Question Time del 03 dicembre 2021

Question Time del 03 dicembre 2021

indice:
1 - Comunicazioni del Presidente
2 - Attività di emergenza-urgenza presso il Presidio Ospedaliero di Agropoli
3 - Campagna vaccinale anti Sars Cov 2 in Provincia di Avellino - Criticità
4 - Richiesta di conoscere la situazione dei trasporti locali - CTP
5 - Continua criticità relativa alia manutenzione del fiume Tanagro
Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE

Buongiorno a tutti. Diamo inizio alla seduta di Question Time. Cominciamo subito anche perché l'Assessore Marchiello ha degli impegni che lo richiamano velocemente a Santa Lucia. Ricordo che ai sensi dell'articolo 129 del Regolamento Interno, il Consigliere proponente ha la facoltà di illustrare l'interrogazione per non più di un minuto. A ciascuna delle interrogazioni presentate risponde il rappresentante della Giunta per non più di tre minuti. Successivamente, l'interrogante, o altro Consigliere del medesimo Gruppo, ha il diritto replicare per non più di due minuti. Ricordo inoltre che le interrogazioni all'ordine del giorno sono state elencate nell'ordine di presentazione. Mi arriva comunicazione di rinvio di due interrogazioni, con nota del 2 dicembre, la Giunta regionale ha chiesto il rinvio della discussione delle interrogazioni Reg. Gen. 102 e 104, rispettivamente a firma dei Consiglieri Manfredi e Zinzi per approfondimenti istruttori.

Attività di emergenza-urgenza presso il Presidio Ospedaliero di Agropoli
CAMMARANO MICHELE

Buongiorno Presidente. Buongiorno Assessore. Premesso che: il Presidio Ospedaliero di Agropoli, in ragione dell'emergenza epidemiologica tuttora in atto, dal mese di ottobre 2020 sta operando quale presidio Covid a servizio dell'area a sud della provincia di Salerno; la riconversione della struttura, che nel periodo precedente all'emergenza era di fatto dismessa, ha comportato un investimento economico di circa due milioni di euro; dal mese di gennaio 2021 ad oggi, il presidio ha fatto registrare complessivamente oltre 8.000 accessi. Rilevato che: il Presidio di Agropoli risulta allo stato escluso dalla rete dell'emergenza-urgenza regionale, in quanto presso lo stesso è attiva solo una Postazione Fissa di Primo Soccorso Territoriale (PSAUT); il DCA 103/2018, con cui è stato approvato il Piano Regionale di programmazione della rete ospedaliera ai Sensi del DM 70/2015, ha previsto per il citato Presidio un ospedale dotato di pronto soccorso in zona disagiata e di 20 posti letto di medicina, aggregato come presidio al DEA I livello di Vallo della Lucania. Considerato che: l'attuazione delle previsioni del DCA 103/2018 non appare incompatibile con la fase di ripresa del contagio registrata nelle ultime settimane, configurandosi semmai come un utile potenziamento dell'assistenza sanitaria territoriale; l'esigenza di riattivazione del servizio di pronto soccorso è fortemente sentita sul territorio, come testimoniato anche dal lancio di una petizione on line che ha già raccolto la considerevole cifra di oltre 40.000 sottoscrizioni. Assessore, ho portato un bel malloppo che un'Associazione ha raccolto, proprio per farle capire quanto sia sentito il problema in quell'area. Si chiede di sapere: se, stanti le circostanze dovute alla corrente situazione epidemiologica, le previsioni contenute nel DCA 103/2018 riguardo alla configurazione del P.O. di Agropoli siano ancora perseguite dalla Giunta regionale e quali siano le tempistiche stimate per la loro implementazione.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie Presidente. Chiedo al Consigliere se la documentazione è stata rimessa anche all'Assessorato. Diventa importante. In merito alle problematiche sollevate dal Consigliere Cammarano, la direzione generale dell'Asl di Salerno, tramite il direttore del dipartimento dell'area critica, ha fornito le seguenti osservazioni alla DG Tutela della Salute. Allo stato, presso il Presidio Ospedaliero di Agropoli, afferente al DEA di I livello di Vallo della Lucania Agropoli, è presente una postazione fissa di primo intervento con la presenza h24 di medico ed infermieri, afferenti al Pronto Soccorso del DEA di Vallo. Le ambulanze di servizio del 118, come da protocollo operativo e per quanto innanzi, non trasportano, presso l'Ospedale di Agropoli, pazienti ad elevata gravità. I pazienti critici vengono dunque trasportati presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Vallo, intanto, presso lo stesso Ospedale di Agropoli sono ubicate tre ambulanze del 118 per far fronte alle chiamate del territorio: un'ambulanza rianimativa con medico anestesista rianimatore a bordo; un'ambulanza medicalizzata con medico del servizio del 118 e un'ambulanza non medicalizzata con solo infermiere a bordo. L'Ospedale di Agropoli è inoltre dotato di un laboratorio di analisi h24 e di un reparto di radiologia attivo h12, con medico radiologo, nonché tele-refertazione h24 presso l'Ospedale di Vallo della Lucania. Allo stato, inoltre, una parte dell'Ospedale di Agropoli, accoglie due reparti per l'assistenza ai pazienti Covid. Nello specifico, sono attivi 6 posti letto di rianimazione, 6 posti letto di terapia subintensiva e 20 posti letto di malattia infettiva Covid. I reparti Covid sono isolati dal resto dell'Ospedale da percorsi di accesso codificati e ben separati, onde evitare eventuali rischi di contagio, soprattutto con l'area di accesso al punto di primo soccorso e la postazione del servizio del 118. Nell'ambito dell'unità operativa di rianimazione e subintensiva Covid, è presente un anestesista rianimatore h24 che insieme al medico rianimatore del servizio 118, anche h24, garantisce eventuali consulenze anche ai pazienti critici che dovessero giungere presso il punto di primo soccorso con propri mezzi. L'attività di dettaglio, prevista presso l'Ospedale, è stata temporaneamente sospesa, soprattutto per la necessità di utilizzare le risorse umane, infermiere, medici e anestesisti rianimatori, per assicurare l'assistenza ai pazienti Covid. In conclusione, con espresso richiamo a quanto rappresentato dall'interrogante, la direzione generale dell'Asl di Salerno ha avuto modo di chiarire e di sottolineare che è intenzione di quest'azienda, nonostante il momento storico ancora contrassegnato dall'emergenza pandemica, continuare nel percorso di organizzazione dell'assistenza ospedaliera alla luce del DCA 103 del 2018 per il miglioramento dei servizi sanitari offerti all'utenza, rimodulando, anche in un'ottica di flessibilità e rapida operatività, l'organizzazione e il funzionamento delle strutture ospedaliere e territoriali in un'ottica di rete, nel rispetto delle disposizioni ministeriali e regionali attualmente vigenti.

