare che simile condotta - indipendentemente da ogni pur necessario accertamento sulle modalità attraverso le quali costui risulta essere improvvisamente entrato a far parte dei consorziati dell'ente affidato alla sua gestione commissariale - si pone in ulteriore contrasto non soltanto con le espresse previsioni della legge regionale regolante la materia, ma anche con elementari principi di legalità e di conflitto di interessi, ponendo il Commissario nella contestuale posizione di soggetto che predispone le regole, che controlla la loro attuazione e che è arbitro e garante dei risultati in una competizione elettorale cui intende prendere parte come candidato per giunta alla massima carica consortile. Ritenuto che il Consorzio di Bonifica delle Paludi di Napoli e Volla, per la sua specifica competenza e attività, riveste un ruolo fondamentale ai fini del rischio idrogeologico per una consistente fetta del territorio della città di Napoli (zona est) e di 10 comuni limitrofi per una superficie complessiva di 10833 ettari per cui non è più sopportabile una gestione dell'ente come quella in corso che più di una volta ha visto prevalere personalismi e contrasti con la legislazione. Tutto ciò premesso il sottoscritto interroga il Presidente della Giunta regionale per conoscere, alla luce delle innumerevoli irregolarità e, con ogni evidenza, forse anche "illiceità" sopra rapidamente descritte (le cui risultanze hanno tutte pacifico riscontro documentale) - se preferisce continuare a restare indifferente e, di conseguenza essere corresponsabile di quanto sta accadendo, ovvero intenda adottare ogni urgente ed indifferibile provvedimento volto alla sostituzione dell'attuale Commissario straordinario e consentire il ripristino della legalità al Consorzio in questione che gestisce, tra l'altro, ingenti finanziamenti pubblici, anche regionali.

CAPUTO NICOLA

Grazie Presidente. Ringrazio il Presidente Nappi per le sue continue riflessioni sull'argomento, peraltro, è la quarta volta che intervengo in Aula. Con riferimento all'interrogazione del Consigliere Severino Nappi, rappresento che con la deliberazione 118 del 2023, la Giunta regionale della Campania ha rinnovato il commissariamento del Consorzio di Bonifica del Bacino inferiore del Volturno delle paludi di Napoli e Volla. Il rinnovo delle gestioni commissariali si è reso necessario alla luce della persistenza dell'interesse pubblico alla ricostituzione degli organi ordinari di quei Consorzi non essendo state celebrate le elezioni consortili nei termini massimi di durata di mandato in precedenza conferiti. La citata delibera ha preso atto di quanto stabilito nella sentenza del Tar Campania n. 852 del 7 febbraio 2023, la quale ha chiarito che alle gestioni commissariali possono essere assegnati poteri limitati all'adozione degli atti necessari alla convocazione dell'Assemblea dei consorziati e, in ogni caso, circoscritti all'ordinaria amministrazione dell'Ente nelle more della ricostituzione del Consiglio dei delegati. In applicazione di quanto previsto dalla Legge Regionale 4 del 2003, la Giunta ha poi demandato al Presidente il compito di provvedere alla nomina dei commissari reggenti delle sopracitate gestioni straordinarie, in particolare per il Consorzio di Bonifica delle paludi di Napoli e Volla il Presidente della Giunta regionale ha ritenuto di confermare il signor Antonio Pagano, uscente commissario straordinario, nell'incarico già ricoperto, seppur per il tempo strettamente necessario e comunque non oltre il 30 giugno 2023 per l'espletamento delle elezioni che sono state indette il prossimo 25 giugno. Sul punto giova evidenziare che fino ad ora le gestioni commissariali che si sono avvicendate hanno tutte riscontrato notevoli difficoltà nel compito di ricostituire gli organi rappresentativi dell'Ente napoletano, visto lo scarso interesse manifestato dai consorziati nei confronti dell'anzidetto appuntamento elettorale. L'indizione delle elezioni ad opera del commissario uscente ha indotto il Presidente della Giunta nel bilanciamento di tutti gli interessi coinvolti a privilegiare quello meglio in grado di garantire continuità all'Amministrazione dell'Ente durante lo svolgimento di tale specifica procedura, temendo, invero, il rischio che l'avvicendamento di un nuovo commissario a quello precedentemente incaricato avrebbe potuto condizionarne il buon esito. È, peraltro, per quest'evidente ragione che si è ritenuto di conferire l'incarico entro circoscritti e ben definiti termini temporali, oltre che nella sperata convinzione che gli organi consortili possano, dopo ben 40 anni di commissariamento, essere ricostituiti. Con riferimento alle modalità di svolgimento delle elezioni consortili, in particolar modo alla deliberazione commissariale 56 del 2023, con la quale si è ritenuto di semplificare le procedure elettorali in deroga alla disciplina vigente. Si rende noto che la direzione generale dell'agricoltura ha provveduto a intimare al commissario straordinario il ripristino della regolarità della procedura, diffidandolo dal ricorrere all'adozione di provvedimenti che seppur ispirati dalla necessità di consentire la ricostituzione degli organi consortili, si pongono in contrasto per quanto previsto dalla Legge Regionale e dallo Statuto. In merito alle regole della procedura elettorale, si evidenza che sarebbe auspicabile un intervento normativo del Consiglio regionale quale interprete deputato, per il tramite del suo potere legislativo, a semplificare la suddetta procedura, in modo da consentire un rapido ritorno alla normalità nelle realtà consortili come quella oggi in esame, ove il raggiungimento della soglia individuata dalla Legge per la presentazione delle liste ha rappresentato un ostacolo alla ricostituzione degli organi rappresentativi. Il Consigliere regionale rende poi noto che il commissario straordinario avrebbe maturato, e anche manifestato, l'intenzione di candidarsi alle prossime elezioni per il rinnovo dei delegati del Consorzio di bonifica. Caro Consigliere, siamo nell'ambito delle ipotesi, la mia personale opinione è che una tale eventualità, se dovesse verificarsi, risulterebbe sicuramente inopportuna in considerazione del ruolo svolto e della particolare influenza esercitata dal Commissario nella sua qualità di reggente protempore della gestione straordinaria della procedura elettorale. In ultimo, con riguardo al complessivo operato del commissario straordinario, si ribadisce che l'Amministrazione regionale può esercitare un controllo sugli atti consortili; che com'è noto dalle ipotesi indicate dalla Legge Regionale 4 del 2003, si evidenzia altresì che le scelte della gestione commissariale risultano, com'è normale che sia, sottoposte all'ordinario sindacato svolto dalle competenti autorità giurisdizionali. Resta tuttavia chiaro che laddove la procedura elettorale non dovesse sortire il risultato desiderato, l'organo politico sarà chiamato a condurre, anche alla luce delle numerose rimostranze sollevate dall'organo di revisione interna una nuova convocazione in merito all'opportunità di confermare o sostituire, al termine del 30 giugno 2023, il Commissario uscente dall'incarico in esame.