CAMMARANO MICHELE

Sono soddisfatto della risposta. Mi farò carico di rapportarmi con l'Asl per capire meglio come sarà il futuro dell'Ospedale di Agropoli. Do all'Assessorato anche le 42 mila firme, sono migliaia, e questo la dice lunga su quanto sia un tema fondamentale per quel territorio, non solo per Agropoli, ma per tutte le aree interne che sono interessate ad avere un presidio sanitario che funzioni e che possa garantire salute e sicurezza soprattutto in una zona molto evocata al turismo, dove i pazienti sono indigeni della città, si moltiplicano durante il periodo estivo, e questo dovrebbe essere un'ulteriore spinta da parte nostra, visto che la sicurezza sanitaria è ben sentita sui temi turistici e bisogna, in qualche modo, dare sicurezza anche alle persone che vanno nei posti lì a villeggiare e non sono solo italiani, ma anche molti stranieri. Grazie.

Campagna vaccinale anti Sars Cov 2 in Provincia di Avellino - Criticità
CIAMPI VINCENZO

Grazie Presidente. Mi ritrovo, per l'ennesima volta, in pochi mesi, a porre quesiti, a denunciare con dolore e amarezza da cittadino e quindi da Consigliere regionale criticità nell'ambito della sanità irpina. Provocatoriamente ho detto che sempre più spesso percepiamo la sensazione di essere figli di un Dio minore, perché - come ho detto - dopo la cancellazione del Pronto Soccorso a Solofra, la chiusura temporanea di alcuni reparti ad Ariano Irpino, dopo i problemi dei medici di famiglia, quindi della medicina territoriale, ebbene, sono qui a denunciare delle criticità enormi per quanto riguarda il proseguimento della campagna vaccinale ad Avellino. È una situazione intollerabile, le immagini cui abbiamo assistito, le file di anziani, di bambini, sotto la pioggia, al gelo, per fare la vaccinazione, sono scene che non vorrei più vedere. Il tutto nasce da una situazione di questo tipo: ad Avellino avevamo 22 centri vaccinali, adesso ne sono chiusi 12, quindi, più della metà, e questa situazione non so a cosa sia addebitabile, e questo è il motivo della domanda, se c'è un problema di personale, di disorganizzazione e quanto altro, però, chiedo alla Giunta di ovviare quanto prima a questa situazione perché in Irpinia deve essere garantito il diritto alla vaccinazione, così come, del resto, stabilito dal Presidente della Giunta e dalla politica nazionale. Grazie.

MARCHIELLO ANTONIO

Al di là della corretta e sicuramente utile confutazione che fa il Consigliere, la risposta è molto ampia, quindi, la leggiamo con attenzione. In relazione alle mutate condizioni epidemiologiche e a seguito dell'offerta della dose booster a tutte le fasce di età, a partire dal 16 novembre 2021, sono state attivate tutte le procedure finalizzate a potenziare i centri vaccinali che dal mese di agosto hanno visto drasticamente ridotta la propria attività a causa della sensibile riduzione degli accessi riscontrati in tale periodo, quindi: abbassamento di richiesta e abbassamento di strutture. Si è passati da 132 mila 066 vaccini somministrati nel mese di giugno e da 120 mila 068 vaccini somministrati nel mese di luglio, a 40 mila 586 vaccini somministrati nel mese di agosto 2021. Tale tendenza in decrescita è stata confermata anche nel mese di settembre, è sceso a 21 mila 155, di ottobre 24 mila 882 e novembre 33 mila 252 vaccini. Nello specifico, nei mesi di settembre e ottobre 2021 si è registrata una flessione del numero dei vaccini somministrati giornalmente pari ad una media di mille 300, quasi esclusivamente di seconde dosi, a fronte di circa 3 mila 237 di media relative ai mesi di marzo e luglio dello stesso anno. Dal mese di luglio, poi, al fine d'incrementare la platea degli immunizzati, venivano attivate due unità mobili che hanno fatto tappa in tutti i 118 comuni irpini. L'attività di sensibilizzazione è continuata anche presso le scuole in coincidenza dell'inizio dell'anno scolastico con tassi di somministrazione bassi, in alcuni casi pari a zero persone vaccinate al giorno. Tuttavia, con l'entrata in vigore della circolare ministeriale del 14 settembre 2021, è stata avviata la somministrazione della terza dose addizionale per alcune categorie maggiormente a rischio, trapiantati e immuno-compromessi, ma la vaccinazione effettuata con accesso libero dal 14 settembre 2021 al 18 ottobre 2021, sono state appena 297, ne è conseguito che i centri a minore affluenza hanno lavorato a scartamento ridotto per mancanza di adesioni, passando, gradualmente, dal 18 ottobre 2021, da 22 centri vaccinali, oltre al centro vaccinale del Presidio Ospedaliero di Sant'Angelo dei Lombardi dedicato a vaccinazioni in ambiente protetto e al drive-through, a n. 12 centri, mediamente attivi quotidianamente. La scelta di ridurre il numero dei centri vaccinali è stata assunta dalla Direzione Generale dell'ASL di Avellino tenendo conto dell'andamento delle somministrazioni con riguardo a questo specifico aspetto. La Direzione Generale ha riassunto detto andamento nel periodo 1 agosto - 18 ottobre in tabelle riepilogative riferite alla media di centri vaccinali aperti in ciascuna decade e al numero medio di vaccinazioni per centro. In particolare, osservando il periodo 1 agosto - 18 ottobre e frammentando lo stesso in decadi, è risultata evidente una progressiva riduzione delle somministrazioni in relazione ai centri aperti e relativa frequenza di apertura. Parallelamente, a seguito della riduzione significativa del carico di lavoro presso i centri vaccinali, dal 19 ottobre 2021 la Direzione ha ritenuto necessario ridurre il personale impiegato, non più giustificabile, data la scarsa domanda di vaccinazioni, al fine di abbatterne il relativo costo. Le riduzioni di personale sono così sintetizzate: da 202 medici di medicina generale con turni di lavoro settimanali compresi tra 6 e 12 ore, corrispondenti a circa 23 unità a tempo pieno, a 109 medici di medicina generale che corrispondono a 12 unità a tempo pieno. Da 60 medici vaccinatori impiegati nella prima fase della campagna vaccinale a 21 medici vaccinatori. Da 31 a 15 gli infermieri e da 64 a 29 gli amministrativi. La riduzione del numero dei centri vaccinali aperti è stata corroborata anche dalla richiesta, in tal senso, dei sindaci dei Comuni sede dei centri, a carico dei quali ricadono le spese di gestione delle relative strutture. Ciò posto, il mutamento dell'andamento epidemiologico e l'apertura a far data dal 16 novembre 2021, a tutte le fasce di età, a partire dai 18 anni, delle vaccinazioni con dose booster, hanno fatto registrare una tendenza inversa che ha reso necessaria il potenziamento dei centri vaccinali. Pertanto, l'Azienda Sanitaria Locale si è prodigata nel potenziare, in primis, l'organico attivo in forza ai centri vaccinali richiedendo un ulteriore supporto dei medici di medicina generale e ricorrendo al personale medico infermieristico e amministrativo interno. Facendo seguito alla richiesta del Commissario Straordinario per l'Emergenza Covid del 23 novembre 2021, pervenuta il 24 novembre, per il tramite dell'Unità di Crisi della Regione Campania, l'ASL ha prontamente avviato, in data 26 novembre, le procedure per la richiesta di assegnazione di personale di somministrazione comunicando un fabbisogno di 25 medici vaccinatori, 24 infermieri professionali e 10 assistenti sanitari. A fronte di tale richiesta, la disponibilità riscontrata il primo dicembre 2021 è stata pari a 3 medici vaccinatori e 8 infermieri professionali. Considerato l'andamento epidemiologico e la riduzione dell'intervallo temporale da 6 a 5 mesi, tra la chiusura del ciclo vaccinale primario e la dose booster, con consequenziale innalzamento della domanda di vaccinazione e al fine di agevolare l'accesso in sicurezza ai centri vaccinali, è stata attivata, a partire dal primo dicembre 2021, la prenotazione degli utenti mediante la piattaforma So.Re.Sa. con l'apertura di calendari programmati in open day per terze e prime dosi. Per quanto concerne le seconde dosi si procederà su convocazione secondo il calendario. L'Azienda Sanitaria chiarisce, inoltre, che tale riorganizzazione ha agevolato l'accesso ai centri vaccinali limitando, eventuali disagi all'utenza, mentre, per quanto concerne alcune categorie specifiche, ha precisato che gli operatori sanitari sono stati vaccinati in larga parte presso le strutture sanitarie di appartenenza, i docenti e il personale scolastico accedono ai centri vaccinali su convocazione, le Forze dell'Ordine accedono alla somministrazione sulla base di un calendario concordato con la Prefettura, i soggetti non deambulanti e in ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) usufruiscono della vaccinazione domiciliare che sta proseguendo con la somministrazione delle terze dosi. Infine, la Direzione Generale dell'ASL di Avellino ha evidenziato che in data primo dicembre 2021, con nota protocollo n. 39981 è stata richiesta la riattivazione del punto vaccinale Difesa presso la Caserma Berardi di Avellino per la somministrazione, modalità drive-through, prioritariamente per i soggetti non deambulanti. Alla luce di quanto sopra esposto e in linea con le indicazioni regionali l'azienda ha rappresentato di aver posto in essere tutte le azioni, finalizzate ad accelerare l'immunizzazione con terza dose di tutta la popolazione irpina, la cui copertura attuale del ciclo vaccinale primario è pari all'85 per cento. Propedeutiche ad attivare la campagna in favore della popolazione dai 5 agli 11 anni che partirà il 16.