NAPPI SEVERINO

La ringrazio Presidente. Molto brevemente, prendo atto che l'Amministrazione regionale ha scoperto che ci sono delle cose che non funzionano, non sappiamo se la diffida sortisce effetti nella Repubblica Autonoma del Consorzio di Bonifica di Vallo di Napoli, visto che continuate a dire che non potete controllare quello che fa nonostante le carte che vi abbiamo dato e che evidenziano, chiaramente, illiceità e illegittimità che necessitano di un accertamento che sarebbe opportuno, per il buon nome della Regione Campania, che facesse l'Amministrazione e non che fosse affidato prima o poi, all'Autorità Giudiziaria di vario genere, perché questo nuoce all'immagine della nostra Regione. Al tempo stesso, per quanto riguarda l'attività di partecipazione vi do un'altra notizia, perché è singolare che debba essere io a farlo e non gli organi di controllo, che il Commissario risulta, effettivamente inserito nell'elenco degli aventi diritto al voto con provvedimento posto in essere da Campania Bonifica con ragioni e modalità del tutto misteriose in quanto costui, da protocollo dell'Ente, non risulta mai aver richiesto l'inserimento, quindi, magicamente, compare, nell'elenco degli aventi diritto al voto senza essere inserito negli elenchi di coloro che lo hanno richiesto, avendo titolo a riguardo. L'insieme di queste circostanze, anche soltanto quest'ultimo fatto, sul quale v'invito a svolgere la funzione che vi compete di controllo e di regolarità, siamo di fronte ad una storia che non ci consente di attendere quello che accadrà, perché quello che è accaduto è sufficiente ed è veramente molto grave. Grazie.

Accordo per lo snellimento e la velocizzazione delle procedure di erogazione dei fondi relativi alla mobilità in deroga nelle aree di crisi complessa
MUSCARA' MARIA

Grazie per la parola. Buongiorno. Torniamo a parlare nuovamente di Agrimonda, una cosa che ritorna di tanto in tanto senza riuscire ad avere una risposta soddisfacente e specialmente definitiva, questo, nonostante a questo sito siano stati destinati molti soldi da parte del Governo, soldi che, finalmente, potrebbero mettere fine a questa vicenda iniziata quasi 30 anni fa. Il sito in oggetto sappiamo che risulta contaminato da metalli pesanti, idrocarburi, fitofarmaci, sia nella parte superficiale sia nel suolo profondo, addirittura, dalle ultime indagini, anche le acque profonde. Il piezometro è posto a valle idrogeologica del sito e in questo piezometro sono stati riscontrati gli stessi fitofarmaci rinvenuti nel sito, indicando, quindi, che c'è una migrazione di contaminanti verso l'esterno lungo proprio la direzione del flusso della falda. L'eventuale estensione della contaminazione verso aree esterne al sito non è ancora stata ben definita e dovrà essere valutata con indagini sui terreni e sulle acque sotterranee. A conferma di tutto ciò la Conferenza dei Servizi del marzo 2022, quindi stiamo parlando già di un anno fa, ha imposto, approvando l'analisi del rischio, prescrive al soggetto obbligato, un piano d'indagini integrative nelle aree circostanti il sito, per confermare o estendere la sorgente di contaminazione. Nonostante abbiamo fatto un'audizione l'8 febbraio, purtroppo non soddisfacente perché il poco tempo a disposizione ha impedito agli astanti di porre le domande, quelle necessarie. Rilevato, oltretutto, la presenza di un top soil, di un suolo profondo contaminato, questo lascia prevedere una dispersione dei contaminanti verso l'esterno e che possa continuare, visto che la superficie è coperta da un telo malmesso, il quale, durante le piogge si riempie d'acqua, l'acqua, poi, viene assorbita nella zona sottostante e va verso le falde. Il Comune di Mariglianella si era anche impegnato in questo senso individuando in Arpac il soggetto che potesse fare questo tipo d'indagini integrative per verificare, appunto, se la contaminazione, così come rilevato da quel piezometro, fosse, poi, una contaminazione ampia tanto da richiedere un intervento importante. Chiediamo, quindi, alla Giunta se si sono attuate le indagini integrative per la valutazione della qualità dei suoli, delle acque e della falda all'esterno del sito così com'era stato prescritto nella Conferenza dei Servizi di marzo 2022 e come mai, nonostante sia stato anche accertato l'inquinamento delle acque di falda non sia stata ancora allestita una messa in sicurezza di emergenza, quindi, per esempio, una batteria idraulica per bloccare il corso delle acque contaminate. Grazie.