CIAMPI VINCENZO

Grazie Assessore per la risposta, la quale ha sicuramente il pregio di aver fatto chiarezza, quindi, oggi, possiamo affermare ai cittadini irpini e alla popolazione irpina che questo ridimensionamento dei centri vaccinali è dovuto ad una riduzione di personale a seguito di riorganizzazione della Direzione Generale, ma quello che mi lascia sbigottito, si aggiunge questo sentimento a quello di amarezza e sconforto di cui parlavo prima, è che la Direzione Generale di Avellino assume questa determinazione sulla base di dati non attuali, cioè, sulla base di dati, sulla domanda di vaccinazione effettuata nei mesi estivi. Decidere a dicembre o a novembre come organizzare la campagna vaccinale con i nuovi eventi, con l'impulso alla campagna vaccinale, con la quarta ondata, basandosi sui dati estivi, mi sembra una scelta non proprio valida ed efficace, quindi, preso atto di questa situazione, basta vedere i medici vaccinali da 60 a 21, i medici da 202 a 109, non posso che chiedere con forza che si aprano tutti i 22 centri vaccinali al più presto. Assessore, le dico che le scene alle quali personalmente ho assistito in questi giorni, sono scese che non si dovrebbero vedere nella sanità pubblica. In alcuni centri vaccinali sono state chiamate le forze dell'ordine per disciplinare e per regolare l'accesso. Grazie.

Richiesta di conoscere la situazione dei trasporti locali - CTP
DI FENZA PASQUALE

Buongiorno a tutti. Grazie Presidente. Premesso che i trasporti locali CTP svolgono un ruolo importante per il servizio pubblico con le 395 vetture, che servono in totale 72 Comuni della Regione Campania, una popolazione di circa 1 milione 700 mila abitanti; i trasporti pubblici svolgono un servizio per i cittadini importante, considerando la possibilità di alcuni cittadini di usufruire anche dei mezzi propri, in questo momento, so che la CTP è regolata da una concessione regionale che è attualmente di proprietà di Città metropolitana, però sappiamo che in questo momento sta vivendo un momento molto delicato, ci sono momenti che i bus non possono uscire dai depositi perché privi di assicurazione, privi di gasolio. Abbiamo operai con grosse difficoltà, dove recepiscono e percepiscono stipendi con grossi ritardi. Ho assistito alcuni amici e colleghi che mi hanno contattato per le difficoltà dove siamo dovuti intervenire noi, a livello regionale. Viste le condizioni in cui ci troviamo, per il Covid e le tante difficoltà che si stanno avendo proprio nello spostarsi, perché sappiamo che c'è una riduzione oggi, ci dovrebbe essere una riduzione anche dei cittadini all'interno dei bus, ci dovrebbe essere un controllo per quelle che sono le norme igieniche per il Covid. Mi rivolgo alla Giunta regionale, nella persona dell'Assessore Marchiello, per capire quali garanzie a livello regionale possiamo dare ai dipendenti, agli autisti e a tutto il personale della CTP che in questo momento non hanno nessuna certezza di un futuro roseo e vivono continuamente in queste grosse difficoltà. Grazie Assessore.

MARCHIELLO ANTONIO

Grazie Presidente. CTP è un'azienda metropolitana della Città metropolitana che la Regione ha autorizzato ai servizi minimi, servizi minimi significa quelli obbligati, per i quali la Regione dà un forte contributo. CTP, in questo momento, è in cattive acque. Leggiamo la risposta e poi semmai integriamo. In merito alle problematiche rappresentate dal Consigliere, la direzione Mobilità, nell'operare una ricognizione degli eventi che hanno ultimamente riguardato la società, ha relazionato come segue: la Compagnia Trasporti Pubblici (CTP), società a capitale pubblico interamente partecipata dalla Città metropolitana, gestisce i servizi minimi di trasporto pubblico locale di interesse del territorio provinciale di Napoli e del territorio provinciale di Caserta in virtù di contratti di servizio in essere, rispettivamente con la Città Metropolitana di Napoli e con la Regione Campania. I servizi in argomento sono oggetto della gara ad evidenza pubblica indetta dalla stazione appaltante Acamir, la nostra agenzia dei trasporti, attualmente sospesa per un periodo di 12 mesi, a decorrere dalla cessazione dello stato di emergenza Covid 19, ai sensi del combinato disposto dell'articolo 92, comma 4 ter, del decreto-legge 18 del 2020, Decreto Cura Italia, convertito in legge 24 aprile 2020 n. 27 e nell'articolo 1, comma 2, del decreto-legge n. 2 del 2021. È noto che da tempo la società versa in una situazione di grave criticità finanziaria che ha dato luogo ad una progressiva crisi aziendale cui hanno fatto seguito sia la difficoltà a provvedere alla copertura dei costi di esercizio sia la difficoltà a garantire il servizio di trasporto con regolarità e continuità. La società CTP ha comunicato, ex articolo 161, comma 6, della legge fallimentare, di aver fatto istanza di ammissione alla procedura di concordato preventivo attualmente pendente presso il Tribunale di Napoli. Nelle more di tale decisione, anche a seguito di diniego di rilascio da parte di Inps del certificato di regolarità contributiva, la situazione finanziaria della società è ulteriormente peggiorata, tanto da impedire alla predetta di provvedere direttamente al pagamento della retribuzione ai dipendenti. Nei mesi di luglio, agosto e settembre, su espressa richiesta dell'azienda, è stato fatto ricorso all'intervento sostitutivo retributivo ai sensi dell'articolo 30, comma 6, del decreto-legge 50 del 2016. Tale situazione, com'è evidente, ha determinato un peggioramento progressivo dei servizi minimi TPL, come dimostrato dalla relazione aziendale sul servizio erogato nei mesi di settembre e ottobre 2021, pari rispettivamente al 9 per cento e al 18 per cento della programmazione di contratto. Permanendo questa situazione di assoluta incertezza in merito al superamento delle criticità aziendali e delle conseguenti difficoltà a garantire una tempestiva e regolare ripresa dei servizi minimi di cui al contratto di competenza regionale, allo scopo di tutelare l'interesse pubblico alla mobilità sul territorio, è pertanto approvato il procedimento di risoluzione del contratto su cui, in contraddittorio, la società ha espresso le proprie argomentazioni chiedendo, tra l'altro, la convocazione di un incontro al prefetto, cui partecipi Regione e Città metropolitana. La convocazione sarà a giorni, però quello che è importante precisare è che questa situazione all'attenzione massima della Giunta, probabilmente rientrerà, come abbiamo fatto rientrare la situazione di CLP, cioè, ci sarà una società regionale, che già sta lavorando, perché adesso il servizio funziona, anche se a scartamento ridotto, con un sistema sostitutivo, anche gli stipendi li abbiamo pagati direttamente noi. È una situazione molto critica, dobbiamo tenere tranquilli i lavoratori, e lo dico come Assessore al Lavoro, perché partecipo a tutti i tavoli, ma sicuramente nell'ottica della Regione, come il Presidente ha precisato più volte, ci dovrà essere una grande azienda unica dei trasporti regionali che abbraccia un po' tutte le situazioni perché veramente è dispersiva e soprattutto, poiché farraginosa, non si capisce mai da dove iniziare. È questa la realtà