BONAVITACOLA FULVIO

Grazie Presidente. L'interrogante si è espressa in questo senso: nonostante tanti soldi che ha messo a disposizione il Governo nazionale non è stato fatto niente. Sono entrambe affermazioni che devo smentire, perché fin qui il Governo nazionale non ha ancora messo 1 euro, poi spiegherò perché. I soldi li ha messi la Regione Campania e ogni tanto per rispetto della cronaca sarebbe anche giusto ricordare che prima di parlare di bonifiche, lì è stato necessario rimuovere un quantitativo di rifiuti speciali e pericolosi rilevante, che ha comportato indagini complesse e costi esorbitanti per smaltimento in siti che non erano disponibili in Regione Campania, quindi, partiamo da una verità storica: in quel sito, prima cosa, sono stati rimossi quantitativi di rifiuti abbancati, pericolosi e speciali, con oneri a carico della Regione Campania. Una volta fatto questo si passa al problema "bonifiche". Si chiede perché non sono state fatte le indagini integrative. La risposta è molto semplice: abbiamo voluto accelerare evitando di fare due fasi (indagini e progettazione di bonifica), abbiamo inteso accorpare, in capo ad un unico soggetto affidatario del servizio di progettazione, anche l'effettuazione delle indagini preliminari, perché in questo caso le risultanze delle indagini sono strettamente correlate alle opzioni progettuali per la bonifica. Perché ancora non è stato affidato quest'incarico? Qui veniamo al tema del Governo nazionale. La Regione Campania ha inserito il finanziamento per Agrimonda al primo posto dei finanziamenti per i siti orfani, è stato definito uno schema di accordo di programma con il Ministero per un finanziamento di 2 milioni e mezzo che servirà sia alle indagini che al Progetto di Bonifica, quindi, nelle prossime settimane dovrebbe formalizzarsi quest'accordo che non dipende solo dalla Regione Campania che è uno dei due contraenti. L'ufficio ha relazionato su questo e ha precisato che l'intervento è stato programmato a valere sulle risorse PNRR, misura M2C4, investimento 3.4, bonifica del suolo dei siti orfani per l'importo di 2 milioni e mezzo di euro come primo intervento in ordine di priorità. Il Piano d'Azione per la misura PNRR relativo ai siti orfani, al Ministero competente in data 22 dicembre 2022, è in via di definizione. Nel caso in esame il Comune di Mariglianella ha formalmente accettato di voler ricoprire tale ruolo di soggetto attuatore diverso dalla Regione, nell'accordo sarà prevista questa facoltà, ciò anche in considerazione di quanto previsto dal precedente accordo tra il Comune stesso e la Regione che aveva dato avvio all'operazione di risanamento del sito e che attribuiva all'Ente regionale la competenza delle attività di rimuovere i rifiuti fino alla successiva caratterizzazione. Vengo all'ultimo punto "perché non sono state fatte opere di messa in sicurezza?". Per quanto attiene alle attività discendenti dal Piano di caratterizzazione si evidenzia che la Conferenza dei Servizi, il 22 marzo 2022 ha approvato le risultanze di detto piano, redatto da Arpac, eseguito dall'appaltatore Pro Point, Aureli Soil Srl, dichiarando il sito contaminato con necessità di interventi di bonifica o di messa in sicurezza operativa o permanente per le matrici suolo e acque sotterranee mediante un progetto operativo. La conferenza alla quale hanno rappresentato i rappresentanti delle autorità ambientali e sanitarie, non ha inteso di dover prescrivere interventi urgenti di messa in sicurezza di emergenza per il sito in parola. Lo dicono i tecnici, non lo dico io. Al fine di ottemperare a quanto stabilito dal verbale della conferenza, le prescrizioni e le raccomandazioni ivi contenute saranno richiamate nella documentazione che la stazione appaltante produrrà ai fini dell'indizione dell'apposita gara, quindi, della redazione del progetto di bonifica e, chiariamo ancora una volta, previa effettuazione delle indagini a integrative. Tutte le indagini integrative necessarie, nonché le eventuali e ulteriori ritenute necessarie a giudizio del progettista individuato, saranno propedeutiche alla scelta del miglior intervento di bonifica e messa in sicurezza permanente. Le attività di monitoraggio successive saranno finalizzate alla verifica del raggiungimento degli obiettivi di bonifica fissati. Il progetto di bonifica elaborato sarà, quindi, valutato in tutti i suoi aspetti in apposita conferenza dei servizi, com'è ovvio, perché il progetto andrà approvato, alla quale parteciperanno tutti gli Enti interessati e competenti. Resta inteso che considerato il finanziamento delle attività di bonifica, dalla progettazione all'esecuzione sarà a valere sui fondi PNRR, rimane la clausola e il divieto del doppio finanziamento delle operazioni, come peraltro già evidenziato in una precedente risposta al medesimo interrogante. In conclusione, le analisi saranno effettuate contestualmente alla redazione del progetto. L'accordo, se sarà firmato a breve, con il Ministero, renderà disponibili 2 milioni e mezzo, il Comune di Mariglianella si è candidato a fare il soggetto attuatore, non abbiamo nulla in contrario, la Conferenza dei servizi approverà il progetto di bonifica con le eventuali prescrizioni del caso.

MUSCARA' MARIA

Grazie della risposta anche se ci sono alcune cose che non mi sono chiare, in modo particolare le date che lei ha elencato che non corrispondono alla risposta che un'interrogazione simile è stata posta al Ministero stesso, il quale Ministero dà risposte diverse rispetto a quelle che mi ha dato lei. Le risposte a cui faccio cenno adesso sono datate 29 marzo 2023, quindi, la risposta è di pochi giorni fa. Il Ministero, interrogato sul ritardo degli atti sia della parte delle analisi integrative che essendo state già evidenziate l'anno scorso dovevano già essere belle che pronte, considerando che forse poteva farle anche Arpac, invece, adesso sento che le farà la stessa azienda che si occupa dell'eventuale messa in sicurezza, farà anche le analisi. Le dico quello che ha risposto il Ministero: si specifica che nel marzo 2022, la Regione Campania ha indetto, eccetera. L'analisi di rischio specifica in cui è stato acquisito il parere. Successivamente la stessa Regione, in qualità di soggetto attuatore, ha approvato la suddetta analisi di rischio e prescritto la presentazione del progetto operativo di bonifica entro l'anno, attività - dice il Ministero - che non è stata ancora perfezionata. Va ulteriormente sottolineato come il trasferimento alle Regioni delle risorse della misura del PNRR è subordinato alla sottoscrizione di un apposito accordo con il Ministero dell'Ambiente, della Sicurezza, eccetera. Per quanto di pertinenza delle strutture preposte del Ministero, lo schema di accordo è stato predisposto, nonché trasmesso alla Regione Campania, il 22 dicembre 2022. Lo schema di accordo, in conformità con il Piano d'azione, individua gli obiettivi intermedi per ciascun intervento per il monitoraggio in itinere del corretto avanzamento dell'esecuzione dello stesso, nonché le azioni correttive necessarie per il raggiungimento dell'obiettivo della misura M2C4. Pertanto - dice il Ministero - nel condividere le criticità rilevate, si precisa che a tutt'oggi si è in attesa di ricevere formale assenso sullo schema di accordo propedeutico al trasferimento delle risorse per la messa in sicurezza e per messa in sicurezza e per la valutazione di eventuali indagini integrative, anche esterne al rischio. Non ci troviamo proprio con le date, siamo in attesa da un anno e passa, perché la Conferenza dei servizi è di un anno fa, il Ministero a dicembre ha mandato uno schema, la Regione non ha risposto a questo schema, la scadenza per l'utilizzo di questi fondi è 2026, il rischio grosso è che non si facciano le cose fatte bene. So che la Regione Campania precedentemente ha fatto una messa in sicurezza del sito, ma una messa in sicurezza che a questo punto non è risultata efficace, visto che bisogna ancora intervenire. Le lascio questa risposta del Ministero, sentitevi tra voi. Capisco anche che sul territorio dell'argomento non si voglia parlare, e il silenzio lo vedo proprio in quest'Aula, dove devo essere io, che sono di un'altra zona, a parlare di una cosa così scottante che mette a rischio la salute dei cittadini. Non si vuole parlare perché bisogna stare tranquilli, perché affianco si sta costruendo una clinica per bambini, una clinica per cure legate ai bambini, un po' più avanti si stanno costruendo delle case e nessuno vuole dire che c'è un inquinamento forte, ma abbiamo il dovere di farlo, al di là del silenzio di chi dovrebbe parlare e tace. Grazie.

BONAVITACOLA FULVIO

La chiudiamo rapidamente, se lei nella replica fa una seconda interrogazione, mi costringe a una seconda replica. Le farò avere una documentazione da cui si evince che quello che dice il Ministero non è esatto, la Regione ha risposto, se lei l'avesse posto prima, l'avrei risposta prima. Grazie.

Legge regionale 15 luglio 2020 n.26: ヤDisposizioni per favorire l'accesso delle persone con disabilità alle aree demaniali destinate alla balneazione
SAIELLO GENNARO

Grazie Presidente. Buongiorno Assessore. Con l'individuazione e il riconoscimento delle aree di crisi industriale complesse anche la Campania, almeno formalmente, si è dotata di uno strumento che nel corso degli anni avrebbe dovuto dare un'utilità e un'opportunità al territorio, specie quelle aree considerate maggiormente depresse sotto il profilo industriale ed economico, quindi, nei termini di reindustrializzazione e rilancio e opportunità da dare specialmente a quei lavoratori rimasti senza occupazione che prevedevano aziende che purtroppo in quelle aree hanno chiuso, sono fallite o hanno delocalizzato. Una platea di circa 400 persone che sono state oggetto in questi anni, in questi mesi ancora di più, di atti istituzionali che ho presentato in quest'Aula nei termini di cercare di collaborare con quest'Amministrazione per la costruzione di percorsi mirati, volti alla ricollocazione di queste famiglie. Abbiamo avuto diversi incontri anche con l'Assessore Marchiello, purtroppo, però, non abbiamo trovato mai una rispondenza fattiva e concreta, collaborativa, per avviare dei percorsi in tal senso, anche di formazione e di riqualificazione professionale alla luce dei fondi del Piano COL che potevano, secondo me, essere spesi meglio, considerando, insomma, le platee e partendo dal basso, anziché, poi, costruire delle progettualità che non rispondono alle esigenze, poi, del territorio. Insomma, questa platea di 400 persone va avanti da anni esclusivamente con un sussidio, con un'indennità della mobilità in deroga, la quale, però, segue un iter molto farraginoso e burocratizzato, ovviamente va rinnovato ogni anno e dalla scadenza di un'annualità la domanda per l'annualità successiva, purtroppo, questa farraginosità porta via del tempo, si parla di circa sei o sette mesi dall'erogazione di una mobilità all'altra e questo arreca non pochi problemi a queste famiglie che vanno avanti solo con questo sussidio. In altre regioni si sono mosse, nel Lazio e in Toscana, con degli accordi grazie ai quali sembrerebbe che questi tempi si siano abbreviati o dimezzati. La cosa che chiedo oggi se è stata attivata o s'intende attivare un tavolo con le parti sociali proprio per andare in questa direzione e se s'intende inserire questi percettori tra i destinatari anche di eventuali bonus perché in questi anni, con l'attivazione anche di bonus statali, si sono avuti non pochi problemi con i vari distretti ASL, parliamo sempre di situazioni legate alla burocrazia. Grazie.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie Presidente. La risposta è molto breve perché tecnica. In merito ai quesiti posti dal Consigliere la Direzione per l'Istruzione e la Formazione Lavoro e le Politiche Giovanili ha rappresentato che in attesa del Decreto del Ministero per il Lavoro, per l'attribuzione delle risorse dell'anno 2023, relativamente alla mobilità in deroga ex articolo 25 Ter del Decreto 119/2018, a valle del quale si procederà prontamente, come per gli altri anni, con la pubblicazione di un avviso pubblico e la ricezione delle domande da parte dei beneficiari, si fa presente che: la normativa vigente non prevede alcun accordo con le parti sociali e che la procedura è stata già semplificata nel 2022 con l'introduzione della piattaforma informatica per la presentazione delle domande. Tale semplificazione ha reso molto scorrevole la presentazione delle domande da parte dei beneficiari e ha anche permesso di ridurre i tempi dell'istruttoria consentendo di emanare i decreti dirigenziali di autorizzazione alla concessione del trattamento di mobilità in deroga dopo circa 20 giorni dal termine ultimo di presentazione delle domande, quindi brevissimo. Si ricorda, infine, che il pagamento dell'indennità non viene fatto dagli uffici regionali ai quali è richiesto dalla normativa di comunicare i nominativi degli ammessi al beneficio, ai competenti uffici dell'INPS, Ente deputato al pagamento. Detto questo, come risposta, voglio integrare quello che è successo nel 2022, ultimo anno. Nell'anno 2022, dopo il riparto delle risorse da parte del Ministero, si è proceduto alla pubblicazione, in data 11 maggio 2022, di un avviso pubblico che prevedeva la possibilità, per i beneficiari della mobilità in deroga così come individuati dal Decreto-legge 119/2018, residenti in una delle 5 aree di crisi complesse, presenti in Campania, di presentare domanda tramite apposita piattaforma informatica. L'avviso prevedeva 2 finestre per la valutazione delle domande: una per le domande presentate entro il 28 giugno, la seconda per quelle presentate entro il 30 settembre, perché abbiamo avuto dei ritardatari; quindi, andiamo anche a recuperare quelli che non fanno domanda. Sono state ricevute, complessivamente, 595 domande, oltre 400 di cui parlavamo, di cui 535 ammesse al beneficio dei 60 esclusi per mancanza di requisiti. Ad ogni beneficiario è stata concessa l'indennità di mille 638,63 euro lordi mensili, determinata secondo quanto indicato nella circolare INPS n. 90 del 2018, per 12 mensilità per un impegno complessivo di risorse di circa 10 milioni e mezzo di euro. Per il 2023 si è in attesa del Decreto del Ministero per l'attribuzione delle risorse dell'anno corrente a valle del quale si procederà, prontamente, come per lo scorso anno, con la pubblicazione dell'avviso pubblico e la ricezione delle domande dei beneficiari. Si fa presente che la normativa vigente non prevede alcun accordo con le parti sociali e che la semplificazione della procedura, attuata nel 2022, con l'introduzione della piattaforma informatica per la presentazione delle domande, ha dato ottimi risultati e ha consentito di emanare i decreti dirigenziali di autorizzazione alla concessione del trattamento di mobilità in deroga dopo circa 20 giorni - come già detto e ribadisco - dalla presentazione delle domande. Com'è noto, ripeto, i tempi dell'INPS non dipendono da noi.