DI FENZA PASQUALE

Grazie Presidente e grazie all'Assessore Marchiello per la risposta molto esaustiva, anche perché avrei chiesto proprio quello su cui si sta lavorando, dell'azienda unica regionale che credo sia una svolta storica alla Regione Campania e solo in questo modo si può definire questa grossa problematica. Almeno diamo la possibilità e una certezza in un periodo così particolare ai lavoratori della CTP, presto sarà risolto definitivamente. Grazie Assessore. Grazie a tutti.

Continua criticità relativa alia manutenzione del fiume Tanagro
PELLEGRINO TOMMASO

Grazie Presidente. Voglio innanzitutto premettere che l'interrogazione non cerca di alimentare polemiche sterili o divisioni irrazionali sui territori, ma ha due obiettivi principali, da una parte di fare chiarezza rispetto alle tante cose che sono state dette, alle diverse conferenze stampa che ci sono state negli ultimi mesi, ai comunicati stampa e anche a una serie di accuse rivolte nei confronti del sottoscritto, ma soprattutto nei confronti della Regione Campania, che è stata più volte tirata in causa. L'altra cosa importante è di mantenere alta l'attenzione su un'emergenza vera, perché il Tanagro rappresenta un'emergenza vera per quanto riguarda i Comuni che sono attraversati dal fiume stesso, soprattutto nel Vallo di Diano, dove ogni volta che c'è un po' di pioggia, appena c'è qualche ora di pioggia, c'è uno stato di emergenza, lo abbiamo visto anche nello scorso fine settimana, dove ci sono state ben due esondazioni e dove intere popolazioni erano particolarmente preoccupate e lo vediamo proprio in queste ore, in questi minuti, c'è una nuova emergenza legata, appunto, alla pioggia, ma legata al rischio esondazioni in numerosi tratti del fiume Tanagro. Il Tanagro rappresenta una criticità particolare, perché lì c'è anche un aspetto normativo particolare in quanto la competenza, rispetto alla manutenzione ordinaria non ricade sui consorzi, ma ricade sul settore Ambiente della Regione Campania. Ovviamente, questo comporta una serie di problematiche, di criticità, io stesso, quando ho fatto il Sindaco, sono 10 anni che mi occupo del tema legato all'emergenza Tanagro, in quegli anni, per riuscire a fare una pulizia dei sedimenti in uno dei punti nevralgici del territorio, ho chiesto un intervento del Prefetto, perché numerosi sono i pareri, quindi, è proprio l'esempio di quella burocrazia che rallenta tutto e che determina difficoltà sui territori. Come dicevo, questa è la mia seconda interrogazione sul Tanagro, nella prima interrogazione, tra le varie cose, c'era l'indicazione al fatto che ci fossero stati i lavori di decespugliamento all'interno dell'alveo del fiume, a partire dal 6 febbraio 2021 e che questi lavori dovevano completarsi entro giugno 2021, allora, il mio primo quesito, per fare, appunto, chiarezza, è chiedere che tipo di lavoro è stato realizzato, di decespugliamento e, quindi, di manutenzione ordinaria dal febbraio 2021 a giugno 2021, così come mi era stato risposto nella precedente interrogazione a firma del sottoscritto. L'altro elemento. Dobbiamo fare chiarezza anche sui fondi che sono stati stanziati da parte della Regione Campania, utilizzando le società in house, Campania Ambiente prima, SMA successivamente, capire qual è l'entità dei fondi e quali sono state le modalità utilizzate per cercare di risolvere questa criticità, anche perché, poi, sta di fatto che a fronte di questi annunci, anche da parte degli uffici della nostra Regione, va detto che lo stato di degrado, di abbandono del fiume Tanagro è evidente, basta, appunto, fare una passeggiata lungo gli argini del fiume e capire la situazione nella quale versa. Mi rivolgo al Presidente Bonavitacola a cui, conoscendolo, chiaramente, va anche la sensibilità, non solo sui temi ambientali, ma anche la sensibilità rispetto ad un territorio nel quale più volte è intervenuto e che ne conosce bene le problematiche. Mi rivolgo a lui perché sono certo che la Regione Campania saprà dare delle risposte certe e concrete su una criticità, su un'emergenza vera, rappresentata, appunto, dal fiume Tanagro. Anche perché lì c'è proprio quell'esempio di uno pseudo ambientalismo che non determina tutela e valorizzazione, ma determina degrado e abbandono e, quindi, rischio, per le comunità che sono attraversate dal fiume Tanagro ogni qualvolta c'è qualche ora di pioggia. Grazie.

BONAVITACOLA FULVIO

Grazie. La questione viene alla nostra attenzione non per la prima volta. Darò, poi, delle notizie su che cosa è accaduto e soprattutto cosa è previsto in tempi brevi, quindi non tempi biblici. È normale che i Consiglieri regionali sollevino questioni che riguardano, in particolare, i territori di cui sono rappresentanza, in questo contesto la vicenda del Tanagro ha avuto diverse sollecitazioni sia del Consigliere interrogante Tommaso Pellegrino, ma anche di altri, più volte sono stato sollecitato anche dal Consigliere Matera, proprio su questo stesso tema, a dimostrazione che c'è attenzione sul territorio su questo tema. Parto da un dato più strutturale. Il Consorzio di Bonifica, con i cui dirigenti mi sono incontrato numerose volte, anche nelle scorse settimane, ha presentato un progetto generale di sistemazione per un importo complessivo di 12 milioni di euro. Vi è la disponibilità di un finanziamento Casa Italia, che è il Dipartimento presso la Presidenza del Consiglio, a livello regionale, per complessivi 15 milioni, ho chiesto loro per avere una ragionevole plausibilità di finanziamento, di prevedere un primo lotto di 5 milioni e poi finanziare successivamente il resto. Il Consorzio ha aderito a questa proposta, hanno formulato un primo lotto importante, lo abbiamo istruito, stiamo acquisendo il parere dell'Autorità di Distretto dell'Appennino Meridionale perché quella fonte di finanziamento richiede anche il parere dell'Autorità di Distretto, ci dicono, riferisco, che plausibilmente il Dipartimento della Presidenza del Consiglio potrebbe impegnare la somma anche entro la fine del corrente anno, il che darebbe concreta operatività a questo primo intervento. Parlo di un intervento strutturale, non di manutenzione straordinaria, parlo di una cosa che affronta il tema, diciamo, nella sua complessità. Questa è una prima informazione, è una novità, è maturata in questi giorni, insomma, ne parlo adesso perché è connessa al richiamo dell'interrogazione. La Direzione Ambiente ha chiarito che gli interventi che erano già previsti con una deliberazione del 2017 hanno subito, nel corso del 2020 un rallentamento dovuto all'epidemia, l'adeguamento del protocollo di sicurezza dell'affidataria Sma Campania sui temi della Prevenzione del Contagio sui luoghi di lavoro. Detto rallentamento ha riguardato anche gli interventi di manutenzione idraulica degli alvei del Tanagro. In ogni caso, nel 2020, Sma Campania ha effettuato, nell'area del fiume Tanagro, lavori di decespugliamento delle sponde degli argini nei Comuni di: Polla, Sala Consilina e Sassano per un ammontare complessivo di euro 645 mila 572 a carico della Regione. Al contempo, a fine ottobre 2021 Sma ha comunicato la conclusione delle attività di ricognizione dello stato degli alvei preannunciata in occasione della precedente interrogazione consiliare n. 76 e ha individuato le criticità idrogeologiche e i relativi interventi da realizzare sul fiume Tanagro. Gli interventi consisteranno in: svuotamento vasche, ricariche e ripristino realizzazione argini, ripristino briglie, protezione fondazioni con scogliere, scogliere con massi ciclopici per un importo complessivo di circa 3,5 milioni di euro e completeranno i territori comunali di: Polla, Sala Consilina, Sassano, Padula, Buonabitacolo e Casalbuono. Detti interventi formeranno oggetto dell'ampliamento della convenzione finalizzato alla risoluzione della problematica che è già in essere tra Sma Campania e Consorzio di Bonifica del Vallo di Diano. Una volta acquisite le schede dei singoli interventi, con la specifica dei lavori e l'eventuale autorizzazione si procederà alla loro realizzazione. In attuazione della convenzione già in essere tra Sma e Consorzio. Naturalmente questo è un intervento che si aggiunge a quello che avevo annunciato all'inizio, che è di carattere più strutturale. Grazie.