SAIELLO GENNARO

Assessore, penso che questa risposta sia un po' datata, perché il decreto è arrivato il 6 aprile, abbiamo già il Riparto per le risorse che spettano alla nostra Regione, di 10 milioni 391 mila euro. Le posso assicurare che se ho portato questa questione in quest'Aula è perché purtroppo queste persone mi scrivono di continuo e anche lo scorso anno, nonostante queste rassicurazioni, sono passati circa sei o sette mesi tra una mobilità e l'altra, consapevoli del fatto che ci siano due finestre aperte perché ci sono scadenze diverse in questa platea, però, il discorso e l'invito è quello di guardare a ciò che stanno facendo anche altrove perché ho letto di accordi sindacali fatti con la Regione Lazio e in Toscana dove grazie a questi accordi alcuni passaggi burocratici sono praticamente velocizzati, per esempio, nell'individuazione della platea, inoltre, l'invito che faccio è anche, secondo me, ad aprire un focus sulle reindustrializzazioni che sono in atto, perché, per esempio, ad Acerra, nell'area dell'ex Montefibre, abbiamo imprese che si sono insediate, stanno già a lavoro per aprire di qui a breve, però, le platee che avevamo lì appese ad un filo sono rimaste fuori da ogni processo per l'inclusione nella reindustrializzazione e questo è molto significativo perché questi strumenti sono stati creati ad hoc proprio per investire quelle risorse agevolando anche la ricollocazione. Mi chiedo come mai sia accaduto questo. Gioiamo per il grande lavoro fatto per la Whirlpool, perché lì abbiamo visto l'esito dopo anni di duro lavoro, fatto da tutte le istituzioni, dalla Regione, dal Ministero, insomma, da tutti coloro che hanno ricoperto delle cariche importanti, a corredo di due o tre anni di lavoro duro, so che c'è stato un lavoro duro fatto di tavoli di concertazione difficili, siamo riusciti a trovare una soluzione per oltre 300 persone, nel sito dell'ex Montefibre, poi ci sono altre aziende come l'ex Carrefour, insomma, abbiamo delle situazioni dove queste persone sono state proprio abbandonate e dimenticate. Più volte ho avuto un incontro con lei per cercare di ragionare in che modo poter utilizzare gli strumenti esistenti, cioè, per trovare progettualità anche di ricollocazione a seguito di una formazione mirata, però, non ho trovato delle risposte concrete. L'invito è ad incontrarci, magari a parlarne e a cercare anche di forse di replicare ciò che stanno facendo altrove, perché altrove si stanno muovendo. Siamo un pochino indietro rispetto a queste politiche, Assessore, mi scuso se sono così diretto, però è così, perché dietro questi discorsi ci sono, poi, delle famiglie che non arrivano a fine mese, con questo sussidio di 500 euro questi mangiano, non è che si divertono. Quando si perde tempo con la burocrazia, sei o sette mesi, questo tempo per loro è veramente vitale, per questo spesse volte mi lascio anche trasportare da una certa verve nell'esporre questi argomenti, ma perché ho delle e-mail e delle sollecitazioni continue di persone che veramente stanno in difficoltà. Grazie.

Interventi urgenti per il ヤPonte Nuovo' sul Volturno nel Comune di Capua (CE) S.S. Appia
GAETA ROBERTA

Grazie Presidente e grazie Assessore. Premesso che: la legge regionale n. 26 del 15 luglio 2020 riconosce e sostiene il diritto delle persone con disabilità garantendo la libertà di accesso alle aree demaniali destinate alla balneazione; l'articolo 3 della stessa legge prevede che la Regione Campania può concedere ai Comuni costieri specifici contributi finalizzati proprio per l'abbattimento delle barriere non soltanto architettoniche, ma anche sensoriali, quindi, tutto ciò che impedisce in qualche modo l'accessibilità alle persone con disabilità, nello specifico: ad agevolare l'accesso alle aree demaniali mediante abbattimento delle barriere fisiche, sensoriali e comunicative; ma anche ottenere un finanziamento per installare degli ausili speciali, segnaletica, strutture amovibili, quindi, tutta una serie di agevolazioni e di strutture che consentono la reale accessibilità alle persone con disabilità che già normalmente non hanno possibilità di usufruire di spazi di cui noi tutti possiamo usufruire, penso anche tutto ciò che riguarda la cultura, la ricreazione, proprio l'accessibilità alla vita che riguarda ciascuno di noi. Mi interesserebbe sapere se i Comuni hanno fatto richiesta di questi finanziamenti, quindi, se hanno avuto accesso ai finanziamenti e hanno messo anche in pratica tutte queste azioni perché chiaramente nella nostra Regione, ma credo in tutto il nostro Paese, sono veramente poche le opportunità per le persone con disabilità di accedere a queste strutture, a questi servizi. Aggiungo soltanto una cosa che non riguarda strettamente l'interrogazione, ma che comunque è una riflessione che faccio da anni e credo si possa condividere anche, cioè che queste tematiche non riguardano soltanto le politiche sociali, ma riguardano le infrastrutture, tutto ciò che si riferisce alla persona, quindi, anche alla fruizione da parte della persona dei servizi non può riguardare soltanto le politiche sociali che sono, invece, attività e servizi. È chiaro che lo chiedo all'Assessore alle Politiche Sociali sapendo che non tutto è nella possibilità di realizzazione da parte dell'Assessore alle Politiche Sociali.

FORTINI LUCIA

Buongiorno Presidente e buongiorno alla Consigliera e ai Consiglieri presenti. La risposta è particolarmente articolata, per cui, non la leggerò tutta, casomai la lascerò agli atti, anche perché devo dire che la direzione è stata molto attenta anche a dividere finanziamento per finanziamento, ambito per ambito che definisce anche la modalità attraverso la quale abbiamo deciso di erogare queste risorse, cioè non al singolo Comune, ma agli ambiti territoriali perché chiaramente per la direzione era molto più semplice, in questo modo, fare il riparto, anche perché si tratta di servizi sociali ed era giusto che lo facessero gli ambiti. In riferimento all'oggetto si riscontra l'interrogazione consiliare concernente la Legge Regionale 26 del 2020, recante "Disposizioni per favorire l'accesso delle persone con disabilità alle aree demaniali destinate alla balneazione", per quanto di competenza della DG Politiche Sociali e Sociosanitarie si relazione come di seguito, con specifico riguardo alla richiesta finalizzata a conoscere quali Comuni costieri hanno usufruito di contributi regionali dal 2020 ad oggi e per quali tipologie di intervento. Con la DGR 638 del 2000, programmazione del Fondo Nazionale Politiche Sociali 2020, indirizzi per i piani di zona, terza annualità del quarto piano sociale regionale 2019-2021, è stato stabilito che nei piani di zona per l'annualità 2020 gli ambiti sociali territoriali con i Comuni costieri dovessero programmare le azioni di cui alla precedente legge per favorire l'accesso delle persone disabili alle aree balneari, a valere sulle risorse del fondo sociale regionale, anno finanziario 2020, ed eventualmente anche su risorse proprie del fondo unico di ambito. Successivamente, sono state trasmessi agli ambiti territoriali le indicazioni operative per la presentazione per la seconda annualità dei Piani di zona triennali, in applicazione del quarto piano sociale regionale, con le quali è stato ribadito che dovessero essere programmate, nei Piani di zona, le azioni di cui alla legge 26 del 2000 che riconosce e sostiene il diritto delle persone con disabilità una piena integrazione nella collettività, garantendo loro libertà d'accesso alle aree demaniali destinate alla balneazione. Le indicazioni operative, pertanto, specificano che tali finalità risultano perseguibili con interventi volti ad agevolare l'accesso mediante l'abbattimento delle barriere fisiche, sensoriali e comunicative, attrezzare tali aree con appositi ausili speciali, come carrozzino, sedie da mare da utilizzare per lo spostamento delle persone in acqua e in spiaggia; introdurre la dotazione di strutture amovibili, quali servizi igienici e spogliatoi accessibili, docce esterne, lettini prendisole rialzati; predisporre un'adeguata segnaletica idonea alle persone con disabilità sensoriale e intellettiva relazionale. È stata richiamata la necessità di prevedere interventi con cronoprogrammi compatibili con la realizzazione dei suddetti interventi entro il mese di giugno 2020 per evidenti ragioni legate alla fruibilità delle spiagge nella stagione estiva. Gli interventi programmati a valere su queste risorse sono stati realizzati da 20 ambiti territoriali, l'elenco degli ambiti territoriali sarà dato alla Consigliera con le relative risorse. Per quanto concerne il 2021, corrispondente alla terza annualità dei Piani di zona e applicazione del quarto Piano Sociale Regionale, la delibera di approvazione del Bilancio gestionale ha stanziato 500 mila euro come contributo a favore degli ambiti territoriali costieri. Con decreto dirigenziale 224 del 2021 si è proceduto al riparto, secondo il criterio della popolazione residente di età 18-64 anni in favore di 21 ambiti territoriali, anche rispetto a questo c'è indicato nella relazione sia gli ambiti che il riparto di risorse. Successivamente, con DGR 628 del 2021, sono state programmate attività rispetto alla Legge 26 del 2020 per favorire l'accesso delle persone disabili alle aree balneabili per gli ambiti sociali territoriali con Comuni costieri. In seguito, con nota del primo aprile 2022 sono state fornite le indicazioni per la presentazione dei Piani di zona, terza annualità del quarto Piano sociale regionale, specificate le stesse tipologie di interventi della precedente annualità, per le finalità previste dalla Legge regionale 26 del 2020. Con decreto dirigenziale 33 del 31 marzo 2023, sono stati liquidati, per un totale di 331 mila euro, i contributi relativi all'annualità 2021 in favore degli ambiti C3, C10, N11, N12, N13, N14, N29, N30 e N33. Tali ambiti avevano, infatti, soddisfatto il requisito per la liquidazione del fondo di cui tratta, avendo ottenuto attestazione positiva di conformità del Piano di Zona, terza annualità del quarto PSR. La liquidazione delle restanti somme impegnate in favore degli ambiti territoriali, per cui non è ancora attestata la conformità, seguirà il completamento della procedura di