PELLEGRINO TOMMASO

Grazie Presidente per la comunicazione. Mi fa piacere, appunto, sempre nello spirito di quella chiarezza di cui c'è bisogno su questo tema, anche rispetto all'intervento strutturale, importante che la Regione Campania ha presentato presso il Governo, diciamo che ancora non lo dico questo, precisiamo che non c'è un intervento esecutivo, non c'è ancora un finanziamento immediato, in quanto già nei giorni scorsi e nelle settimane scorse era stato celebrato l'arrivo di milioni di euro utili per mettere in sicurezza il Tanagro da lì a qualche giorno, quindi, siamo in attesa. La Regione Campania ha fatto certamente la sua parte in attesa di quello che deciderà - ci auguriamo in tempi brevi - il Governo, per avere, quindi, la certezza di quei finanziamenti che al momento non ci sono. Così come mi farebbe piacere - lo dico al Presidente Bonavitacola - anche avere un po' una rendicontazione dettagliata rispetto ai lavori che sono stati realizzati, pari a 645 mila euro di manutenzione ordinaria di decespugliamento realizzata dalla Sma per quanto riguarda i tratti del fiume che vanno da Polla a Sassano, perché, lo ripeto, sulla base di numerose segnalazioni di amministratori, di cittadini e del sottoscritto che più volte si è recato in quei luoghi, onestamente, la situazione di abbandono e di degrado non ha mai raggiunto livelli così alti, quindi, mi farebbe piacere sapere come sono stati investiti, come sono stati utilizzati questi 645 mila euro, così come, rispetto agli interventi più strutturali, anche lì continuo a dire che c'è un problema di carattere burocratico, perché se non risolviamo il problema burocratico, nei prossimi giorni presenterò anche una proposta di legge da questo punto di vista, per cercare di chiarire meglio quelle che sono le competenze sul fiume Tanagro, se non facciamo un intervento di questo tipo penso che continueremo, ogni qualvolta c'è un'interrogazione o un intervento sul fiume Tanagro, ad annunciare questo tipo di lavoro, quindi, i nostri uffici ci annunceranno questo tipo di lavoro perché è esattamente l'intervento che è stato annunciato nella precedente interrogazione che risale, ormai, quasi ad un anno fa, quindi, mi auguro che proprio in virtù della situazione emergenziale, vera, che c'è per quanto riguarda il fiume Tanagro, si possa intervenire con tempestività e si possa mettere in campo soprattutto quel processo di semplificazione e sburocratizzazione che consenta al Consorzio, alla Regione, agli enti preposti, d'intervenire in modo rapido, efficiente e concreto per mettere un po' più in sicurezza il fiume Tanagro e, quindi, dare qualche certezza alle popolazioni attraversate dal fiume stesso. Grazie.