presentazione, conformità degli stessi Piani. Per quanto attiene alle risorse destinate dall'articolo 8 della medesima Legge, pari a 500 mila euro per ciascuna annualità 2020, 2021 e 2022, si rappresenta che le risorse stanziate in Bilancio per l'annualità 2021 sono state programmate quale quota di cofinanziamento regionale del progetto turismo balneabile, ammesso a finanziamento dall'ufficio delle politiche in favore delle persone con disabilità della presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero con l'attribuzione di risorse nazionali pari a 2 milioni di euro. In realtà, abbiamo pensato, visto che la cifra sicuramente era importante per il Consiglio regionale e per il Bilancio regionale, ma non era tale da immaginare delle rivoluzioni, abbiamo pensato di utilizzare delle risorse, ovviamente presentando un Piano al Ministero, quindi, cofinanziando i 2 milioni di euro delle risorse ministeriali. Si precisa, in proposito, che con delibera 78 del 2022, la Giunta regionale ha formulato indirizzo per l'adesione all'avviso pubblico nazionale per il finanziamento di progetti per il turismo accessibile inclusivo per le persone con disabilità, diramato dall'ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità della presidenza del Consiglio dei Ministri, prevedendo il coinvolgimento nelle attività di progettazione delle relative azioni e interventi, degli ambiti territoriali comprensivi dei Comuni costieri e isole, e programmando al contempo, per la copertura degli oneri finanziari relativi alla quota di cofinanziamento regionale obbligatorio le risorse stanziate per l'anno 2021 nell'ambito del Fondo per favorire l'accesso alle persone con disabilità alle aree demaniali destinate alla balneazione. Successivamente, con Decreto dirigenziale n. 67/2022 la Direzione Generale per le Politiche Sociali e Sociosanitarie, d'intesa con la Direzione Generale per le Politiche Culturali del Turismo, ha approvato l'avviso "Manifestazione d'interesse" di cui all'atto d'indirizzo formulato con la delibera n.78/2022 ai fini dell'acquisizione di proposte progettuali in riferimento all'avviso nazionale individuando, in conformità all'atto d'indirizzo formulato dalla Giunta regionale con la succitata delibera, quali destinatari dell'avviso, gli ambiti territoriali composti da Comuni con litorali costiere e da isole e riservando alla regia regionale le azioni trasversali quali la comunicazione e la promozione attuati attraverso la creazione dei siti web accessibili. La medesima Direzione Generale per le Politiche Sociali e Sociosanitarie, sulla base di manifestazione d'interesse presentata dagli ambiti territoriali, in risposta all'avviso, ha presentato, in data 8 aprile, il Progetto Turismo Balneabile in risposta all'avviso pubblico nazionale. Per quanto, poi, afferisce all'attuazione delle azioni trasversali di promozione e comunicazione del Progetto, riservate alla Giunta Regionale, anche tramite società in house, la struttura, in coerenza con l'indirizzo formulato dalla Giunta, ha approvato la proposta progettuale presentata dalla società Sviluppo Campania S.p.A. e ha conseguentemente affidato alla medesima la realizzazione delle suddette attività trasversali. L'ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei ministri ha comunicato in data 7 giugno 2022, alla Direzione Politiche Sociali e Sociosanitarie, l'avvenuta ammissione a finanziamento per 2 milioni di euro del Progetto Presentato dalla Regione Campania "Turismo Balneabile", richiedendo, al contempo, la sottoscrizione dell'atto di concessione, perfezionato in data 6 settembre 2022. In seguito, la Direzione Generale Politiche Sociali e Sociosanitarie ha trasmesso, all'ufficio disabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministro, la progettazione esecutiva del Progetto Turismo Balneabile e formulata richiesta di liquidazione del 70 per cento del finanziamento concesso come previsto dall'avviso nazionale. Nei confronti degli ambiti territoriali di seguito indicati, risultati partner della Regione Campania nell'attuazione del Progetto Turismo Balneabile, è stato trasferito, con Decreto 48 del 2023, un acconto pari al 20 per cento dell'importo del finanziamento accordato per le rispettive attività progettuali agli effetti dell'avvio delle stesse nel rispetto del cronoprogramma presentato. Ci sono una serie di ambiti che hanno partecipato: N11, N12, N13, N14, N27, N29, N31, N33, N34, C3, C10, S2, S3, ex S05, S4, 01S402, S05, S07, S08, S09. Allo stato tutti gli ambiti partners del Progetto regionale risultano aver avviato le relative attività. Ovviamente, questo tipo di progettualità è partita in un periodo nel quale non era semplicissima la realizzazione per il Covid, ovviamente, anche per quanto riguarda quello che è stato il finanziamento ministeriale, i tempi sono sempre particolarmente lunghi, però, in realtà, tutti gli ambiti territoriali sono pronti per partire per la nuova stagione turistica.

GAETA ROBERTA

Ringrazio l'Assessora per la risposta esaustiva, articolata e che secondo me vale la pena assolutamente anche condividere, perché è importante che le persone sappiano che c'è quest'attenzione, che c'è un Piano che si sta mettendo in campo, quindi, anche utilizzare, così com'è stato anche individuato come una funzione regionale, individuare un Piano anche di comunicazione, di diffusione di quelli che sono gli spazi, in questo caso, balneabili accessibili. Questa è una delle cose che spesso ci viene chiesta, quindi, anche l'informazione diventa un elemento fondamentale. Grazie.

PISCITELLI ALFONSO

Grazie Presidente, grazie Assessore. Premesso che: a) Dagli albori del 2010 a tutt'oggi la città di Capua riversa in uno stallo causato dalla chiusura del 'Ponte Nuovo' sul Volturno sito in Via Appia S.S.: b) In data 26/09/2018 si procedeva al sequestro del ponte da parte del GIP della Procura presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE), ed all'attualità non è ancora stata completata la messa in sicurezza della struttura. c) II Ponte Nuovo rappresenta l'accesso per raggiungere il territorio dell'alto Casertano nonché una struttura nevralgica dell'arteria stradale di collegamento tra la città stessa che, quindi, si ritrova ad essere divisa de facto in due realtà; d) Capua città è un punto nodale sotto disparati aspetti che caratterizzano la compagine socioeconomica dell'intero territorio della Provincia di Caserta, ovvero: imprenditoriale con presenza di un cospicuo numero di realtà commerciali ed industriali: militare. Per la presenza della Caserma dell'Esercito Italiano "Oreste Salomone" e dallo Stabilimento Militare Pirotecnico AID; città degli studi con la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli; meta turistica tra arte e interesse storico culturale offerto dal territorio. Considerato che: a) In materia di sicurezza della rete viaria, la Regione Campania con DGR n. 353 del 30/07/2019 avvia l'intervento "Analisi, monitoraggio ed interventi sulle opere infrastrutturali delle reti viarie Regionali", finanziato per 15 ml di euro con risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, del quale è soggetto attuatore l'Agenzia Regionale Acamir. b) Parimenti con Decreto Dirigenziale n. 16 del 18/02/2022, e successivi, sono stati implementati finanziamenti per l'intervento di che trattasi. Considerato, altresì che: a) Con Decreto del 7 maggio 2021 del MIMS, pubblicato in G.U. del 16/07/2021, si è dato luogo al riparto dei fondi previsti dall'art.49 del D.L. 14/08/2020, n. 104, convertito con modificazioni dalla Legge 13/10/2020, n.126, per la messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti, con problemi strutturali di sicurezza, della rete viaria di Provincie e Città Metropolitane. Preso atto che: La Provincia di Caserta in data 26/04/2023 ha stipulato una convenzione con la Città di Capua finalizzata alla realizzazione a completamento delle opere in "elevazione" dell'infrastruttura, attraverso una partecipazione finanziaria della Provincia di 1.132.206,66 euro, a valere sul Programma "Acamir - Analisi, Monitoraggio e Interventi sulle opere infrastrutturali delle Reti Viarie Regionali", che andranno ad integrare le somme già disponibili (1.092.368,81 euro) per il Comune al fine di effettuare un intervento unico sul "Ponte Nuovo sul Volturno". Ritenuto che: Quanto innanzi descritto è fortemente pregiudizievole per il tessuto socioeconomico della stessa, tenendo fermamente presente che i cittadini, automobilisti ed avventori, sono esasperati dal perdurare di tale situazione. La prolungata chiusura, senza che questa sia stata finora accompagnata da provvedimenti concreti, risulta inaccettabile. Tanto premesso e considerato: Si interroga il Presidente della Giunta Regionale sulla attività svolta dai competenti Uffici al fine di conoscere i tempi di un eventuale intervento atto a rimuovere l'attuale stato di criticità esposto in narrativa e a ripristinare la funzionalità viaria del Ponte Nuovo. Ovviamente, di quest'interrogazione ringrazio il Consigliere Buglione di Capua che ha ritenuto importante far arrivare questo messaggio in Regione e stabilire un po' quali sono le soluzioni che si attendono. Grazie.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie Presidente. Il Consigliere ha chiuso ricordando la convenzione tra il Comune di Capua e Provincia di Caserta del 26 aprile. Ricostruisco la storia, quindi, arriviamo alla conclusione. In merito al quesito posto, la direzione generale per la mobilità, a seguito delle informazioni acquisite in proposito da Acamir, l'agenzia soggetto attuatore dell'intervento analisi, monitoraggio e interventi sulle opere infrastrutturali delle reti viarie regionali, come disposto dalla delibera di Giunta 353 del 2019 per un finanziamento complessivo di 15 milioni di euro, ha evidenziato che la suddetta agenzia, con determina del direttore generale n. 8 del 4 gennaio 2022, ha approvato la relazione tecnica contenente, tra l'altro, il programma esecutivo delle azioni per l'attuazione del predetto intervento articolato in tre azioni: azione 1, sistema di analisi e monitoraggio per la cui attuazione è stato previsto un importo pari a 3 milioni di euro; azione 2, valutazione del rischio, nell'ambito di tale azione si procederà alla classificazione del rischio seguendo un approccio multilivello e per tale azione è stato previsto un importo pari a 3 milioni di euro; azione 3, realizzazione di interventi per la selezione degli interventi da finanziare, si prevede di procedere attraverso un'attività di concertazione con i soggetti gestori, cioè Città metropolitana di Napoli e alle altre quattro Provincie, Salerno, Caserta, Avellino e Benevento e i relativi a capoluoghi, per l'attuazione di tale azione è stato previsto un importo di 10 milioni di euro. Al fine dell'attuazione dell'azione 1, con determina del direttore generale 186 del 14 aprile 2022, sono stati affidati i lavori alla società Enterprise Service Italia Srl mediante adesione a convenzione Consip, i servizi di data management per il monitoraggio digitale delle infrastrutture viarie della Regione Campania. Al fine, invece, dell'attuazione dell'azione 2, con determina del direttore generale 418 del 2 settembre 2022, è stato approvato lo schema di accordo tra Acamir e Reluis sottoscritto in data 9 settembre 2022. Per l'esecuzione dell'azione 3, infine, nel periodo compreso tra luglio e ottobre scorso, a seguito di incontri propedeutici con le Province di Caserta, Salerno, Benevento e Avellino, e la stessa Città metropolitana di Napoli, è stata concordata la procedura da seguire in considerazione dei tempi ristretti e della limitata disponibilità di risorse, 10 milioni, come già detto, per il finanziamento degli interventi che gli Enti stessi considerano indifferibili ed urgenti. La procedura concordata è la seguente: l'Ente interessato trasmette la richiesta di finanziamento unicamente alla documentazione progettuale in proprio possesso, nonché il cronoprogramma fisico e finanziario dell'intervento; Acamir trasmette lo schema di convenzione per la nomina del soggetto delegato all'attuazione dell'intervento al fine dell'approvazione da parte dell'Ente. A seguito dell'approvazione dell'Ente, Acamir procede a sua volta all'approvazione dello schema di convenzione e all'impegno della spesa in favore dell'Ente; infine, la sottoscrizione della convenzione. Venendo al ponte nuovo sul Volturno, si sono tenuti diversi incontri con il Comune di Capua e la Provincia di Caserta propedeutici alla trasmissione della richiesta di finanziamento da parte dell'Amministrazione provinciale di Caserta che pertanto indicherà tale infrastruttura come prioritaria per il territorio di propria competenza. Nell'ultimo di questi incontri, tenutosi il 26 aprile, le due Amministrazioni hanno sottoscritto un atto convenzionale all'interno del quale hanno condiviso di indicare il ponte nuovo sul fiume Volturno come intervento prioritario da finanziare per la Provincia di Caserta. L'Acamir ha comunicato che allo stato è in attesa della formalizzazione della richiesta di finanziamento da parte della Provincia, al fine di avviare l'iter amministrativo condiviso negli indicati incontri con le varie amministrazioni. Appena la Provincia manda la richiesta, si definisce.

PISCITELLI ALFONSO

Brevemente e, oltretutto per fare una considerazione che non c'entra niente, il fatto di avere l'Assessore sempre presente. Assessore, non posso che farle i ringraziamenti e i complimenti per la presenza continua che assicura, almeno nelle risposte in questo Consiglio. Capisco che aspettate la richiesta dalla Provincia, come Fratelli d'Italia, i Consiglieri che stanno sul territorio di Capua, staremo attenti che la Provincia svolga il tutto in maniera veloce. Ovviamente, ci attendiamo nell'opera di sostegno a una necessità che dura ormai da dieci anni, che si possa arrivare a una soluzione quanto più veloce possibile. Per la nostra parte, staremo attenti sul controllo di chi deve fare le cose e in che tempi fare le cose. Trasferiremo il tutto alle vostre competenze e al vostro impegno nel dare una risposta quanto più veloce possibile alla Regione e a chi deve seguire, da questo punto di vista, anche l'Acamir, perché Capua torni ad essere una città che non ha più di questi problemi. La ringrazio.

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